Roma perdente ma appagata: i misteri di un gruppo alla ricerca di continue motivazioni

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EDITORIALE – La bella vittoria contro il CSKA Mosca mi provoca più rabbia che gioia. Come si può passare da uno 0-2 contro la Spal al tre a zero di ieri resta un mistero, spiegabile solo con un discorso di motivazioni. La Roma si esalta quando sente la musichetta della Champions, quando gioca di sera, quando gli occhi dell’Europa sono puntati sulle maglie giallorosse.

E il campionato? Competizione più brutta, meno affascinante, e a quanto pare poco stimolante. Affrontare la Spal alle 15 di un sabato qualunque non dà le stesse motivazioni di giocare in Europa contro le migliori formazioni in circolazione. Come si può accettare un discorso del genere? Semplicemente non si può. Tralasciando il trito principio del professionista che viene stipendiato per dare sempre il meglio di sé, quello che mi sfugge è capire come un giocatore della Roma, che non vince nulla da anni, possa sentirsi poco stimolato nell’affrontare certe partite di campionato che valgono sempre tre punti come tutte le altre.

Come si può essere così sazi, appagati, superficiali e quasi arroganti nel sottovalutare una partita come Roma-Spal? Cosa ha vinto questa squadra per permettersi il lusso di snobbare un impegno del genere? A questa Roma manca la fame di vittorie, ed è incredibile a dirsi visto il digiuno di trofei a cui si sta e ci sta sottoponendo da anni. Possono bastare due o tre risultati positivi contro Frosinone, Empoli e Lazio per far sentire sazio un gruppo che non ha vinto nulla? A questa squadra mancano le motivazioni, e sembra quasi che si vada a cercare la crisi di proposito, quasi le servisse per essere stimolata a risollevarsi. Qualcuno mi aiuti a capire, perchè questa Roma appagata è un mistero che non riesco proprio a spiegarmi.

Andrea Fiorini – Giallorossi.net

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20 Commenti

  1. E’ stato centrato a mio avviso un punto nodale dei guai di questa Roma, squadra che sembra non avere obiettivi e si accontenta di un paio di vittorie per sentirsi subito appagata. Il problema si risolve dando continuità al gruppo, cambiare ogni anno 10 giocatori non dà identità alla squadra.

  2. Ma veramente fate? Cioè credete che basta sentire una musichetta x caricarsi? Ma daaaaaai…è stata costruita male, ad oggi..è altalenante x avere giocatori giovani in ruoli chiave e quelli maturi spesso infortunati e che quindi non hanno continuità..se lasciano 2 o 3 anni la stessa spina dorsale, PUÃ’ diventare davvero fortissima..PS: MA LE MOTIVAZIONI CONTRO IL REAL NON C’ERANO??? INSIEME ALLA MUSICHETTA?

    • con il Real c’era il complesso d’inferiorità, sapevano (credevano) di esser inferiori e sono entrati in campo pensando a non prenderne troppi… insomma sempre un problema di motivazioni…

  3. Per me non è un discorso di appagamento.
    In Italia ci sono i migliori tattici del mondo,nessuno ti lascia grandi spazi,anche per dire squadre come Spal o Bologna hanno allenatori che sanno il fatto loro.
    In Europa invece si gioca in un altro modo,si gioca per vincere, sia che incontri il real Madrid o una squadra Bielorussia.
    Il pulmino davanti alla porta non te lo mette nessuno,si gioca aperti,ci sono spazi per cavalcare e scorrazzare.
    Di Francesco soffre terribilmente le squadre piccole che si chiudono,li lui dovrebbe cercare di aggirarle,di fare un gioco differente da quello che fa.
    Non è un caso, che con Di Francesco abbiamo fatto il record di sconfitte in casa,mai neanche ai tempi della Rometta,abbiamo fatto così pochi punti in campionato in casa nostra.
    Gli manca ancora…

    • da quello che ho capito e intravisto, considerando che l’ho sentita su RomaRadio, quello che fa incaxxxre è stato l’atteggiamento (ricordandoci che mancavano 3 senatori) con cui si è affrontata la partita e non la sconfitta in se con la Spal in casa che sporadicamente ci può anche stare (rientrano dalle nazionali e dopo 2 giorni c’era la CL)… atteggiamento che i molti giovani che c’erano sabato dovrebbero avere sempre (a prescindere dal modulo e minuti giocati) poichè hanno ancora tutto da dimostrare, anche in prospettiva per le future squadre, al contrario dei senatori che stanno a fine carriera… un’atteggiamento che abbiamo già visto in altre partite quest’anno e che fanno preoccupare perchè significa che non sono problemi occasionali ma cronici…

  4. il mio parere è che, pur con la responsabilità dei giocatori, e tutti gli aiuti psicologici possibili, il primo motivatore è l’allenatore.
    vedi mourinho.
    poi per motivare a Roma, a mio modesto avviso, servono corsa, tanta, e ritiri.
    amen

  5. E’ lo stesso pensiero che ho avuto io durante la partita ieri sera, un senso di irritazione perchè sembravano altre persone rispetto a sabato.

    E’ per questo che mi è venuto in mente che più di un bravo DS la Roma ha bisogno di uno Psicologo per ingaggiare calciatori con temperamento; i più non si sono resi conto quanto sia costata da questo punto di vista la perdita di Ninja e Strottman due che in campo si facevano sentire e davano la carica ; non è la perdita tecnica ma quella temperamentale ad essere incolmabile, almeno fino ad ora.

  6. Quest anno puntiamo a vincere la Champions e la Tim Cup, prima su tutti al girone, vincere col Real, basta anche un pareggio a mosca perchè con lo scontro diretto col Real stiamo sempre sotto a meno che non vinciamo 4 a 0…quindi basta un pareggio a mosca real va a +2 , e poi una bella vittoria all olimpico e desonero di lapotegui dei blancos…primo posto obbligatorio, voglio arrivare in finale quest’anno, altro che le dichiarazioni da perdenti sui milioncini, bisogna lottare per l’immagine sportiva del club a livello europeo..

  7. Caro Andrea, personalmente ne so meno di te. Non ho la più pallida idea di cosa non vada ma di solito le motivazioni provengono dal club: ti ha comprato il Real Madrid? Lo sai che devi vincere. Vai al Liverpool? La consapevolezza che abbiano vinto 5 coppe dei Campioni sono certo che faccia il suo effetto…

    La Roma purtroppo è senza blasone e quindi da noi questo meccanismo non si innesca. E se crediamo (come mi sembra credano più o meno tutti) che vincere aiuti a vincere, non sarebbe stupefacente scoprire che non vincere abitui a non vincere.

    Come se ne esce? Credo più o meno come fa Di Francesco: arrabbiandosi, mandando uno in tribuna e mettendo l’altro alla berlina nelle interviste, cose così… e tempo e pazienza…

  8. Ho rivisto la partita con il CSKA su Roma Channel.la coppia di telecronisti sono adatti a fare RADIOCRONACHE.
    Sono anni che ripeterono sempre le stesse cose.
    Non capisco hanno cambiato tutto e tutti, meno questi due, che con il continuo ciarlare non ci fanno vedere la partita, grazie alle loro riflessioni.
    Spero che si possa fare qualcosa per sostituire questa coppia.

  9. Il fatto è che parte dei giocatori (come Dzeko, El Shaarawy, Kolarov) tendono a darsi delle priorità.

    E questo è sbagliato, ma fino ad un certo punto.

    Prendiamo ad esempio Edin..lui sa perfettamente che l’età è una brutta bestia, e non può giocare 1 partita ogni 3 giorni.

    Pensataci bene: le uniche volte che Edin ha giocato bene in campionato, è stato o contro le grandi o quando non c’erano impegni ravvicinati in Europa.

    Kolarov (fino ad ora) non ne ha sbagliata manco una in CL, idem El Shaarawy, Manolas, Florenzi.

    Io me la prendo con i vari Marcano, Cristante, Schick, ecc. e i presunti ribelli Kluivert e Karsdorp.

    Sono loro che contro SPAL, Chievo e Bologna devono almeno giocare decentemente.

    A gennaio, dentro Herrera, Nacho e Fernandes, fuori qualche pallone…

  10. Quando ho detto che a me e alla Roma del campionato non ce ne frega un esimio kazzo,vi siete inalberati come pulzelle che vedono per la prima volta la minkia….e invece è la sacrosanta verità…

  11. In campionato mancano gli stimoli, essendo data la juve troppo forte e la champions comunque alla portata anche andando al minimo.
    In realtà, perdi i punti oggi, perdili domani e ti ritrovi lontana dalle prime quattro.

    Lo scorso anno, in ultimo, quando serviva divennero tutti combattenti, andando a fare punti pieni sul campo di squadre disperate.

    Oggi mentalmente non sono appagati, sono scarichi.

  12. un’articolo che esprime con una corretta sintassi e grammatica il pensiero da me espresso da tempo, soprattutto in quest’ultimi giorni… quindi un’articolo da applauso… bravo Fiorini stai sulla giusta strada 🙂
    CeSoloLaRoma!!!

  13. Secondo me ci sono più ragioni,uno sicuramente è rappresentato dalle motivazioni: la società,negli ultimi anni,anzichè alzare l’asticella,la ha abbassata visto che i posti in CL a disposizione sono 4,sanno che la Juve è irraggiungibile,si sono allontanati anche dal Napoli che ha mantenuto l’ossatura in questi anni e pensano,erroneamente,che il quarto posto è facilmente raggiungibile.La CL offre una vetrina che il campionato non offre per quei calciatori che aspirano a club di più alto livello,sapendo che tanto,nolenti o volenti la Roma vende.Motivi tattici e tecnici,1) Con i giovani non si vince a meno che non siano veri fenomeni e sono pochissimi,De Rossi a 19-20 anni non era titolare,per dire 2) L’inizio di ieri sera è stato così diverso da Roma Spal?Se avessero segnato…

  14. 3) La Roma non riesce a rendersi pericolosa contro le squadre che si chiudono e aspettano,in Europa se la giocano,anche le più deboli sono squadre che sono al top nel loro campionato,la Roma va in difficoltà se deve fare gioco,perchè è lenta,prevedibile e accademica.Ieri sera ha segnato quando ha accelerato con passaggi di qualità e,soprattutto,di prima intenzione di El Shaarawy,cosa che aveva fatto anche contro la Spal,ma Dzeko aveva fallito il gol,ieri no,anche ieri ha concesso troppo al CSKA,siamo sicuri che siamo così diversi in CL? I giovani possono avere talento,essere promettenti,ma faranno 15 minuti ottimi,poi,magari,partiranno titolari e non la strusceranno,poi,ancora,faranno una buona partita,non si possono inserire insieme in una partita,o accanto a riserve non all’altezza!

  15. Forse una risposta semplice alla tua domanda, andrea, è che questa roma non è una squadra ma un insieme di individui a cui piace giocare a pallone insieme, e lo sanno fare anche bene, ma a cui piace ancora di più farsi vedere da altre squadre per poter staccare un buon contratto. La voglia di vincere di cui parli non la hanno perché, o non è da tanto che sono qui, oppure perché sanno che è un’esperienza temporanea che gli permettera’ di approdare altrove. Scusate il cinismo.

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