Da Campos a Sarri: la Roma secondo Jim

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AS ROMA NEWSPallotta volta ancora pagina e prepara la nuova (ennesima) rifondazione della Roma. Interviene e decide, come sempre, da lontano e dall’estero, a 6.600 km dalla Capitale. Ogni strategia parte da Boston. È lì che ha convocato Baldini, oggi più che mai il suo interlocutore di fiducia, e Massara, il ds chiamato a prendere in corsa il posto del dimissionario Monchi, oltre a Calvo responsabile del marketing.

Il presidente, nella full immersion di un giorno e mezzo (ieri pomeriggio e l’intera giornata odierna), dovrà indicare il nuovo percorso. Cambierà i suoi collaboratori, con priorità all’area tecnica, da potenziare con l’ingresso di un responsabile del mercato. Ufficializzato il punto di riferimento della proprietà Usa per le operazioni in entrata e in uscita, il neo staff si dovrà dedicare all’individuazione dell’erede di Ranieri.

STEP QUASI SCONTATO – Magari, già nelle prossime ore, verrà subito annunciata la promozione definitiva di Massara. Sulla figura dell’ex vice di Sabatini c’è la piena condivisione di chi attualmente lavora per la Roma. È ok per l’anima italiana che governa a Trigoria e per quella straniera che comanda fuori dai nostri confini. Massara dovrà solo accettare di far coppia con Campos che, non ancora liberato dal suo presidente Lopez che se lo terrebbe stretto a Lille, è pronto alla nuova esperienza. Lo ha suggerito e contattato Baldini, è piaciuto a Pallotta. Non si può dire che però abbia il gradimento di chi sta nella Capitale.

Niente di personale nei confronti del portoghese che preferisce restare distante dal Bernardini, cioè a Montecarlo. Consulente esterno, dunque, ma influente. Esperto in plusvalenze e quindi di trading. Proprio la continuità che, sul mercato, pretende il presidente, nonostante abbia poi chiuso male i rapporti sia con Sabatini che con Monchi. Il manager in esilio non convince. Ecco perché l’ad Fienga si è mosso in prima persona con Petrachi, il ds del Torino che, la scorsa settimana, ha dato la disponibilità pure a Baldini. La fumata bianca, con l’incarico a Campos, ancora non c’è. Staremo a vedere se si alzerà proprio nel cielo di Boston.

PROFILO INDIGENO – Stand by, invece, sull’allenatore. Chiari i candidati, non il prescelto. Baldini vota Sarri e non si scopre adesso: gioco e metodo, secondo il suggeritore di Pallotta, sono quelli giusti per la Roma. Con o senza la Champions. Baldini è certo che il Chelsea lo allontanerà a fine stagione. A Trigoria, però, non si arrendono per Conte. Che, però, aspetta la prossima mossa di Allegri. L’Inter, avversaria dei giallorossi sabato a San Siro, può incidere addirittura sul futuro di tre club. Marotta, ieri mattina, ha confermato Spalletti: «Resta qui, merita la nostra fiducia».

L’uscita dell’ad nerazzurro non è casuale: la proprietà cinese non vuole pagare 28 milioni di euro (lordi) a vuoto per l’attuale tecnico e il suo staff in caso di esonero. Marotta, tuttavia, prenderebbe Allegri. Più di Conte che tornerebbe subito alla Juve. Campos spinge, invece, per la soluzione straniera: Fonseca o Jardim. O qualcun altro della scuderia Mendes. Nella Capitale insistono perché il tecnica sia italiano e hanno come alleato Baldini. Che, se Sarri resterà vincolato ad Abramovic, si prepara a virare su Giampaolo, perché Gasperini e l’Atalanta fanno resistenza. Totti, da Trigoria, osserva quanto sta accadendo in Italia e negli Usa. Solo quando saprà con chi dovrà confrontarsi ogni giorno, allora dirà la sua. E non è detto che sposi a priori il nuovo corso.

(Il Messaggero, U. Trani)

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37 Commenti

    • Se uno va via, chi “cè viene?” La figlia del pizzicarola a pagare gli stipendi. Non lo so (anzi lo lo, ma qui non interessa) se è meglio o peggio questo mondo o quello di prima, ma il cacio adesso è questo. Ci vogliono i denari, quelli veri. I trofei sono le plusvalenze che incassano. Questo è quanto. Se non piace, Pallotta, come chiunque altro al posto suo, se ne farà una ragione. Se vuoi viaggiare in Ferrari, devi avere le strade, per dirla con una immagine. Le vittorie saranno un effetto secondario degli affari. Prima lo si comprende, prima stiamo tutti. Poi una volta ogni tanto, ci sta che una squadra, come il Verona nell’altro secolo, vince uno scudetto, ma è stato nell’altro secolo. Oggi più di ieri, non si improvvisa niente.

  1. Full immersion di un giorno e mezzo, pensa io è una vita che sto dietro alla Roma anzi ASROMA lo so che ora è cambiato il nome ma per me si chiama così pazienza per quelli che seguono pallotta. Quindi per concludere in un giorno e mezzo secondo me pallotta ha detto a massara solamente l’entità della cifra che deve recuperare dal mercato . ma tanto risorgeremo forza Roma!

  2. Baldini vota Sarri, il laziale plusvalenzaro Fonseca, il bostoniano Conte, Massara (e Sabatini) Giampaolo, il CAPITAN0 porterà Gattuso.

    Solo Rino può dare un’anima a questa piccola società di trading

  3. il “Caso Campos” contrassegna un netto salto di qualità per quel che riguarda l’attivismo Radio-Social dei Capiscione’s:
    Adesso un Professionista Internazionale che passa la maggior parte della vita nella 1ma Classe degli Aerei,viene apostrofato come “Laziale” “Plusvalenzaro” “Perdente” ecc.ecc. quando ancora non si sa neanche se arriverà.

    Ci sarebbe da farci una Piece Teatrale su queste curiose distorsioni sociali.
    Forse questa fanciullezza serve per affrancarsi dalla dura realtà…..

    • adesso come con il mago de Siviglia ci volete far credere che siamo di fronte un altro fenomeno mondiale, peccato che proprio come l’andaluso costui non sta nè al Real nè al City e neanche al Bayern, quindi prima de fa gli sboroni che poi fate figure meschine assai, rilassate, fatte un bel bicchiere de Vermentino, fumate un bel Partacas e soprattutto nun comincià a fare il procuratore dell’ennesimo DS preso per plusvalenzare a tutto spiano…
      il grande Monchi viaggia in buisiness class con Emirates e a noi ci ha mandato nel carro merci insieme a manghi e banane, ma vedo che la lezione ancora non ti è bastata…proprio perchè qua er capiscione sei te!!!

    • da quando viaggiare in prima classe é necessariamente misura di competenza e bravura.
      Sai quanti incompetenti in doppiopetto ci sono?
      Dopo la stecca di Monchi – una delle più clamorose degli ultimi 20 anni – c’è bisogno di normalità.
      Di qualcuno che costruisca finalmente UNA SQUADRA

    • Io non voglio giudicare, ma te dopo Monchi possibile che nun te viene qualche dubbio su una scelta simile? A me questo stupisce tanto quanto chi giudica senza conoscere caro Step. Forse pure di più
      Daje Roma Sempre

    • Caro Step, non sono d’accordo.

      Laziale (o almeno simpatizzante laziale) lo è per sua candida ammissione: ama l’inno della lazio e definisce meravigliosa la curva nord.
      Professionista lo è, come lo è Monchi: nessuno dei due può definirsi sprovveduto. Chi sostiene il contrario o è miope o in malafede.

      TUTTAVIA, converrai, che un conto è far bene in piazze tranquille, altro paio di maniche è farlo a Roma, per una serie infinita di motivi.

      ORA, se MONCHI (9 trofei con l’Empoli della liga di cui 6 EUROPEI) non ha funzionato, anzi, ha lasciato macerie fumanti, per quale logica Campos, che rispetto a Monchi ha dimostrato molto meno, dovrebbe fare meglio di lui a Roma? Una bella scommessa.. forse troppo rischiosa e, soprattutto ONEROSA immagino.

      Errare è umano.. perseverare…

    • Secondo me nico e lo premetto è un mio pensiero, manchi ha fatto un disastro perchè con difranceso e il suo modo di giocare voleva creare una squadra spagnola in italia dove hai a centrocampo giocatori di piede e non di corsa estrema , tipo (non è un paragoine npertinete ma per far capire , igniesta e xavi , lui per me voleva mettere pastore ecc con i piedi buoni ,non capendo che qua devi avere strotman e naingolan gente che mena e recupera palloni , in questa ottica invece di pastore prendi barella e gia le cose cambiano , mia idea

    • Vero leo59, nzonzi l’ha preso pe fa un centrocampo tutto piedi buoni e scambi e cambi de gioco.

    • Ciao Step. Io non ho l’abitudine di giudicare un professionista prima di averlo visto all’opera. Ora,possiamo dire che Campos abbia un curriculum di tutto rispetto e la differenza più grande con Monchi (che è stato innegabilmente una grande delusione e sciagura per la Roma) sta nel fatto che Campos abbia lavorato in più parti d’Europa ottenendo sempre risultati egregi ovunque sia stato.Lo stesso Lille è passato in due anni da zone di bassa classifica ad essere la seconda forza del campionato,andando a sostituire proprio il Monaco di Campos stesso.Capisco però la paura che in molti hanno dopo l’esperienza Monchi,perché la trovo più che comprensibile ed in parte ce l’ho anch’io.Certo,giudicarlo negativamente prima che arrivi è un esercizio tipico di Roma e sarebbe da evitare.

    • La Roma americana è talmente paradossale, che non sembra vera.
      Di JJP non si sà nulla, non compare né tra gli uomini più ricchi degli USA né tra quelli più ricchi di Boston (città da 700.000 abitanti, di poco più piccola di Torino).
      Il suo braccio destro è Baldissoni, un modestissimo avvocato di Roma, specializzato in diritto societario e finanziario, e tra i suoi successi, ci sono quelli di Enel, Telecom e Alitalia (tutte aziende sanissime). Se conoscete qualche avvocato, provate a chiedere di lui.
      Baldini. Baldini, deve le sue fortune al suo più grande nemico, Franco Sensi. Andate a vedere le provvigioni per Samuel, Emerson e il caso “Mexes” che molti dimenticano.
      Campos. “la curva più bella è quella della lazio”, “l’inno più bello è quello della lazio”. L’ha detto lui, non…

    • L’ho già scritto (guadagnandomi una caterva di pollici versi), lo ribadisco: che piaccia o no, Pallotta è più conosciuto a Roma che a Boston.

    • Partendo dal presupposto che tutti noi saremo felici se e quando la società dovesse passare di mano ad una realtà più ricca e rappresentativa rispetto all’attuale,ma io dico… ma siete convinti che una cosa diventi vera a forza di dirla? Allora,Pallotta è il maggior azionista del fondo Raptor,che non è certo il BalckRock ma possiede assets da qualche miliardo di dollari.Pallotta è proprietario del 20% dei Boston Celtics che,per chi non lo sapesse,è il Real Madrid della NBA,per titoli vinti e prestigio. Farlo passare come il garzone della vietta sotto casa non è esercizio credibile! Ricorderei che ha già ricapitalizzato per oltre 200 milioni e ne ha spesi una 70 per lo stadio fin qui e diventerebbe un eroe se riuscisse a farlo.Ci vuole guadagnare? Certo,ci mancherebbe!

    • Una cosa vera, va detta. Io non devo convincere nessuno. Ma i fatti, non devono essere manomessi per creare consensi.
      Pallotta non ha investito 200 mln di euro, ha fatto degli aumenti di capitale che sono stati coperti dalla Goldman & Sachs, e non con i capitali o i beni del caro JJP, bensì con i futuri diritti TV della AS Roma. JJP non ha pagato un dollaro per la Roma, su cui grava un vendor loan. I 70 mln per lo stadio li ha cacciati la Roma, non JJP.

      I Boston Celtics non sono il real Madrid (forse li confondi con i chicago bulls), al massimo un Manchester Utd, e con il 20 % conti come il due di briscola.

      Non si conosce l’entità del suo Patrimonio – cosa assai strana per un Tycoon.

  4. Un’ altro consulente !?!

    Ma Baldini ? E Massara ?…..

    Pallotta lassa perde, fai lo speculatore che sei bravo, ma la Roma non è roba per te.

    Pallotta Go Home !!!

    • Magari STAY HOME … da quà comunque non ci viene da un pezzo…
      “I Boss rimangono nel territorio”

  5. Con questo scelte dirigenziali andremo un altra volta contro un muro. È allucinante che Totti non ci sia a questo incontro e che ci sia Baldini che ha fatto solo danni.

    • La Roma di Pallotta non vince niente ?
      E la Roma di Testaccio,che è nella Leggenda,che ha vinto ? Te lo dico io…NIENTE….dal 1929 al 1938,ha ottenuto ,come massimo, 2 secondi posti,mentre la Roma di Pallotta ,nello stesso periodo di tempo ,ne ha ottenuti 3…..
      Quindi i casi sono 2…..o la Roma di Testaccio e la Roma di Pallotta sono Grandi….oppure sono tutte e due un Fallimento….
      Fai te….Bambolo….

  6. Ci serve un’allenatore che sappia far giocare i giocatori che ha chiunque essi siano. Un allenatore che sappia adattare la tattica in funzione del momento della stagione,della squadra che incontri e del momento di forma in cui sei. Non serve un santone serve uno pragmatico che fa quello che si deve fare quando lo si deve fare.

  7. poche parole per questo pseudopresidente
    che si appresta ad un altro anno da ridicoli. dato che altri commenti non me li passano

  8. Messa così,la Roma secondo Jim mi sembra un bel minestrone,fa paura! Chissà se le notizie siano attendibili,ma più o meno il quadro dovrebbe essere quello che vede la Roma con tante anime,quella Italiana,quella Bostoniana,quella Londinese e quella del faccendiere del calcio internazionale in quel di Montecarlo,ma l’anima de li…ma una cosa normale mai? Provare a fare le cose lineari almeno una volta,no? Speriamo che abbiano le idee più chiare di quello che sembra,ma lì dentro ho avuto più volte la sensazione ci fossero lotte di potere,divide et impera,ma se dividi chi dovrebbe imperare,che viene fuori? Speriamo bene!

  9. Il Capitone puzza dalla testa!…Avanti Qatarioti con tutte condizioni floride di quella Latitudine!

  10. Aldilà di tutte queste chiacchiere…reputo la rosa della Roma forte anche se sicuramente da migliorare. Vorrei solo che venisse un tecnico e uno staff che facesse allenare bene la squadra senza tutti questi allucinanti infortuni…una squadra sul pezzo dall’inizio alla fine…chiedo troppo?

  11. PALLOTTA VATTENE ! NO al TUO stadio !!! sei un mediocre assatanato di denaro, non hai capito ancora che chi più spende, meno spende…

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