ULTIME NOTIZIE AS ROMA – È tornato appena in tempo. Con una voglia matta di godersi fino in fondo tutte le emozioni che gli può ancora regalare il campo. Daniele De Rossi ha ripreso per mano la Roma e ora vuole guidarla… in Porto. Domani andata degli ottavi di Champions all’Olimpico, una di quelle serate speciali da vivere con intensità , una partita che vale prestigio, soldi e può indirizzare la stagione: il capitano risponde presente e cerca una rivincita personale. Sì perché l’eliminazione ai preliminari dell’estate 2016 se la sente addosso, l’incredibile batosta nel ritorno in casa (0-3) fu la conseguenza della sua espulsione, seguita poi da quella di Emerson Palmieri, in una notte da incubo. E di tragedia: poche ore dopo il ko della Roma un terremoto ha fatto tremare il centro Italia distruggendo Amatrice.
A due anni e mezzo di distanza rieccolo qui De Rossi, ancora punto fermo e leader di una squadra che in Champions League può riprendersi le tante occasioni buttate in campionato. Tra tutti i giocatori di movimento rimasti in ballo negli ottavi, il solo juventino Barzagli è più «vecchio» di lui: classe ’81 per il difensore, non c’è nessuno dell’82 mentre De Rossi fa parte dei quattro ragazzi dell’83 ancora in lizza. Uno sarà fra i rivali domani sera, quel Pepe tornato un mese fa dalla Turchia per guidare nuovamente la difesa del Porto. Vanno per i 36 anni anche Ribery del Bayern e Huntelaar dell’Ajax, idem Riether che fa parte della rosa dello Schalke, ma non è in lista Uefa e non ha giocato un minuto in stagione.
Insomma De Rossi fa parte di una ristretta cerchia di «highlander» del calcio europeo e, come ricordato dalla stessa Uefa a inizio stagione, è la bandiera più fedele in attività dopo aver iniziato la diciottesima stagione da romanista. Come Zaniolo, esordì in Champions a 18 anni contro l’Anderlecht ancor prima di giocare in campionato, da allora (ottobre 2001) ha messo insieme 61 presenze nella competizione più prestigiosa superando Totti, che si è fermato a quest’anno da 57. Se allarghiamo il conto a tutte le competizioni continentali, De Rossi è a quota 96 e sogna di tagliare il traguardo dei 100 quest’anno portando la Roma ai quarti. E giocando. In quel caso il record di presenze europee di Totti sarebbe distante appena 3 partite.
Una cosa per volta. Intanto Daniele sta gestendo allenamento dopo allenamento la tenuta del ginocchio, dopo un lavoro individuale fatto sabato, ieri è tornato in gruppo al pari di Lorenzo Pellegrini e Manolas. Tutti e tre saranno titolari domani e se in difesa l’unico dubbio è a destra tra Karsdorp e Florenzi, a centrocampo potrebbe riposare Nzonzi, pronto magari a dare il cambio proprio a De Rossi. Ma non è escluso che Di Francesco opti per il doppio mediano nel cuore del campo in una partita dove sarà importante non subire gol. Schick è fuori causa insieme a Under e Perotti, tocca quindi a Zaniolo completare il terzetto d’attacco con El Shaarawy e Dzeko mentre solo oggi si capirà chi gioca in porta: Olsen è atteso al provino nella seduta di rifinitura del pomeriggio, Mirante si scalda per sostituirlo mentre Fuzato potrà eventualmente andare in panchina dopo il suo inserimento in lista Uefa a fine mercato.
(Il Tempo, A. Austini)
Martedì DDR condottiero in campo,anche per cancellare il brutto ricordo della partita col Porto di 3 anni fa,una delle poche macchie della sua splendida carriera con la maglia della Roma.
Domani sera la Roma scenderá a in campo guidata dal suo capitano e già questo mi fa sentire più tranquilla. Daje Roma Daje!
Vai grande ddr. Domani cancella una delle tue rare macchie. Grande. Per fortuna sono spariti coloro che lo chiamavano pascolatore
Daniele grande uomo e grande giocatore! Un onore di averlo come capitano!
Grande Capitano!…la foto è esplicita…domani Je lò facciamo tanto!…
Daje ROMA!!!
Daje grande capitano!! Mordi le caviglie dei giocatori del Porto e trascina la Magica alla vittoria
speriamo che non morde troppo….e soprattutto che non gli si gonfia la vena…