BIANDA: “Il primo anno a Roma è stato difficile, ho sbagliato a non aprirmi. Ora sogno l’esordio all’Olimpico, voglio affermarmi qui”

18
2653

ULTIME AS ROMA – Tempo. Cio’ che manca nel calcio, soprattutto perché cammina di pari passo con la pazienza. Tempo. Cio’ che serve a chi giovanissimo, è chiamato a fare una scelta professionale e di vita. E anche se non ci sono esitazioni nel decidere, bisognerebbe capire che a volte il ‘tutto e subito’ non è possibile. William Bianda ha scelto la Roma senza esitazioni, felice ed onorato delle attenzioni di un Club prestigioso. Su di lui si sono accesi riflettori ed aspettative, ma ha avuto la forza di rimanere se stesso anche nell’iniziale momento di difficoltà. Non ha mai messo in discussione la sua scelta, ma ha solo pensato a lavorare, giorno dopo giorno, dentro e fuori dal campo per sentire sempre un po’ più sua questa città e questi colori.

William, sei alla Roma da un anno e mezzo circa, come va adesso?
“Il primo anno è stato difficile, sia a livello sportivo che calcistico. Ho avuto qualche infortunio e qualche ricaduta. A livello personale mi sono inserito bene, qui a Roma mi sono fatto dei nuovi amici. La città è molto bella e mi trovo bene qui”.

Quali sono le differenze tra il calcio italiano e quello francese?
“Direi che il calcio italiano è molto tattico, sia per quello che riguarda l’aspetto difensivo che per quello offensivo. In Francia ci si concentra di più sul gioco con la palla e meno sull’aspetto tattico. Questa è la principale differenza”.

Se pensi al giorno in cui sei arrivato a Roma, quanto sei cambiato?
“Da quando sono a Roma ho imparato molto. Penso di essere cresciuto molto e credo di essere in grado di poter migliorare ulteriormente. Spero di poterlo fare. Quando ho saputo che la Roma era interessata a me, mi sono sentito onorato, mi ha fatto molto piacere. È sempre un onore sapere che un grande club si interessa a te. Ero molto contento. Non ho mai avuto dubbi riguardo a questo trasferimento. Mi sentivo pronto a lasciare la Francia e il club in cui mi sono formato, dove ho passato cinque bellissimi anni. Non ho avuto alcun dubbio. È vero che quando sono arrivato c’erano molto aspettative su di me, ma giocare con questo tipo di pressione fa parte del calcio. All’inizio è stato un po’ difficile, poi mi sono ambientato e le cose vanno bene adesso. Quello che mi ha aiutato a restare tranquillo e sereno direi che sono state le persone che mi circondano, la famiglia, il mio procuratore, con il quale parlavo quotidianamente e mi diceva di non fare caso alla pressione, di giocare come sapevo fare”.

Tornassi indietro, cosa non rifaresti?
“Quando sono arrivato a Roma, non mi aprivo molto ed è stato un errore da parte mia. Adesso è un anno che sono qui e mi sento bene, mi trovo bene con tutti, con i compagni, in campo mi diverto, penso si veda, e sono molto contento di questo”.

Cosa ti manca della Francia?
“Quello che mi manca della Francia sono i miei amici. Anche la famiglia, ma viene spesso a trovarmi a Roma. Quindi direi soprattutto gli amici”.

E di Roma cosa ti piace?
“E la città, semplicemente. Mi piace molto. E anche la pasta”.

Cosa fai nel tuo tempo libero?
“Dipende dai giorni, a volte resto a casa e gioco alla Playstation, oppure vado in centro, giro per i negozi, faccio un po’ il turista”.

Che squadra scegli alla Play?
“Prendo sempre il Manchester City. È l’unica squadra con cui mi piace giocare alla Playstation. Mi piace molto il Manchester City, ma solo alla Playstation! Non sono un vero tifoso della squadra”.

A volte ti alleni in prima squadra per poi giocare in Primavera…
“Diciamo che mentalmente è un po’ difficile. Perché capita che mi alleni con una squadra e che poi debba giocare con un’altra. Ma questo risulta poi utile in campo, perché posso portare in Primavera l’esperienza della prima squadra. È un qualcosa in più”.

Qual è il giocatore che più ti ha impressionato alla Roma?
“Il giocatore che più mi ha colpito da quando sono arrivato a Roma è stato Daniele De Rossi. È un giocatore che ha tutto. Anche se potremmo pensare che con l’età le cose fossero più difficili per lui, in realtà tutto quello che faceva gli veniva facile”.

Chi è il difensore più forte al mondo per te?
“Penso che il centrale più forte del mondo in questo momento sia Virgil Van Dijk, anche se il mio idolo è Umtiti. Non direi che vorrei avere le sue caratteristiche, ma mi piace la sua potenza, la qualità delle sue ripartenze e il senso della posizione”.

Cosa c’è nel tuo futuro?
“In futuro spero di restare alla Roma e di affermarmi in questo grande club. Essere all’altezza delle aspettative che sono state riposte su di me”.

Hai immaginato il tuo esordio in prima squadra?
“Sì, già l’ho immaginato e sognato. Sarebbe qualcosa di straordinario, soprattutto all’Olimpico, un grande stadio pieno di tifosi. Mi piacerebbe molto che questo accadesse. Lavoro per riuscirci”.

Fonte: As Roma Match Program

Articolo precedenteCalciomercato Roma, per giugno piace Toljan del Sassuolo
Articolo successivoConferenza FONSECA: “Col Gent gara importantissima, vogliamo passare. Dovremo giocare come se stessimo 0 a 0”

18 Commenti

  1. Non credo tu abbia molte chance, son stati presi Cetin ed Ibanez. Sei giovane ed hai tutto il tempo per dimostrare il tuo valore, magari con qualche anno in prestito in un club che possa darti il giusto spazio.

    • Il problema è che sembra mancare proprio il valore. Contro il Napoli è cascato per terra agevolando la prima rete all’avversario diretto, ogni volta che lo vedo con la Primavera commette qualche svarione. Sinora non si riesce proprio a capire cosa ci abbiano visto, per pagarlo 5 milioni (non credo proprio i 6 di bonus possano mai scattare).

  2. La primavera sta facendo peggio della prima squadra, non è un bel biglietto da visita.
    Noi comunque, per non farci parlare dietro, a lui stiamo dando uno stipendio di 800.000 netti.
    Complimenti ai nostri splendidi DS

    • Una sega da 800.000 netti ha fatto diventare una primavera di seghe…con quell’ingaggio è stato contagioso

  3. La difesa della primavera quest’anno è un disastro, lui è irrimediabilmente parte di questo disastro. Di questo passo, per quanto giovane e con margini di miglioramento, difficilmente vedrà mai anche solo la convocazione in prima squadra

  4. Caro Ghianda’ il tuo problema è che nessuno ti dice che sei scarso,potrai entrare all’Olimpico solo da raccattapalle fuori corso.

  5. A vederlo giocare nella primavera se ne intuiscono le potenzialità.
    Buona tecnica palla al piede abbinata ad una discreta velocità, sopratutto se rapportata al fisico.
    Tra l’altro avendo ancora 19 anni può crescere molto sotto tutti gli aspetti, sopratutto nella concentrazione che resta il suo punto debole e nella massa muscolare che gli servirà nel calcio dei grandi.
    Purtroppo in primavera non è agevolato dal suo compagno di reparto, Trasciani, a mio avviso una più che discreta pippa conclamata.

    • Trascini vale dieci Bianda. Quest’ultimo è una vera catastrofe. Vatti, per esempio, a guardare come marca Vanni del Napoli Primavera, in occasione del primo gol del centravanti partenopeo. Ma potrei indicarti decine di casi simili.

    • Da una parte devo darti ragione… Evidentemente i “pollici versi” non hanno mai visto giocare la Roma Primavera e lo stesso Bianda… Però, non puoi assoldare un giocatore che ti costa quasi 2 mln l’anno (lordi) per poi tenerlo in Primavera. Se vuoi che il Giocatore cresce e le potenzialità che hai descritto escano presumibilmente fuori, lo devi fare giocare almeno in Lega Pro e man mano “avanzarlo”. Dopodichè, se son rose fioriranno… Se non lo sono, tra un prestito e un altro, lo piazzi nella sua prima potenziale miglior stagione a qualche Squadra di seconda fascia che sia Italiana o Estera e te lo togli di mezzo!

    • per Ddrmaancheno per Linus
      Cosa vuol dire per un difensore :
      Buona tecnica palla al piede abbinata ad una discreta velocità ?
      Ad un difensore servono ben altre capacita’

  6. Qui parla gente che non vede la Primavera o vedendola bisogna dubitare capisca di calcio
    Bianda non ha assolutamente i tempi e la posizione del corpo del difensore
    E’ migliorato leggermente rispetto all’anno scorso dove era di una titubanza negli interventi da spaventare
    Ho l’impressione che metta in difficolta’ i compagni di reparto
    E’ difficile capire cosa abbia visto in lui Monchi o chi per lui,
    Non mi sembra vi siano state richieste dalla serie B. In Italia c’e’ molto di meglio
    Ha un buon fisico ma il suo futuro non e’ da difensore e forse non ha futuro

    • Io le partite della Primavera le vedo, su Roma tv ma le vedo, e ribadisco quanto ho scritto.
      Bianda commette sempre errori, anche se sempre meno, ma mostra un certo potenziale.
      Il suo compagno di reparto, oltre a commetterne altrettanti, non mostra segni di miglioramento e non lascia intravedere alcunché che faccia presagire un suo futuro nel calcio professionistico.
      Poi concordo con chi dice che per provare a compiere i prossimi gradini verso il calcio che conta debba abbandonare la primavera ed andare a farsi le ossa nelle serie minori, ma ha 19 anni e quindi tutto il tempo. A parte rari fenomeni come Marquinhos a quell’età difficilmente si è pronti per il ruolo di centrale difensivo.

  7. Roma Primavera 20 partite giocate 41 gol subiti
    per amor del vero 49 segnati
    Ora se avesse fatto quresta intervista Riccardi ( che bel giocatore ) o D’Orazio o Bove o Tall o Calafiori o anche il volenteroso Parodi non avrei detto niente ma un’intervista di questo tipo fatta da un Bianda e’ una bestemmia. E’ un non rendersi conto
    Lho visto decine di volte fuori posizione ,decine di volte allungare la gamba e poi tirarla indietro
    E’ migliorato si ! ma non a sufficienza nemmeno per giocare in B
    Ha un bel fisico ( che in Primavera dovrebbe far la differenza) ma nel contrasto e’ sempre sbilanciato
    insomma io ci credo poco poco
    La Primavera io continuo ad insistere ha diversi giocatori di alto livello , mal amalgamati
    Tra questi Bianda non lo vedo proprio

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome