DaGrosa-Roma, i giornalisti francesi: “Basiti dalla notizia. A Bordeaux era odiato”

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AS ROMA NEWS ULTIME – Grande curiosità ha suscitato l’articolo apparso oggi su “La Repubblica” (LEGGI QUI) riguardo alla possibilità che l’americano Joseph DaGrosa possa entrare nella Roma dopo il no di Pallotta all’offerta avanzata nei giorni scorsi da Dan Friedkin.

I fari si sono puntati subito sull’imprenditore statunitense che ha già avuto un trascorso nel calcio e che sembra ancora interessato a investire ancora nel mondo del pallone. Ma dalla Francia, racconta il giornalista Andrea Di Carlo in un tweet, alcuni cronisti sportivi transalpini si sono detti basiti di fronte alla possibilità che DaGrosa possa davvero subentrare alla guida della Roma.

L’ex numero uno del Bordeaux non ha di certo lasciato un grande ricordo oltralpe: la sua esperienza come azionista di maggioranza del club francese è durata pochissimo, nemmeno un anno, ed è raccontato come “odiato dai tifosi” per scelte di mercato poco comprensibili. Per questo i giornalisti francesi lo bollano come un semplice business-man che conosce poco la materia calcistica.

Inoltre  il modello a cui sembra ispirarsi il newyorkese è già ben noto da queste parti: puntare su giocatori giovani e di prospettiva da rivendere a cifre decisamente superiori una volta esplosi. Insomma, non un grande biglietto da visita per Joe DaGrosa: i tifosi della Roma rimproverano le stesse cose all’attuale presidente James Pallotta, e il possibile approdo del newyorkese come partner del bostoniano non sembra partire nel migliore dei modi.

 

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38 Commenti

    • Odiato? Pallotta ha finalmente trovato un suo simile… è pure americano!!! Profilo perfetto per gestire una società in collaborazione… domanda: i buffi chi li pagherà?????

    • L’unico americano coi detti gialli… poveri noi speriamo sia la solita palla di fine stagione…..

  1. Nun se sa tra sto ciavattaro e ballotta er perdente de focene chi sta peggio ao….me parono du raccattacefali…un bello scontro tra titani…..uno venne ciavatte e l’ artro cefali e cicorie a focene…tutti a noi sti ambulanti ar mercato der quarticciolo …sempre FORZA MAGGICA ROMA

  2. Somiglia vagamente a Jean Claud Blanc, l’ex a.d. della Juventus. Comunque, la notizia proviene da una fonte totalmente inattendibile, perciò non starei troppo preoccupato. Fra l’altro, non vedo neppure perché dovrebbe essere disposto ad investire 600 milioni nella Roma… al massimo potrebbe entrare in minoranza, ma dal nostro punto di vista cambiarebbe poco, soggetti simili possiedono già delle quote della Roma.

  3. “la sua società, la General American Capital Partners (GACP) possedeva solo il 13,6% delle quote del club, con il socio King Street (86,4%) a fare la voce grossa in termini di investimenti”.

    ” la sua esperienza come azionista di maggioranza del club francese è durata pochissimo”.
    Pochissimo davvero, mai iniziata più che altro:
    ha rilevato una piccola quota di minoranza che ha capitalizzato un anno dopo.
    Dubito i tifosi si siano neanche accorti della sua presenza.
    Parliamo di un investimento di meno di 20ML €.

    E già questo dovrebbe bastare per capire l’attendibilità della notizia…

    • Cioè quello tra il 90 e il 2000, quando imperava gente come Cragnotti, Tanzi, Matarrese e Berlusconi, il medico della Juve era Agricola e il DS Moggi. E dieci anni prima c’era il calcio scommesse e l heisel e fuorigioco strani come quello di Turone. Non ci manca il calcio di 30 anni fa. Ci manca la vita di quando eravamo giovani.

  4. Entra come socio di minoranza per guadagnare e andarsene Se la notizia fosse vera o Pallotta è convinto di ottenere il sì allo stadio entro Dicembre per poi vendere ad un prezzo maggiore e ha trovato chi lo appoggia per tenere in vita la Roma fino ad allora o bluffa. Il termine per vendere,purtroppo per noi,si è spostato da Giugno a Dicembre,ma da lì non si scappa. I soci di Pallotta non vogliono più investire,Goldman Sachs ha chiuso i rubinetti 2 anni fa, perciò o credono possa andare in porto il progetto stadio per cui la banca si è ringalluzzita o a Dicembre tic toc,tic toc,ma Friedkin ha chiuso definitivamente?Pallotta ha qualche altro potenziale acquirente all’orizzonte? Perché se poi il tira e molla sullo stadio continua come sempre,a fine anno sono caxxi amari!

  5. Che si fa per creare problemi alla Roma…
    Laziali pensate al falso in bilancio con Zarate..
    Lotito rischia la galera…😁

  6. Comunque dovrebbe essere eventualmente una collaborazione e quello che cerca Pallotta, non un compratore, l’idea di avere sotto controllo più squadre sparse in vari contineti, che ti permetterebbe poi di essere competitivo sul mercato e anche a livello sportivo.E’ una genialità.
    Ma tanto qui, non si da neanche il tempo di capire una cosa, che subito viene bocciata dal tribunale popolare della santa inquisizione, si vive pernemmente di rimpianti, era meglio Rossella Sensi, se fosse venuto Soros, Anzalone ha costruito trigoria, ma Sawiris non gliela perdonerò mai, avevamo un bel cowboy a portata di grilletto, non è che poi Pallotta si stufa sul serio e viene qualche boiaccone nostrano e a quel punto, ci sarebbe veramente da rimpiangetsi Pallotta

    • È bastata una semplice notizia
      non verificata e buttata a casaccio da un articolista di infimo ordine per agitare il solito vespaio in una tifoseria come quella giallorossa che ho definito più volte paranoica . Adesso chiunque venga anche lontanamente accostato all’As Roma deve subire un processo pubblico. I Torquemada del sito hanno già provveduto ad alimentare con maestria le fascine purificatrici. Lo stesso avrebbero fatto sicuramente con Dan Friedkin . Se solo si pensa a tutti i potenziali investitori di ogni ordine e grado che si avvicineranno al Club dopo il via libera per Tor di Valle si può ritenere che saranno istruiti altre decine di processi per eresia . Finora però le sole eresie che si continuano a leggere sono quelle di cui ci fanno partecipi quotidianamente alcuni utenti …

    • Una genialità, ahahahahahahahahahahahahaha, proprio vero che siamo un popolo di santi, poeti, navigatori e comici…

  7. Comprare giovani a poco da rivendere a tanto.
    Cioè plusvalenze a manetta.
    Abbiamo tirato avanti con qualcosa di diverso finora?

  8. Diceva mi nonno……prima er beccamorto poi arriva er becchino! Stanno uccidendo la Roma, la nostra passione! Via gli sciacalli da Roma!

  9. La storia è sempre quella, trasformismi, affarismi, equilibrismi, plusvalenze, mercato delle pulci, mancanza assoluta di volontà di fare calcio con un progetto serio. Si punta a galleggiare al quarto posto ma purtroppo manco quello vedi più. Ciò che hanno fatto dopo la semifinale di Champions è un delitto calcistico assurdo che ha rappresentato una zampata al sogno dei tifosi di fare finalmente il salto di qualità.

  10. Questo è il parente povero dello sceicco di Perugia, manco la bancarella di frutta e verdura tiene. per cui è logico che James il Fenomeno (cit. Cattivik) se lo metta accanto.

  11. semplice basta non andare più allo stadio, niente trasferte, niente abbonamenti, poi vediamo se James non scappa con la coda tra le gambe.

  12. Vi dico la mia, magari sbaglierò. Ci vorrebbe che qualcuno molto, molto in alto la smettesse di fare la guerra ai simboli di Roma (avviene giusto giusto da 150 anni …) e capisca che Roma, il cui vero simbolo calcisticamente è la Roma e nessun altro, non può stare perennemente all’opposizione. Andrebbe capito, e condiviso questo nelle alte sfere, altrimenti il nostro cabotaggio sarà sempre questo, cioè ballare tra il DaGrosa di turno, un Pallotta ormai al capolinea, e un Friedkin-Godot che poi non garantirebbe comunque svolte epocali.
    Il fatto che la città di Roma, rappresentata nel nome, nei colori, nel sentimento popolare dalla nostra amata squadra, non abbia mai espresso trionfi veri e duraturi al pari delle altre strisciate (mica dico sempre, dico almeno una volta nella storia!!), lo ripeto fino allo sfinimento, è un problema politico. Dover subire un Lotito che spadroneggia nei palazzi del calcio e minaccia di umiliarci con uno scudetto? Un problema politico, politicissimo. Così come lo stadio, così come il fallimento della presidenza Pallotta, così come il sistematico allontanamento (indotto …) di ogni trattativa con gruppi veramente potenti, E, soprattutto, la cosa più importante di tutti: la certezza che (vuoi per l’impossibilità di essere comprati da grandi magnati, vuoi per tanti altri motivi) dal Palazzo saremo sempre esclusi. Il vero problema. Più politico di così…

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