Presente incerto, futuro oscuro

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EDITORIALE – La vigilia di Porto-Roma è avvolta da un’aria strana. E’ vero, le acque in casa giallorossa sono agitate, ma sembra quasi di assistere alla famosa quiete prima della tempesta. E se vi fa strano sentir parlare di quiete visto il momento vissuto a Trigoria, non immaginate nemmeno quello che potrebbe accadere nel caso di un risultato nefasto domani sera.

Uno tsunami potrebbe abbattersi sulla Roma: Di Francesco saluterebbe e Monchi, che ha praticamente già le valigie in mano, potrebbe seguirlo a stretto giro di posta. Per molti questa potrebbe risultare come una doppia liberazione (e di questo parleremo dopo Porto) ma a preoccupare ora è lo scenario che si aprirebbe a poche settimane dalla fine di una stagione che ha ancora un obiettivo fondamentale da raggiungere: il quarto posto.

Cambiare allenatore a marzo è una mossa che definire rischiosa è poco. E’ una scelta tardiva, che arriva a poche giornate dalla fine del campionato. Qualunque tecnico arriverà a sedersi sulla panchina giallorossa avrà davanti a sé un compito ingrato: battere Milan e Inter nella volata Champions guidando una squadra mai allenata e con il morale a pezzi. Ecco perchè a Trigoria si augurano di non arrivare a tanto. La speranza nei piani alti della Roma è che Di Francesco riesca a tenere la barra a dritta fino a fine campionato, centrando la zona Champions. Per poi, però, dargli il benservito e cominciare un nuovo ciclo.

Altrimenti via subito Di Francesco e dentro il famoso traghettatore. Uno che si accontenti di allenare una squadra per qualche mese senza pretendere altro. Paulo Sousa difficilmente accetterebbe un ruolo del genere, ed è per questo che il portoghese non dovrebbe arrivare a Roma. Panucci non convince del tutto la dirigenza, mentre sembra piacere più Donadoni, forse disponibile ad accettare un contratto di qualche mese pur di rimettersi in gioco.

E poi? A giugno si ricomincerà da zero: nuovo allenatore, e nuovo ds. Si parla di Sarri, ma resta difficile capire come l’attuale allenatore del Chelsea possa pensare di trasferirsi alla Roma, magari senza Champions e con un mercato di lacrime e sangue da affrontare. Più probabile che il nuovo corso abbia il nome di Gasperini. Uno che, esattamente come Di Francesco, non chiederebbe la luna e si accontenterebbe di un mercato fatto anche di sacrifici. Lo ha fatto nell’Atalanta, figuriamoci se non sarebbe disposto a farlo in una piazza come quella capitolina. Ma dopo il terzo posto e la semifinale di Champions dello scorso anno, da questa Roma ci si attendeva un percorso ben diverso.

Giallorossi.net – Andrea Fiorini

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19 Commenti

  1. Come ben dice Andrea Fiorini,è troppo tardi per cambiamenti epocali alla guida della Roma.
    Eppure c’è tanta gente rinnegata che domani sera si augura la sconfitta della Roma, per veder sostituito chi con chi? Mister Di Francesco con Mister Crisantemo…

    • A fine stagione bisogna cambiare , ahimè, di nuovo. Questo duetto si sta verificato un fallimento totale.
      Al momento in caso di non passaggio del turno sarà deleterio cambiare, per cosa? per un quarto posto che benissimo raggiungiavamo con Garcia, Spalletti e pure se me ce mettevo io in panca?
      Fatto sta o si passa o non si passa io aspetterei ormai la fine della stagione e poi cambio radicale, Ramon deve risarcire la Roma per truffa aggravata ai danni della Società, e per aver preso un incarico senza qualifica ufficiale, quella che ha l’avrà comprata clandestinamente in qualche bottega del Pakistan.
      I fogli excel coi codici nelle celle lo sa usare qualsiasi neolaureato in marketing e finanza.
      Il calcio è un’altra cosa, servono specialisti del settore.

  2. Sono d’accordo con la prima parte dell’articolo ma non con la seconda parte quando si parla di Sarri e Gasperini.
    Il primo ancora in ballo con la EL, in caso di vittoria difficilmente lascerà Londra. Il secondo non chiede la luna, ma almeno una società senza troppe pretese come l’Atalanta è riuscita a bloccare il Papu Gomez quando 2 anni fa fece l’iradiddio di gol, cosa che ad esempio non siamo capaci di fare noi vendendo giocatori in 4 e 4 8…cionostante sono riusciti a piazzare sul mercato giocatori come Cornelius, D’Alessandro e Caldara rotto, noi invece questi profili li accattiamo e vendiamo quelli buoni.
    Ramon ha sbagliato tutto, NON HA VINTO SU NIENTE, ha insistito a tenere EDF ma sta pagando pegno con decisioni maldestre, provinciali e illogiche da vero dilettante.

  3. Nessun romanista si augura che la Roma perda, la notte magica dello scorso anno in cui battemmo il Barcellona è una delle serate che porteremo sempre nel cuore.
    Diverso è dire che ESF e Monchi stiano facendo un buon lavoro i risultati sono sotto gli occhi di tutti, è difficile capire a chi attribuire le colpe certo che gli acquisti lasciano a desiderare, Pastore e Zonzi avanti con gli anni (che hanno sostituito Kevin e Ninja) non mi sembrano buon investimenti, i giovani, Coric Bianda Kluivert non mi pare che stiano facendo bene (almeno fino ad oggi) il portiere lascia a desiderare, Moreno Marcano e Silva
    sono i centrali acquistati sul quale stendo un velo pietoso.
    Schic acquisto più pagato di sempre non va.
    Il malcontento mi pare legittimo

  4. L’ho scritto dopo la debacle di firenze, vero punto di non ritorno: Monchi via subito (senza rimpianti) DiFra a fine stagione (con qualche rimpianto).

  5. Gasperini è stato macellato nello spogliatoio dell’Inter e altrettanto capiterà a Roma. Inculcare il proprio gioco a Zapata e farlo con Dzeko sono due cose diverse, farsi rispettare da Ilicic e farsi rispettare da Kolarov idem. Sono esempi, ma andando al sodo, se l’erede di EDF fosse Gasperini, saremmo punto e a capo (forse anche con Sarri, ma che ha una carriera in rapida ascesa ed è un vero insegnante di calcio). Per la prima volta da quando sono arrivati gli americani, bisogna puntare sulle certezze, come lo fu Spalletti, serve un tecnico abituato a certe piazze e certe pressioni.

    • Le persone intelligenti difficilmente fanno lo stesso errore 2 volte.

      Gasperini è quel che è all atalanta perchè ha imparato dai propri errori. Ha imparato soprattutto dall’esperienza inter.
      Avessi sentito mezza intervista lo avresti capito, lui ricorda sempre esattamente tutti gli errori che ha fatto a milano.

      Non serve un tecnico abituato a certe piazze, serve una piazza meno supponente e ignorante.

  6. Meno male che ogni tanto c’è qualcuno che ragiona un po’.
    La Roma è ancora su due obbiettivi stagionali e non si può certo discutere la serietà di due personaggi come Monchi e De Francesco. Rinnegarli in questo momento significherebbe solo rinunciare e affondare.
    Nel profondo processo di rinnovamento, che non può avvenire solo comprando giocatori che la società non si può permettere, alcune cose hanno funzionato, altre meno, ma la squadra non è da buttare.
    Certamente la preparazione atletica è da rivedere, l’anno scorso si rompevano le ginocchia, quest’anno sono i muscoli, ma andiamo verso la primavera i campi si alleggeriranno.
    Cambiare adesso è molto più rischioso che continuare.

  7. Ma mi spiegate ad 11 giornate dalla fine del campionato a voi chi caxxo ve l’ha detto che la Roma vuole/deve cambiare allenatore. Hai una squadra con vari deficit, mancanza di giocatori ed interpreti, un’infermeria che non si svuota mai, un DS farlocco e secondo voi cambiare allenatore risolve il problema? E chi sarebbe sto folle o sto super allenatore capace di ribaltare completamente la Roma e non solo e far vittorie a raffica da qui a fine campionato? Dei nomi circolati sino ad ora manco uno, sono per lo più persone che possono tenerti la patata bollente ma senza assicurarti niente e allora meglio EDF fino alla fine ma con una seria presa di posizione della società in tutto e per tutto per proteggere la squadra, quindi che finiscano speculazioni, indiscrezioni e caxxate di sorta.

  8. Hai ragione Fiorini, ci si aspettava molto di più.
    La cosa che mi fa più rabbia? Il fatto che l’assunzione di responsabilità da parte dei colpevoli (in primis Monchi), sia solo la fuga, lasciando un mucchio di macerie. Fossi il presidente gli direi: “vuoi andare? Benissimo! Ma prima rivendi a prezzi accettabili i vari Pastore, Nzonzi, Schick, Olsen (il meno peggio) e le eventuali minusvalenze le copri tu.”. Altro che Arsenal…

  9. Quindi l’ipotesi (della società) sarebbe che EDF tenga la barra dritta e arrivi al quarto posto per poi ricevere il benservito, senza subodorare nulla? Non siamo messi bene. Mi sono convinto, comunque, che occorre cambiare qualcosa ma domani spero di passare il turno. Sempre Forza Roma!

  10. 12 partite di campionato sono tante (1 terzo più o meno del torneo) con soli 3 punti da recuperare. Bisognava cambiare prima, certo, ma meglio adesso per provare a giocarsela che la quasi certezza di rimanere fuori dalle prime 4 e vista la Roma delle ultime 3 uscite anche fuori dalle prime 6. Il rischio di rimanere fuori dall’Europa (champions o europa league) è serio. difra ha avuto 7-8-9-10 occasioni ma continua a fallire

  11. E’rischioso sì un cambio così tardivo,ma a Trigoria vogliono la botte piena e la moglie ubriaca,sperano che Di Francesco tenga la barra dritta e raggiunga il quarto posto tenendolo sulla graticola un giorno sì e l’altro pure,decidere di non decidere è stato il più grande errore.Cosa succede se dovesse passare con il Porto e non vincere contro l’Empoli?Perchè questa accozzaglia di giocatori (chiamarli squadra è troppo)è capace! Un nuovo allenatore adesso potrebbe invertire la rotta?Difficile,spesso c’è una scossa iniziale e poi potrebbe andare male,chissà,ma la domanda è: Di Francesco ha ancora il controllo della squadra? Se la risposta è no,così al quarto posto non si arriva,allora meglio il rischio dell’azzardo che la certezza,ma questo possono o dovrebbero saperlo solo a Trigoria!

  12. Quello che deve essere cambiato subito è MONCHI perché ora si fa il programma e le trattative per la prossima stagione. DFr deve rimanere perché mancano alternative più valide. A fine stagione si può valutare il suo operato. Ricordiamoci che lo anno scorso con i giocatori di Sabbatini, prima che Monchi distruggesse senza ricostruire, la Roma con dfr ha fatto una ottima stagione

  13. Tenere il pescarese sarebbe un suicidio, nonchè la rinuncia anticipata alla prossima Champions od Europa League.

    Un nuovo allenatore darebbe stimoli e gioco ad una squadra altrimenti condannata da questo incapace.

    Le nostre rivali correranno forte e la Roma non può piú permettersi certe imbarazzanti prestazioni.

    Ľ unico azzardo è Di Francesco

  14. Manca solo dire che se non arriviamo almeno 4 si sposta l’asse terrestre e poi le ho sentite tutte. Vorrei ricordare che la stagione successiva al disastro di Zeman e Andreazzoli fu la più bella stagione in campionato degli ultimi 7 anni. Se c’è da ricominciare si ricomincia punto. Anch’io ritengo che sostituire Difra adesso non ha senso ma non conosco gli umori interni, magari i giocatori non ne possono più.

  15. buonasera a tutti, visto che si parla di futuro della guida tecnica spererei in un DS italiano , un allenatore esperto e di “carattere” e mi auguro che De Rossi possa diventare quel grande allenatore o DS che diventerà ma che lo diventi nella sua Roma… domani sera Forza Lupi!

  16. Se avesse attributi il sig. Monchi dovrebbe restare, vendere le sue perle e acquistare 1 portiere, 2 terzini oltre Pellegrini Luca e Karlsdorp, 2 centrali oltre Manolas, 2 centrocampisti ( Barella o Tonali o Sensi e un mediano come il primo Radja oltre Pellegrini Lorenzo e Zaniolo, 2 laterali oltre Florenzi e Kluivert ed El Sha, terrei Dzeko e Schick.
    Solo così dimostrerebbe di aver capito gli errori fatti e mai ammessi. EDF ha il torto di aver accettato tutti i “capolavori” del sig. Monchi compresi i mancati acquisti di gennaio. Era evidente che la difesa aveva bisogno di novità come aveva chiesto EDF

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