Fonseca resta per mancanza di alternative: da Piccareta a De Rossi, i traghettatori non convincono

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2022

ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Paulo Fonseca resta alla Roma anche per mancanza di alternative pronte all’uso, o fatte in casa.

Con sole cinque partite da giocare sarebbe assurdo pensare di ingaggiare un allenatore-traghettatore che conduca questo finale di stagione in porto senza ulteriori scossoni, come accettò di fare Ranieri qualche anno fa.

Non ci sono poi soluzioni interne da gettare nella mischia. Non c’è un Montella, per intenderci, a Trigoria. Alberto De Rossi non ha mai voluto allenare i grandi, e non lo farebbe a maggior ragione ora che sta per salutare anche la Primavera a fine campionato.

L’unico nome spendibile sarebbe Fabrizio Piccareta, 55 anni, allenatore della Roma under 17. Le altre soluzioni, da Bruno Conti a Morgan De Sanctis, sono da scartare per diversi motivi. Ecco perchè è molto probabile che la Roma tenga Fonseca fino a fine stagione.

Fonti: Il Messaggero / Corriere della Sera / Leggo

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9 Commenti

  1. se il trend è quello delle ultime partite, si potrebbe tranquillamente giocare senza allenatore. basterebbe qualcuno in panca che conosce la regola delle sostituzioni. Del resto Zorro, (il nostro Zorro ricorda molto quello impersonato dal mitico Faletti) è troppo impegnato in questioni tattiche per conoscere i regolamenti. inoltre a lui non può fregare più nulla di quello che succede in campo, e visto come finirà la stagione, invece che mettere in gioco ex giocatori potrebbero testare per queste ultime partite dei giovani che fanno parte della primavera. qualche difensore, il portiere, qualcuno in attacco, vedere cosa si può farne dei fuori quota…. mmmhh… troppo normale?

  2. Ma che cambia? Famo ste 5 agonie e addio a uno de li peggiori coach de la storia Giallorossa. Er “Damnatio memoriae” è d’obbligo…

  3. Intanto pensiamo a come omaggiare sul campo il vecchio cuore giallorosso Serse Cosmi….. Dopo Ranieri, mi sembra giusto.

  4. Perché Bruno Conti è da scartare “per diversi motivi”? Quali? O li si esplicitano, nell’articolo, oppure non li si conosce, magari perché non ci sono affatto e nemmeno si è pensato a questa ipotesi. Ma poi è chiaro che l’unico senso di un cambio a questo punto sarebbe sul piano “morale”, sul piano dei nervi, della scossa emotiva che si farebbe capire (da parte della società) di voler dare all’ambiente, provandoci almeno, doverosamente. E sarebbe un segnale dato anche ai tifosi e perfino al prossimo allenatore, come a dire “guardate che qui una società c’è e certi atteggiamenti non li tollera”. Così invece è la debacle annunciata (anzi manco annunciata perché stanno zitti tutti, tranne il povero Mancini che è l’unico che ci ha chiesto scusa, almeno) e addirittura programmata, con un derby ancora da giocare… Io non ricordo (e la prima volta che misi piede allo stadio era il 1979) una cosa del genere a mia memoria, manco con Ciarrapico, che era quel che era ma era pure un tifoso autentico, e con un derby da giocare qualcosa avrebbe “fatto”, e soprattutto “detto” (e non mi sto rimpiangendo Ciarrapico, sia chiaro, semplicemente faccio notare una cosa oggettiva). Francamente, lo trovo abbastanza indecente tutto ciò. È come se allenatore, squadra e società ci dicano ” ma che giochiamo a fa? Tanto ormai…”. E manco sappiamo ancora chi sarà il prossimo allenatore della Roma. Posso dire che sono indignato? Se loro non ci tengono a onorare la maglia, io ‘sti quattro fessi strapagati non li tifo fino alla fine dell’anno, e non mi faccio prendere per il cu.. ancora dai laziali senza che la mia squadra e la mia società ci provino, almeno. Poi dicevamo a Dzeko che “abbassava le braccia”… Qui stanno tutti a braccia conserte, altro che! Che schifo!

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