ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Karsdorp sta tornando. E’ questa la notizia più importante di questo finale di stagione che potrebbe regalare al terzino olandese una convocazione per l’ultima uscita della Roma di questo campionato.
Il recupero del terzino ex Feyenoord è ormai completato e il giocatore tornerà in gruppo questa settimana. Di Francesco potrebbe regalargli la gioia di una chiamata per Sassuolo, anche se conterà di averlo a completa disposizione per il ritiro estivo. Ma come sta Rick Karsdorp, e soprattutto riuscirà a tornare ai livelli precedenti all’infortunio? Chi meglio del professor Mariani, e cioè chi lo ha rimesso a nuovo, può dirlo.
Il chirurgo ha parlato al quotidiano “Il Romanista” per chiarire il recupero del calciatore, rassicurando sulle condizioni del ginocchio del calciatore. Ecco le sue parole:
Professore, finalmente Karsdorp torna.
«Mi fa molto piacere. L’intervento riuscì alla perfezione».
Certo la riabilitazione è stata più lunga del previsto.
«Il calciatore ha preferito andare molto cauto. Lo capisco. In Olanda, per dire, i tempi medi di recupero sono intorno ai nove mesi».
Conseguenza del fatto che era la seconda operazione?
«Non credo. E poi sfatiamo questa leggenda che si è creata sulla doppia operazione. È sempre stato così, la casistica dice che c’è un 30% di giocatori che tornano sotto i ferri. Ricordate Ancelotti?».
Come sono le condizioni di Karsdorp?
«Io non lo vedo da qualche mese. Nella sua riabilitazione non c’è mai stato un problema. Tornerà quello di prima, sono pronto a metterci le mani sul fuoco».
La riabilitazione è stata fatta dallo staff della Roma?
«Sì. Alcune società preferiscono fare tutto in proprio avendo uno staff a disposizione. In passato con altri giocatori le regole le ho dettate io».
Fonte: Il Romanista
Grande Prof. Mariani. Ho 1 dubbio.. Tengo in considerazione le parole di questo grande medico o quelle dei pennivendoli o pseudotifosi disfattisti?
Il Messi dei chirurghi.
Tranquillo ha fatto una brutta fine!
Buongiorno Stefano, provo a capire il tuo pessimismo ed è anche comprensibile. Il professor Mariani, usando una metafora, ha aggiustato la macchina di Karsdorp, ma non basta. Tocca al calciatore tornare a guidarla, affrontare le sue paure di rompersi di nuovo e rimettersi in pista. Noi, però, siamo tifosi e penso sia insito nel nostro cuore e nella nostra passione sostenere sempre e comunque chi indossa i nostri amati colori e non lasciarci a nostra volta trascinare dalle paure e dal pessimismo.
Inferno giallorosso,hai ragione come tutti gli altri del resto,karsdorp tornera’ piu’ forte di prima e vincera’ il pallone d’ oro.va bene cosi’!
Quando vedo la Roma, ritorno bambino e più che la ragione o il torto, ho fede che chi indossa i nostri colori possa ottenere grandi risultati. Sarò ingenuo, illuso? Non riesco a comandare il mio cuore. A memoria, terzini destri pallone d’oro non ne ho mai visti e nemmeno mi interessa che lo diventino, voglio solo che lottino e facciano di tutto per regalarmi soddisfazioni.
A inferno giallorosso,il mio era chiaramente un commento ironico.karsdorp non lo abbiamo mai visto giocare,(almeno nel campionato italiano)e quindi non si possono dare giudizi.se poi a questo uniamo il discorso infortunio,un po’ di scetticismo esiste,e questo e’ realismo non pessimismo.sappiamo tutti che i giocatori che vengono da simili traumi hanno bisogno di tempo,e anche psicologicamente sono condizionati (vedim strootman,emerson,florenzi) quindi il mio intervento era indirizzato a questo.
Inferno… l’avar la testa al toro si perde tempo fatica e sapone….
Avete sentito mai che l’ ottimismo è il profumo della vita? Qualcuno dentro qui è un po’ giuda e puzza di topo de fogna…che gli vai a di?