NOTIZIE ROMA CALCIO – Anche la politica ha fatto il primo passo. Il percorso che porta verso l’intitolazione dello stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi ha registrato una svolta, racconta oggi il Corriere della Sera.
La Camera dei deputati, con 387 voti a favore, due astenuti e 5 contrari, ha approvato un ordine del giorno con il quale impegna il governo a valutare la possibilità di intestare l’impianto al capocannoniere azzurro artefice del trionfo mondiale.
L’idea di intitolare a Pablito, scomparso il 9 dicembre 2020, lo stadio Olimpico non trova i favori della tifoseria romana: romanisti e laziali uniti contro la proposta rivendicando un Olimpico da dedicare semmai ai loro beniamini. Paolo Rossi resta comunque un mito del popolo tricolore.
Fonte: Corriere della Sera
mejo Pablito che uno sbiadito.
Ao è vero proprio che paolo rossi unisce tutti, persino romanisti e laziali che non lo vogliono all’olimpico
Piuttosto che a Rossi, che ha Roma e formello non ha dato niente, mi sarei incaxxato di meno se lo intitolavano a qualche sbiadito (tipo Chinaglia o Maestrelli). Comunque continuiamo a chiamarlo Olimpico alla faccia della Rube, del Vicenza o del Perugia, tanto legati al suo ricordo, che ai loro stadi non vogliono cambiare nome.
Maestrelli se lo sarebbe meritato, avendo anche militato nella Roma di Sacerdoti ed essendo stato una grande figura di sport. Ma figuriamoci se intitolano lo stadio a uno che ha fatto il Partigiano. Altra figura che avrebbe messo d’accordo tutti è poi quella di Fuffo Bernardini, straordinario giocatore del calcio dei pionieri e tra i migliori allenatori di ogni epoca. Sia come giocatore che come allenatore è stato su entrambe le sponde del Tevere e non ci sono macchie su una carriera straordinaria, come nel caso di Paolo Rossi.
allora anche Wilson, Manfredonia o Giordano…..due curve e la tevere, il viale dei gladiatori a Trinca e Cruciani
La politica ancora una volta disattende il sentimento comune, state tranquilli la gente vi schifa a prescindere da queste decisioni.
Ma che ce frega di come lo vogliono chiamare? Lo possono pure chiamare pizza e fichi, tanto a usarlo siamo noi romani, se noi diciamo che si chiama Olimpico, Olimpico si chiama.
Voi (a parte quei fesso di Sky) avete mai sentito qualcuno chiamare San Siro “lo stadio Meazza?”?
Mai andato e mai andrò al “Paolo Rossi”, ma continuerò ad andarci all’Olimpico finchè non ce ne costruiamo un altro.
Non si capisce perché lo stadio più importante del Coni nella capitale d’Italia non l’abbiano chiamato “Stadio d’Italia” o “Stadio degli Azzurri”…
Che poi, essendo uno stadio a disposizione per molte discipline atletiche, quello di stadio degli azzurri sarebbe meno divisivo di Stadio Rossi (che, francamente, non è stato un fulgidissimo esempio di correttezza estrema. Qualche macchia sul CV la ha)
invece questo sarebbe il primo e ultimo caso in cui fare squadra con i romani di fede calcistica opposta. Bisogna lottare. Lo si potrebbe intitolare ad’esempio ad una figura comune come Bernardini
Lo STADIO OLIMPICO e’ tale per i meravigliosi GIOCHI DI ROMA 1960, gloria di tutti gli SPORTIVI ITALIANI ! Tale e’ e tale deve restare. Allo squalificato rossi intitolino qualcosa a vicenza. SOLLEVAZIONE DEL POPOLO ROMANO.
non so come è comparso quell’apostrofo però))) io cmq mi appresto a lottare con amici della politica
con tanti problemi insoluti gli onolevoli non avevano niente di meglio da fare…mi aspetto uno stadio anche ad Emanuele drink di Savoia..non si sa mai..un Re minore può sempre tornare utile..eh eh eh
È lo stadio del Coni e delle olimpiadi di Roma. Avrebbe più senso intitolarlo a uno sportivo non legato al calcio. Per esempio Pietro Mennea
Questo tentativo di intitolazione è anche un sorta di oltraggio al grande Mennea, uomo e sportivo senza macchia e simbolo di tenacia e dedizione!
Ecco, questa è una bella proposta che credo troverebbe ben poche opposizioni.
Bella anche l’idea di Stefano Maria Capilupi di nominarlo “Fulvio Bernardini” ma lì ci sarebbe probabilmente qualche resistenza da una parte e dall’altra del Tevere, visti i trascorsi con la maglia avversaria.
Mennea è un buon compromesso. A differenza di Rossi ha fatto si la storia sportiva del paese, ma non è un simbolo rubentino. Meglio di così…
Ma non è neanche esatto dire che Pablito sia un “simbolo” juventino: ha giocato con loro tre stagioni, neanche è arrivato alle 100 presenze. E’ un falso problema.
Il nocciolo della questione è che sarebbe la prima volta di uno stadio di proprietà del demanio intitolato a un personaggio che nulla ha a che fare con la realtà locale.
Neanche si può sostenere che l’Olimpico è lo stadio della nazionale, come lo è Wembley per quella inglese. Ed è uno stadio che non è nemmeno nato per il calcio ma per ospitare l’evento olimpico del 1960.
Avrebbe appunto molto più senso intitolarlo ad un personaggio che rappresenta lo spirito olimpico come Pietro Mennea.
Lo scrissi anch’io che avrebbe avuto più senso intitolarlo “Pietro Mennea e Sara Simeoni”… ma il buonsenso, la coerenza e la meritocrazia tra i poteri forti di questo paese non sono mai esistiti.
UB40, avrai ragione e sarà che non conosco bene quell’epoca per motivi anagrafici, ma è altrettanto vero che la prima immagine che spunta fuori quando cerco il suo nome è una foto con la casacca della banda bassotti… sta cosa ha un po’ influenzato il mio giudizio
Per come è andato questo paese negli anni è normale celebrare una persona che ha rappresentato insieme ad altre la parte disonesta del calcio ma anche proporre come presidente della repubblica una persona vicina alla mafia, evidentemente per i nostri politici (tutti) e non solo, questo è il meglio che si è prodotto e che può rappresentare questo paesucolo.
Beh, ad onor del vero pare che abbia partecipato a diverse iniziative di carità e roba sociale che tanti altri personaggi importanti snobbano, quindi come essere umano non lo schifo. Ma rimane un simbolo rubentino quindi ovviamente appoggio chi non è d’accordo con la sua “candidatura”.
Fra tutte le brave persone che abbiamo avuto come simboli dello sport italiano, proprio un rubentino ci devono appioppare??? E’ il solito discorso di separare il lato umano da quello sportivo, conosco tanti bianconeri vista la mia ubicazione geografica e tanti sono davvero dei bravi ragazzi… ma sono dei rubentini! Gli presterei volentieri la mia macchina se ne avessero bisogno ma non gli darei nemmeno per un secondo la mia sciarpa della Roma!!! Non so se mi spiego…
…degno esempio del livello della classe politica attuale…un gregge…
L’Olimpico non deve cambiare nome.
Questa è senza alcun dubbio la soluzione migliore.
Ora capirete perchè per me La Politica perde di qualsiasi credibilità. Dirò una sciocchezza ma una decisione basata su di un Referendum popolare l’avrei trovata piu’ giusta Questa per me non è piu’ “Democrazia” ma trattasi di pura e semplice imposizone dittatoriale. Della serie: Comandiamo noi, voi contate zero.
Sono d accordo con te BASARA!!! hanno rotto le palle noi cittadini non contiamo niente loro decidono e approvano e noi dobbiamo accettare tutto senza poter lottare dissentire per far cambiare le loro decisioni.
L olimpico NON PUÒ CHIAMARSI PAOLO ROSSI (CON TUTTO IL RISPETTO).
intitolato a Mennea a DIBARTOLOMEI OPPURE A RE CECCONI che almeno erano beniamini delle squadre romane!!!
Paolo Rossi è stato un grande campione e una persona molto più seria e rispettabile di quanto si voglia far credere riguardo la vicenda calcioscommesse; ha pagato di persona e non ha mai denunciato nessuno perché non voleva essere una persona diversa da quella che sapeva di essere.
Nonostante ciò mi risulta insopportabile questa imposizione dall’alto di un personaggio estraneo alla cultura sportiva romana, la totale mancanza di considerazione per la tradizione calcistica locale.
Se deve rappresentare un simbolo nazionale allora lo Stadio Olimpico rimanga col nome che ha, a ricordo delle Olimpiadi del 1960 un evento iconico della rinascita italiana negli anni più belli del secondo dopoguerra.
Se avessimo dei politici con più sale in zucca e dirigenti sportivi all’altezza capaci anche di comprendere il sentimento popolare dei tifosi invece che fare scelte divisive si intitolava lo stadio a Pietro Mennea e nessuno avrebbe avuto da ridire e si sarebbe dato lustro all’Olimpico con il nome di uno degli atleti più puliti e amati da tutto il mondo sportivo e non italiano
Noi non rivendichiamo nient’altro che RISPETTO per ROMA
Andate a pisciare a casa vostra.
Anche secondo me il vero punto è la (completa) mancanza di rispetto verso di noi.
Ma per quanto riguarda lo stadio spero proprio che avremo il nostro (e che lo intitoleremo ‘Francesco Totti’) e che tra 2 o 300 anni nessuno si ricorderà più che abbiamo giocato all’Olimpico.
La Lazio giocherà al ‘Paolo Rossi’? I miei migliori Auguri 😊.
Niente contro Paolo Rossi , sarò sempre grato per il mondiale del 1982, detto questo potevano intitolargli lo stadio Olimpico di Torino (rinominato grande Torino ). Pablito non ha nessun collegamento diretto ne con noi, ne con gli sbiaditi.
Diciamo che se avessimo uno stadio tutto nostro, intitolato a un nostro giocatore(magari Di Bartolomei) del nome che si potrebbe dare all’Olimpico non ce ne potrebbe fregare di meno…ma fino a quel momento intitolarlo a un giocatore che non ha nulla a che vedere con la storia giallorossa come Rossi,mi sembra una mancanza di rispetto verso la città di Roma e i tifosi di Roma e anche della Lazio! Sinceramente il solo andarci a assistere alle partite mi darebbe un senso di disagio notevole,immaginiamo cantare l’inno della Roma in uno stadio che porta il nome di Paolo Rossi…
Tra poco potranno finalmente intitolare il Parlamento a Toto Riina.
… anche perché Paolo Rossi fu – S Q U A L I F I C A T O – per 3 ANNI in primo grado poi ridotti a 2 in appello per lo scandalo immondo del “T O T O N E R O” in cui i vari partecipanti se vendevano le partite e dopo il quale fui così schifato che non volli più sentir parlare di calcio per i 5 o 6 anni successivi.
Basta cercare 1978 Totonero! Mò: “mente non ricorda e parlamentare se ne frega” lo famo diventà er Paladino dello Sport.
E’ a quello che mi riferivo, infatti. Ma del resto cosa attendersi da un Parlamento che potrebbe fare Presidente della Repubblica un pregiudicato?
Una volta che anche I laziali si trovano d’accordo
Basara sto schifando sta politica e i rappresentanti
Un governo con a capo draghi che ha distrutto l’economia greca
Ex dirigente Sachman gold
E con l’Italia sta ripercorrendo la stessa strada
Stiamo in dittatura non c’è ne rendiamo ben conto pochi se ne son resi conto
Piu’ che altro mi basavo sulla definizione del termine “Repubblica” Cito testualmente: – “Forma di governo in cui tutti i cittadini dello Stato partecipano al potere supremo, di norma “indirettamente” per mezzo di propri rappresentanti liberamente eletti, o “direttamente” per mezzo del “Referendum!” – (Per Mezzo del Referendum…) Avranno anche le loro ragioni ma tale presa di Posizione, (o imposizione) tutto mi sembra tranne che una decisione basata su di una volontà “popolare” Non so se mi spiego…
Sembra che il Draghistan piaccia molto ai “giornalisti”, che infatti hanno avuto come premio il raddoppio del finanziamento pubblico dei giornali e il salvataggio del loro fondo pensione (200 milioni di perdita all’anno, tanto paghiamo noi). Che piaccia alle persone normali non credo, ma queste ultime si apprestano a ridare il voto ai soliti noti di centrodestra, centrosinistra e grillini, buon pro gli faccia.
La banca si chiama Goldman Sachs ed è totalmente in mano a banchieri ebrei che han provocato la crisi economica.NO TUTTA LA VITA AL NOSTRO STADIO AL SIMBOLO DEL TOTONERO…Se ha segnato al mondiale era perchè Bruno Conti je dava la palla con il contagiri
sono anni che non voto e faccio bene. che squallore.
“er picchettaro” suona mejo! Rispetto x Roma! Per Noi resta lo Stadio Olimpico di Roma! La Storia, la nostra Storia!
Mettiamo una bella scritta fuori dallo stadio ,scommettitore d’azzardo uomo venduto, lo stadio di chi si vendeva le partite uomo senza onore, questa è l’Italia purtroppo esaltiamo un uomo che truccava le partite che schifo
L Olimpico a paolo rossi? K
Quando si farà il nostro di stadio onoriamo il nostro capitano Agostino di bartolomei
NO a Paolo Rossi, rispetto per l’uomo che non c’e più, ma il CONI deve ascoltare i romani, non quelli di Reggio Calabria o Casalpusterlengo.
Immaginiamo uno stadio che porti il nome di Agostino di Bartolomei, lo spirito del nostro unico vero capitano(almeno per me) ci darebbe una carica tale che chiunque lascerebbe i tre punti e tornerebbe a casa.saremmo imbattibili,Agostino da lassù non permetterebbe a nessuno di battere la fiacca e i giocatori lotterebbero fino alla morte per uscire vincenti dal terreno di gioco…
paolo rossi ? UNO SQUALIFICATO ! Sollevazione popolare.
paolo rossi: un vicentino fortunato. Secondo la moglie un eroe ? GLI EROI9 SONO I VIGILI DEL FUOCO ! VERGOGNA !
La cosa che piu stona in questa vicenda o meglio come sempre in Italia è il becco della politica su un tema che spetterebbe ai cittadini nonché contribuenti locali ma questo è un regime travestito da democrazia perciò stamo bene cosi
Il CONI e’ contrario a questa follia, ma purtroppo lo Stadio e’ stato tolto per darlo a quella vergogna di Sport e Salute.
Nella sua storia l’Olimpico non è stato e non è uno stadio legato alla Nazionale di calcio, che gioca un po’ dappertutto. Semmai, è il simbolo delle irripetibili Olimpiadi del 1960 (scusate lo sciovinismo… l’arrivo della maratona su una via consolare romana, quale altra città potrebbe permettersela?…), ed allora se permettete merita più d’essere associato al nome di Livio Berruti (ovviamente lunga vita a lui, intendo fra cent’anni) che vi trionfò sui 200 m.p.. Oppure a Pietro Mennea che vi ha corso varie volte con risultati pure strepitosi, e oltretutto era diventato un po’ Romano acquisito (credo però gli sia già dedicato il centro sportivo di Formia).
Paolo Rossi non ha alcun legame con la città di Roma, se non quello di avervi giocato qualche volta con la Nazionale campione del 1982. Solo che ci hanno giocato anche gli altri 21, fra cui il compianto Scirea di cui nessuno parla, per tacere di Bearzot che li allenava e quindi anche lui, avendoci lasciati, avrebbe forse più diritto. Vale più il primo violino o il direttore d’orchestra? Che poi, sempre fra cent’anni quando scompariranno gli altri protagonisti di quel Mondiale, che faremo? Non avranno merito anche loro? E nemmeno è l’unico Mondiale, o Europeo, che l’Italia calcistica ha vinto. Dovremmo credere che tutti questi campioni del calcio siano rappresentati da Paolo Rossi?
Che poi, talento ne aveva, ma non era certamente il solo lì dentro. E allora perché scegliere proprio lui? Solo perché è scomparso prematuramente, e perché era il centravanti?
In conclusione, concordo con chi critica il Parlamento totalmente ‘scollato’ dalla realtà del Paese, e intento solo a perorare cause che possono creare consensi (non a Roma e nell’Agro Pontino, in questo caso), e visibilità.
Ma perché, intitolare l’Olimpico a Liedholm e Maestrelli, o a Di Bartolomei e Re Cecconi, sarebbe così brutto?
E concordo con chi, se pure intitoleranno lo stadio a Paolo Rossi, per me resterà comunque l’Olimpico (un po’ come la Stazione Termini che, forse non tutti sanno, venne intitolata a un Papa… Si vede che in incognito prendeva il treno da lì… Ma comunque, tutti continuano giustamente a chiamarla ‘Stazione Termini’).
Intestare stadio olimpico ad uno squalificato per due anni per il calcio scommesse è degno di questo paese..la prossima schifezza Berlusconi Presidente della Repubblica.
Non mi appare appropriato che sia la politica a intitolare uno stadio di proprietà del CONI
al limite dovrebbe essere il Colli stesso a prendere iniziativa e la responsabilità intitolare il proprio stadio
comunque ancora una volta emerge la provincialità nel tifo Roma
Comunque non sono d’accordo con chi dice che non c’entra nulla con la SS SNAI, sempre di scommettitori si tratta, in fondo, si vendeva le partite pure lui, insieme a Giordano, Manfredonia, Wilson e Cacciatori. Quindi almeno la squadra di provincia si sentirà rappresentata da cotanto galantuomo.
Se proprio doveva essere io avrei omaggiato nel ricordo di tutti Agostino Di Bartolomei e Giorgio Chinaglia, penso che entrambe i personaggi possano rappresentare Roma e gli italiani in genere, se non altro perche’ sono due simboli per le due squadre piu’ rappresentative di Roma
e come se un domani a milano intitolassero lo stadio Totti….. o Oddo…. per fare due nomi che hanno vinto il mondiale
……. mahhh…. bhoooo…
che poi Totti e Oddo al massimo avranno preso una squalifica per un turno di campionato e non 3 anni come Paolo Rossi !!!!
Il Vicenza e la Juventus fanno proprio schifo. Un loro grande giocatore nemmeno se lo cacano tanto che vogliono intestargli uno stadio che con lui non centra nulla. A me per esempio Rossi non mi è mai piaciuto, ha solo avuto tanta fortuna di giocate per la Juve.
Il mondiale l’ha vinto Bruno Conti, non lui.
Forza Roma
Secondo me, problema è u altre . Se non lo s’intitola Rossi non ti fanno costruire lo stadio
Siete tutti tremendi insomma lo stadio e’ del CONI perciò a noi romanisti e pure i lazialotti che ci deve importare a chi vogliono intestare lo stadio il nostro presidente ci facesse lo stadio e lo intitolatoleremo a qualcuno dei nostri eroi giallorossi all’ olimpico siamo solo affittuari non proprietari e forza Roma
Ma perché Olimpico a chi dà fastidio? A qualuno a cui je rode che le Olimpiadi, quelle vere, si siano fatte a Roma e non a Torino o Milano, e quel nome glielo ricordano ogni volta che viene prinunciato? No, perché tra Rossi e Olimpico, proprio non c’è partita, come tra Olimpico e qualsiasi altro singolo sportivo non ci sarà mai partita, proprio perché Olimpico rimanda a “tutti gli sportivi di ogni sport”. Mi sfugge davvero il motivo della necessità di cambio.
Forza Roma
Premesso che sono contrario all’ intitolazione a Pablito, vorrei ricordare che Rossi, a differenza degli altri coinvolti, fu condannato senza uno straccio di prova, basandosi sulla mostruosità giuridica secondo la quale, per le leggi del calcio, deve essere l’accusato a dimostrare la propria innocenza e non viceversa. Io non lo identifico affatto come juventino, perché le sue stagioni migliori la ha fatte a Vicenza e a Perugia, e non si è mai connotato come particolarmente legato ad una squadra di club, ma casomai alla nazionale. Che poi la vittoria del mondiale sia merito del grandissimo Bruno Conti più che di Rossi, beh come battuta non è neppure divertente.
Amici, ecco il testo che ho creato sui social, facendo tesoro anche di tutti i vostri messaggi. Lottiamo insieme! “Mi permetto per questo trapasso dal 2021 al 2022 di condividere un pensiero e una preoccupazione che a molti sembreranno frivoli, ma che in realtà frivoli non sono. La vicenda del cambiamento in corso del nome dello stadio di Roma mostra una sciatteria mostruosa da parte della politica. E lo dico subito: so bene che vi sono offese molto più grandi e numerose fatte alla città di Roma in questi anni, ma questo episodio ha a mio avviso un valore simbolico che le segnala e ce le ricorda tutte. La Camera dei deputati, con 387 voti a favore, due astenuti e 5 contrari, ha approvato con insolita fretta un ordine del giorno con il quale impegna il governo a valutare la possibilità di intestare l’impianto al capocannoniere azzurro artefice del trionfo mondiale. L’idea di intitolare a “Pablitoˮ, scomparso il 9 dicembre 2020, lo stadio Olimpico non trova i favori della tifoseria romana: romanisti e laziali sono insolitamente uniti contro la proposta rivendicando un Olimpico da dedicare semmai ai loro beniamini. Paolo Rossi resta certamente un mito del popolo tricolore; allo stesso tempo, tuttavia, bisogna ripassare un poʼ la storia. Lo Stadio di Roma fu ideato nel 1927 ed era originariamente noto come Stadio dei Cipressi; abbandonato durante la guerra e utilizzato come autoparco dalle truppe alleate, nel 1949 ne fu deciso dal CONI, suo proprietario, il completamento a cura di Annibale Vitellozzi, che lo ultimò nel 1953; allʼepoca noto come stadio dei Centomila per via della capienza che si aggirava intorno ai 100.000 posti, fu ribattezzato stadio Olimpico dopo lʼassegnazione a Roma dei Giochi Olimpici del 1960, gloria di tutti gli sportivi italiani. Tale è e tale deve restare. È lo stadio del Coni e delle Olimpiadi di Roma. Avrebbe più senso intitolarlo a uno sportivo non legato al calcio. Per esempio Pietro Mennea. Oppure trovare una figura che unisca laziali e romanisti, come Fulvio Bernardini. Oppure avere un nome doppio come lo stadio di Milano: Agostino Di Bartolomei/Re Cecconi. Come dice Venditti, “se ci fosse più amore, / se ci fosse attenzione / per il campione…ˮ, proprio per quel campione, Di Bartolomei, che non partecipò ai mondiali del 1982, peraltro, il che suona un po’ triste. E io aggiungo: se ci fosse più attenzione per la gente. Sì, la gente. Questa parola che viene subito tacciata di populismo e quantʼaltro. E lo dico da persona di sinistra quale sono sempre rimasto. Nel momento in cui i romanisti attendono da anni uno stadio di proprietà e i vari sindaci hanno continuamente deluso su questo punto, la politica cosa fa? Promette ancora aiuto, ma nello stesso tempo chiama lʼAS Roma in tribunale per i danni che il Comune (331 milioni di euro!) avrebbe ricevuto dallʼex presidente Pallotta e decide con una velocità sorprendente di cambiare il nome dello stadio Olimpico. Vi sembrano stupidaggini? Forse lo sono, ma il loro valore simbolico le fa diventare una cosa molto seria. Non solo i tifosi delle due squadre di calcio, ma la città di Roma tutta vive in realtà da anni un catastrofico corto circuito causato dalla sua strana doppia identità di, da una parte, capitale sia dʼItalia che del cattolicesimo universale, e, dallʼaltra, di territorio e di realtà locale abbandonati a sé stessi, ossia in un certo senso un non-luogo, che è di tutti e, quindi, di nessuno. Anche per i cattolici esiste questo problema. La consapevolezza di Milano come realtà diocesana è tutta unʼaltra cosa, e questo anche perché il Papa di Roma è il Papa di fronte al mondo, prima di essere il Vescovo di Roma. E così per il Comune di Roma. Il Comune di Napoli dedica il proprio stadio a Maradona, e nessuno può giustamente obiettare. Lo Stato italiano cambia il nome dello stadio di Roma, e nessun romano può (giustamente? No…) obiettare. Peraltro, con tutto lʼamore per “Pablitoˮ, il mondiale lo giocammo e lo vincemmo in Spagna, non a Roma. Io lʼOlimpico se necessario lo dedicherei a Schillaci, che lì sì, allʼOlimpico, ci fece sognare, e i sogni hanno un valore anche se non si vince: sarebbe un bellissimo messaggio. Ma Schillaci grazie a Dio è vivo e gli auguriamo ancora tanta vita e tanta salute, per cui i monumenti si erigono solo ai defunti. E poi un giorno che ci lascerà Bruno Conti (scusa Brunetto, si fa per dire), che fu nominato come il miglior giocatore dei mondiali del 1982, che faremo…niente? mah. Chi ha conosciuto Rossi di persona dice che era una persona fantastica, e io non ne dubito. Io per esempio ho, sebbene dalla distanza, un sentimento analogo per Roberto Baggio, che dopo Pelè e Maradona rimane il più forte del XX secolo. Ma qui ci sono molte altre questioni in gioco. Sarebbe unʼoffesa dedicare a Rossi “soloˮ lo stadio di Vicenza, sua vera patria calcistica? Scherziamo?! Vicenza, dove peraltro si trova il primo teatro stabile dʼEuropa, capolavoro del Palladio, quel Palladio i cui geniali emuli, Rossi, Quarenghi, Trezzini, Rastrelli, Rusca, Rinaldi, dopo più di un secolo costruirono la meravigliosa San Pietroburgo?! Io al posto dei vicentini mi offenderei parecchio. LʼItalia è il paese che più di ogni altro al mondo vive delle sue realtà locali, dei suoi dialetti, ma giustamente i politici hanno altro a cui pensare e se lo dimenticano. E prendono una decisione così delicata non valutando minimamente lʼopinione dei romani, e con tempismi eccezionali, come se non ci fossero ora anche tanti altri problemi ben più seri a cui pensare. E se dici che questo è un altro piccolo grande episodio che dimostra quanto la politica e certa parte del mondo intellettuale siano distanti dai sentimenti comuni, vieni magari accusato di populismo o simili. Il parlamentare di turno magari si vergogna pure della sua fede calcistica, e preferisce non riflettere su tutte queste cose. Onorevoli e ministri, fermatevi, siete ancora in tempo.
Sono disgustato ma tanto ormai alle porcherie esistenti in questo Paese ci sono abituato, pure alla democrazia che ormai esiste solo sulla carta perché regna una dittatura mascherata da democrazia.
Leggo i commenti e mi domando ma questo sono troppo giocano o sono tutti smemorati?? Intitolare lo stadio della capitale ad uno che si vendeva le partite e ha scontato tre anni di squalifica e poi ha giocato nel Vicenza nel Perugia nella rubentus e nel Milan???? Boh????
Sarebbe un problema. Non di vedrebbe neanche più un gatto.