ON AIR – CORSI: “Totti ai mondiali farebbe da capro espiatorio”, RENGA: “Ma Prandelli lo vuole davvero?”, PRUZZO: “Lo tratta come un precario”, FOCOLARI: “Se Totti non vuole la Nazionale, lo deve dire”

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GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!

Ugo Trani (Rete Sport): “A Gervinho non credeva nessuno, le sue ultime stagioni erano state imbarazzanti, e invece adesso è uno dei giocatori più importanti della Roma. Questo ragazzo è arrivato grazie a Garcia, Sabatini qui non ce l’avrebbe mai portato. L’anno scorso forse c’erano giocatori sopravvalutati, Lamela al Tottenham nemmeno gioca”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “A Totti gliene hanno fatte di tutti i colori, lui con la Nazionale un mondiale lo ha pure vinto, di più cosa deve fare? Io sono convinto che non lui non ci vorrebbe andare, ma credo che un mondiale in Brasile lo affascini troppo. Francesco sa benissimo che diventerà il capro espiatorio, perchè l’Italia il mondiale non lo potrà vincere, e al primo passo falso la colpa sarà di averlo convocato. Resta da dire che una beatificazione di Totti come sta avvenendo in questo momento non c’è mai stata. Sento ancora poca euforia intorno alla Roma. Quella col Napoli è la partita del secolo, bisogna andare allo stadio in novantamila. Sono convinto che la Roma vincerà, loro sono forti, ma avranno la testa alla Champions e alla sfida col Marsiglia”.

David Rossi (Tele Radio Stereo): “Roma Napoli merita una cornice di pubblico da vecchi tempi, e non lo dico per la squadra, ma per noi tifosi. Ci meritiamo uno stadio pineo di tifosi dove tutti remano nella stessa direzione. Da adesso parte il contrattacco, mi aspetto decisioni strane, arbitraggi discutibili, cose che tendono ad arginare l’ascesa della Roma. Venerdì sera dobbiamo fargli capire che con noi non si scherza. Chi può venire allo stadio, lo faccia: potrebbe essere una serata memorabile.”

Antonio Polverosi (Tele Radio Stereo): “Prandelli è un uomo di calcio, se arriva Totti in una squadra che gioca a calcio, arriva a casa sua. Totti ha giocato con qualunque tipo di attaccate, da Batistuta a Montella, a Dalvecchio. Non avrebbe nessun problema a giocare accanto a Balotelli o a Rossi. Io mi auguro di vedere una coppa Totti-Giuseppe Rossi che sarebbe il massimo a livello di spettacolo”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Totti in nazionale? Lui è certamente intrigato, sarebbe una grande soddisfazione. Lui sa perfettamente che lui per primo dovrà valutate, vedere in che condizioni arriverà a fine campionato, e quali rischi potrebbero esserci a partecipare a un Mondiale. Fra l’altro con buona probabilità la Roma potrebbe giocare i prossimi preliminari di Champions, e Totti rischierebbe di doverli saltare.”

Roberto Renga (Radio Radio): “Tutti si dimenticano che è stato Totti nel 2006 a dire no alla Nazionale, forse perchè fa comodo ai media. Oggi gli stessi che dicono che ci voleva Totti, scrissero delle cose immonde su di lui. Totti non ha dimenticato: lui si chiede, ‘Mi conviene tornare’? Non bastano solo queste parole di Prandelli, ma ci devono parlare per convincerlo. Non è così semplice, perchè lui ha lasciato la nazionale per motivi serissimi. Stanno sbagliando, perchè se Prandelli se davvero gli interessa,  e non ne sono sicuro, ci vadano a parlare invece di fare annunci”.

Furio Focolari (Radio Radio): “La Nazionale è un onore per chiunque, anche e soprattutto per un grandissimo come Totti. Se a 37 anni suonati ti chiamano, tu puoi anche decidere di non andare ma è difficile dire di no a un mondiale, e peraltro in Brasile. Secondo me sbaglierebbe se decidesse di non andare. Se a lui non interessa, lo dica chiaramente.”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “A me non piace che Prandelli dica ‘Se Totti starà così’, allora questo vale per tutti. Per me lo tratta da precario dicendo così. Totti l’addio alla Nazionale lo ha già dato, è inutile continuare a parlarne”.

(Continua…)

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