AS ROMA NEWS – Il Ceo giallorosso Guido Fienga è tornato a farsi sentire ieri, nel prepartita di Roma-Parma, con dichiarazioni criptiche che sono passate un po’ sotto traccia.
Il dirigente infatti, alle domande sul futuro societario all’interno della Roma e sull’arrivo del General Manager Tiago Pinto, ha lanciato alcune bordate all’indirizzo di qualche (ex?) dirigente del club giallorosso.
“Se lavoriamo con la giusta disciplina, se abbandoniamo la mania di protagonismo, i risultati arrivano“, le parole di Fienga sull’arrivo di una figura nuova dentro Trigoria. Il Ceo giallorosso ha poi proseguito: “Con Tiago Pinto, abbiamo preso un ragazzo talentuoso, brillante, che ha dimostrato di lavorare bene con il Benfica. Siamo veramente ansiosi di vederlo lavorare insieme a noi”.
Fonte: Sky Sport
Ogni riferimento a Petrachi è puramente voluto.
si, ma di lui non mi fido ma di dan si.
Se lo ha scelto lui secondo me andrà bene.
Sono qui guardano tutto, sistemano tutto e si curano il loro investimento.
“e si curano il loro investimento”, com’è giusto che sia !
Praticamente sotto metafora lascia capire che Petrachi non era gradito all’interno dello spogliatoio,non a caso è stato scelto un profilo laureato in Pedagogia e con Master in Economia e Risorse Umane
Petrachi?
Per manie di protagonismo, ci vedo parecchi ex dirigenti della Roma, ma non lui. Baldini, Baldissoni..ma soprattutto Monchi e Pallotta.
Ha detto bene e secondo me non è difficile capire con chi ce l’aveva.
Purtroppo in questi anni abbiamo visto i vari Ds della Roma, parlare come fossero loro i padroni i presidenti i maggiori azionisti della Roma, invece un Ds è solo un Ds e deve essere confinato nel suo ruolo di Ds.E basta.
Di società e programmi futuri della società, deve parlare la proprietà o al massimo Guido Fienga che è l’amministratore delegato, la carica più alta dopo la proprietà
Gli altri sono tutti lavoratori e devono stare al loro posto di lavoratori dipendenti della società.
E basta
E pure a monchi….
Magara se evitava de definì Pinto cor termine “ragazzo” nun faceva n’sòrdo de danno. Ma che d’è er pischello de bottega tuo? Je devi da forza e autorevolezza a sta figura, nun è che lo devi fa apparì come er garzone, ma n’sarà che c’hai paura che te fa li mocassini, no?
Fienga è così, non è una novità il suo uso (talvolta indiretto) dei mezzi d’informazione per mandare i messaggi che desidera. Anzi, se parliamo di rapporti con l, in questo è il numero uno. Fra l’altro, pur essendo un professionista scelto dalla vecchia gestione societaria, è risaputo che non ha mai condiviso diverse strategie societarie, e la prova lampante di questo, è che appena è stato assunto come plenipotenziario, la Roma ha cambiato molte delle sue strategie, già da prima dell’arrivo dei Friedkin. Questo, anche in virtù del fatto che quel periodo, è stato gestito sapendo che il club nel giro di qualche mese avrebbe cambiato proprietà.
Comunque, con l’arrivo di Pinto, suppongo sia stato estromesso dalla sfera tecnica, visto che poi il portoghese, dovrà rispondere direttamente a Dan e Ryan Friedkin.
* rapporti con la stampa
Ogni riferimento al naccheraio di Siviglia è casuale…
A mio avviso si riferiva a Petrachi, Monchi ma anche a Sabatini… uomini che sono sempre voluti stare al centro dell’attenzione, in modi molto diversi tra loro, per carità, ma comunque che si sono resi sempre protagonisti con le loro personalità forti. Che la personalità forte sia un pregio e non un difetto, ovviamente, è palese, ma che quando questa prerogativa caratteriale, debba sfociare in una smania di protagonismo, quando la filosofia del “padrone” oggi è l’opposto, allora non può essere accettata.
posso dire che per me sono tutti e tre sopravvalutati e che spesso si sono presi i meriti delle strutture di scouting presenti all’interno dei club? Ad esempio Sabitini è stato all’inter ed al Bologna e non mi pare che qui abbia lasciato il segno, a milano si chiedono ancora come faccia a valere 30 milioni dalbert, e monchi per ritornare quello di prima è dovuto ritornare al siviglia dove c’è ancora lo stesso staff che ha fatto vincere al club 5 EL. Come disse Napoleone: i soldati vincono le guerre e i generali se ne prendono il merito
Sabatini? Non credo, non ci ha mai lavorato insieme, che ragione avrebbe di criticarlo?
Guido Fienga è stato direttore della comunicazione dal 2013 al 2019, Sabatini DS dal 2011 al 2016… visto che facevo riferimento alle “prese di posizioni” di queste persone “scomode” soprattutto nelle loro esternazioni pubbliche… per me 2+2 fa 4. Ma ovviamente è solo un mio personalissimo pensiero… potrei sbagliare, ma a lavorarci insieme ci ha lavorato.
Tutto chiaro Fienga, ma quella cravatta non si può proprio vedere… 🙂
Io a Petrachi sono grato per diversi acquisti che nessuno considerava.
Poi chiaramente si era messo contro tutti: a prescindere dall’sms a Pallotta,
dubito sarebbe stato mandato via da un presidente uscente se il resto dell’organizzazione si fosse schierata al suo fianco, ma direi che anche con Fienga, Fonseca e De Sanctis ci fossero diverse divergenze.
Così è impossibile lavorare, a prescindere dalla validità dei soggetti.
Peccato e vediamo che fanno i nuovi.
FORZA ROMA!
E basta
Il termine ragazzo lascia un idea di disprezzo incredibile, sinceramente secondo me neppure Fienga sapeva di questo nome, magari suggerimento da Fonseca.
Difatti tutte le voci sul Fonseca in bilico da inizio stagione, con prossimo al licenziamento prima di Roma-Juve, le hanno messe in giro i Friedkin o l’unico dirigente della AS Roma?
Secondo me Fienga è il prossimo a salutare, nel suo ruolo ci starà Rayan tra non molto, mentre per i ruoli sportivi avremo Pinto.
Da quando ho letto il comunicato ufficiale relativo all’ingaggio di Pinto mi chiedo anch’io con curiosità quale potrebbe essere il ruolo di Fienga nel futuro organigramma.
Attualmente ricopre il ruolo di CEO: ma è un incarico e una sigla senza più senso dal momento in cui si dice che Pinto riferirà direttamente alla proprietà.
Un CEO è tale quando si pone come ultimo anello della catena gerarchica prima della proprietà, questo è ovvio. Quindi Fienga, se rimane, diventerà per forza qualcos’altro, magari responsabile del comparto economico, se l’intento di Friedkin è quello di separare i due ambiti.
Non credo possa retrocedere di mansioni e tornare ad occuparsi di comunicazione. Quello che è certo è che il comunicato relativo a Pinto sottintende una sottrazioni di poteri all’attuale CEO.
Se si riferisce ai DS i DS sono stati fac totum proprio perché c’era un vuoto di potere e dirigenti competenti di calcio. I DS si presentavano davanti alle TV ,parlavano del mercato,difendevano(Sabatini) squadra e allenatore dopo le sconfitte ,negli altri club non succede perché nei momenti cruciali si presenta Agnelli o in assenza del presidente il rappresentante della società. Se si riferisce a Petrachi,chi gli ha permesso di andare a Sky a parlare a titolo personale? Fienga era il CEO e,come tale,o andava lui a parlare o avrebbe dovuto dettare regole e mettere paletti.,tra l’altro ha scelto lui Petrachi e doveva sapere chi si metteva in casa! Quante volte avete sentito e visto Sabatini prima che arrivasse alla Roma? E Petrachi al Torino? Solo qui sono diventati One man show! Se,invece,si riferiva a Baldissoni,allora è un’altra storia!
Carissimo fiega, con tutto il dovuto rispetto, ma ti stai per caso rivolgendo a petrachi? ricordati sempre che questa squadra è opera sua…i risultati sarebbero anche arrivati lo scorso anno senza tutti quegli infortuni(ricordo che nel momento migliore la roma ha perso due pedine fondamentali come diawara e zaniolo)…basta sputare nel piatto dove si è mangiato…petrachi voleva ristabilire l’ordine in una società allo sbaraglio o non te ne sei accorto in questi anni che sei stato a roma? Non solo, l’avete pure trattato a pesci in faccia…se le cose vanno meglio è anche merito dei friedkin e se ci fosse ancora stato petrachi le cose sarebbero andate ugualmente bene