Eusebio al bivio. Di Francesco, vincere per salvare la panchina

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AS ROMA NOTIZIE – Chi lo avrebbe detto appena un mese fa che in un mercoledì di fine settembre contro il Frosinone si sarebbe deciso il destino di Di Francesco, del tecnico che ha portato ad aprile la Roma tra le prime 4 squadre d’Europa e che oggi vede sull’uscio Paolo Sousa e Montella. Eppure stasera, in un Olimpico pronto a contestare nonostante le poche presenze (35 mila), la Roma si gioca tantissimo considerando anche il derby alle porte.

Per questo la dirigenza ha ordinato il ritiro forzato da domenica sera concedendo ai giocatori solo qualche minuto con le famiglie. Di Francesco ieri in conferenza stampa ha mantenuto la calma: «Il ritiro lo abbiamo deciso insieme io e la società per provare a ricompattare la squadra». Che compatta non è. C’è pure chi parla di una lite Florenzi-Dzeko a Bologna. «Non hanno litigato nel modo più assoluto. In campo si può discutere ma i litigi sono altri e io lo so. Magari litigassero, vorrebbe dire che ci tengono».

Sulla fiducia di Pallotta che si era detto disgustato dopo la gara col Bologna: «Mi sarei preoccupato se avesse detto che era felice. Non c’è bisogno da parte di nessuno di dovermi far sentire eventualmente la fiducia del club. Ora mi interessa la fiducia dei giocatori. Se vedessi che la squadra non mi segue, sarei il primo a farmi da parte. Ma questa sensazione non ce l’ho. Anzi, vedo il desiderio di far bene». Sul mercato di Monchi glissa: «Non ne voglio parlare in questo momento, penso solo a lavorare e valorizzare al meglio la mia rosa, cosa che attualmente non mi riesce. Dico solo che questa squadra deve essere superiore a Chievo e Bologna a prescindere dal mercato. Dobbiamo ritrovarci, anche con quello che abbiamo dentro, da uomini. Ma questo non vuol dire che chi giocherà con il Frosinone è un uomo e gli altri no, semplicemente che ho bisogno di ritrovare chi ha già dimostrato in passato, anche in momenti difficoltà, di saper essere uomo. Nella vita come in tutto serve questo».

Da decidere il modulo: 4-3-3 o 4-2-3-1. Out Perotti per un problema al flessore («Speriamo di riaverlo per la sfida di Empoli, tra dieci giorni»), Schick dovrebbe giocare al posto di Dzeko mentre a centrocampo si giocano una maglia Pellegrini e Zaniolo al fianco di Nzonzi e Pastore. «Dobbiamo trovargli la giusta posizione considerato che è un giocatore offensivo. Vediamo se mezz’ala o trequartista», ammette Di Fra. Sentirlo dire a fine settembre fa un certo effetto.

(Leggo, F. Balzani)

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8 Commenti

  1. Certo che per uno che allena in serie A non capire dopo quattro mesi se Pastore è un trequartista o una mezzala, la dice lunga sulla competenza come allenatore.Direi sconcertante

  2. Le cassandre sono scatenate, questi giorni.

    A chi non si allinea dicono che li paga la Roma. Sanno pure quanto: 500 € al mese. (ma saranno lordi, o netti? con partita iva o a nero, li caccia baldissoni dalle sue saccoccie? a forfait o è un tetto massimo? ah saperlo….)

    Ma a voi, magari vi pagasse qualcuno. Almeno le stronzate che scrivete avrebbero una spiegazione, la classica italiana: tengo famiglia. (le rate del mutuo, della macchina, dello schermo tv…)

    invece no.

    Le sparate aggratise.

    Se odorassero, in guisa di flatulenze intestinali, a Roma in questi giorni bloccherebbero la circolazione.

  3. Il tempo è scaduto, caro Eusebio.
    Purtroppo non sei all’altezza di un gruppo che ti ha scaricato da tempo.

    Per salvare il suo posto, dopo il disgustoso mercato estivo, Monchi (che ha già scelto Montella) ti darà il benservito.

    Ľ aereoplanino, almeno, darà un gioco a questa squadretta

  4. Ma non ti vergogni proprio se vinci con il Frosinone che significa che diventi bravo?….se ce va il magazziniere vince pure lui….pensa se perdi!!!!!!

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