Mourinho e il Triplete: “La finale più sofferta quella con la Roma. Dissi: ‘O fermate l’inno o ce ne andiamo’”

30
4701

NOTIZIE ROMA CALCIO – José Mourinho ricorda in un’intervista alla Gazzetta dello Sport (A. Elefante) la storica cavalcata della sua Inter che riuscì a centrare lo storico triplete. In mezzo a quei ricordi c’è anche la Roma, avversaria dei nerazzurri sia in Coppa Italia che in Campionato.

“La svolta? Per la Champions, Kiev: all’85’ eravamo fuori, se cambi il tuo destino in 4′ è sempre un momento chiave. Ma è stata fondamentale anche Roma, il 5 maggio: il sogno era la Champions, lo scudetto era un obbligo, vincere la Coppa Italia fu come dirci: “E una, passiamo alla seconda”. Mi piace rivedere quella partita con uno dei miei assistenti, Giovanni Cerra, malato della Roma: piange ancora…”, le parole di Mourinho.

E sulle tre finali, considerando anche l’ultima di campionato sul campo del Siena, l’ex allenatore rivela: “Quella di Coppa Italia non la volevo giocare: l’inno della Roma prima della partita, arrivai a provocare “Fermate la musica o ce ne andiamo”. A Siena avevo paura: sei giorni dopo c’era la grande finale, temevo non giocassero quella partita come una finale. Zero a zero al 45′, la Roma vinceva 2-0, nello spogliatoio un caldo tremendo, non capivo come aiutare la squadra a svoltare tatticamente. Fu molto dura, non finiva più. Avevo detto: “un giorno mi piacerebbe vincere un campionato all’ultima”. Quel giorno mi dissi: ‘Mai più'”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Articolo precedenteVitek cala l’asso del fondo York per acquistare i terreni dello stadio
Articolo successivo“ON AIR!” – CORSI: “Ormai Raiola è il presidente della Roma, porterà Kean per poi rivenderselo”, BIAFORA: “Zappacosta? La Roma non ha certezze sulla sua condizione”, MORETTI: “Il ritorno di Vitek è un elemento importante per lo stadio”

30 Commenti

    • @davidone

      Venire a fare cosa? Il super fortunato portoghese a Roma sarebbe durato una settimana con tutte le chiacchiere che fa da soceretta. Comunque vincere con squadroni impressionanti per me non è bravura del tecnico è progetto della società.
      Mourinho con Pallotta te li immagini?
      Mouribho che risponde in diretta a Austini?
      Questa è una città di gladiatori a cui serve un leader vero stile Fonseca/Spalletti no una pappetta coatta portoghese che litiga pure con i fisioterapisti. David scusami ma mourobho a Roma mai!
      Forza Roma

    • “meglio un generale fortunato che uno capace” diceva Napoleone.

      Ha vinto una champions con il porto. Che è rimasta nella storia, e che tutti voi citate come la possibile favola della Roma. Al pari di Ranieri con il Leicester

    • Ma quale “è rimasta nella storia”, il Porto è una squadra blasonata, e di Champion ne ha ben due (la prima la vinse a metà anni Ottanta con Paolo Futre in campo), oltre al resto.

    • Finalmente @tifosoGiallorosso dici na cosa seria segui più i miei post!!!…..stessa cosa vale per il mio pensiero su Zappacosta che ho scritto ieri (e vedi quanti dislike ho preso) applicherei lo stesso ragionamento .. @semoromani Mourinho qua vincerebbe in grande stile, fidate.

    • David, Mou con la squadra che c’è adesso farebbe peggio di Fonseca. E’ uno come Capello, solo diciamo più istrionico.
      Stavolta mi tocca appoggiare il Direttore: il Porto, oltre a non essere affatto una Cenerentola europea (la Roma cosa è allora?), vantava giocatori come Vitor Baia, Maniche, Deco, Carvalho, Paulo Ferreira. In panca c’era Bosingwa e una vecchia nostra conoscenza, Dmitri Aleinichev. Magari averla noi oggi una squadra così!
      In più, se non ricordo male, quell’anno tutte le squadre più titolate si eliminarono a vicenda nei turni precedenti, consentendo a Mou di arrivare in finale con il non irresistibile Monaco.

    • Cattivik non credo proprio…Mourinho non avrebbe mai chiesto quella s€g@ di Pau Lopez.

    • Cattivik non per ripetermi “il Porto, oltre a non essere affatto una Cenerentola europea (la Roma cosa è allora?)”. Cosa ha vinto a livello europeo la Roma e cosa il Porto? Quante champions ha disputato il porto negli ultimi dieci anni e quante la Roma? Ancora con la storia della semifinale? L’atalanta alla prima champions è arrivata ai quarti, de che stamo a parlà? Quel porto non era dato per vincente da nessuno.

      Basta con questi falsi miti.

      No, non è uno come Capello. E’ uno che ovunque è andato ha vinto. Un triplete a Milano non credo ci sia mai stato. Può piacere o no, ma riesce a far giocare i calciatori per lui. Forte ti dimentichi quando è riuscito a far giocare largo un certo Eto’o. Campioni al suo servizio.

      Qui abbiamo:
      1. Schick che senza aver mai esordito con la Roma dice di sognare di andare al Real;
      2. Kluivert che senza aver fatto un minuto con la Roma dice di sognare il Barcellona.

      Ecco…con mourinho ste robe non accadono, e quella squadra aveva campioni affermati. Non mezze calzette.

      Ah, per la cronaca, ha eliminato Manchester United e lione (che all’epoca era uno squadrone, giocava un calcio fenomenale); poi deportivo (che aveva fatto fuori Juve e Milan) e monaco (che aveva eliminato real e chelsea) in finale. Non erano squadrette…all’epoca erano squadroni.

      Vai a vedere la bacheca di questo signore e quella di Fonseca. Poi ne riparliamo…a me, uno che fa spendere 30 mln per Pau Lopez mi fa girare le @@ e la Roma non la può allenare.

  1. Un altro beneficiario del calcio show business, gli ha detto sempre tutto bene. Forse l’unica sua opera meritevole con il Porto… anche lui, senza questo calcio, la sua arroganza l’avrebbe usata per friggere il baccalà!

    • Il suo Porto era un qualcosa di veramente “Special”.
      Dopo l’Inter, ha comunque più o meno fallito dappertutto, no?

    • Considerato gli allenatori plurivincitori che abbiamo avuto dire a Mourinho che non vale un caxxo è assurdo. Considerato che ha vinto la Champions pure col porto….. Ve meritate Pallotta presidente raggi sindaco e conte al governo!

    • Dopo il Porto, che proponeva certamente un calcio interessante, ha preferito trasformarsi in gestore di spogliatoio e showman. Ha costruito un personaggio, rinunciando ad evolversi e a studiare. Perso il carisma che gli consentiva di convincere un Eto’o a fare il terzino, non è rimasto niente. Ricordo le umiliazioni e le “manite” prese dal suo Real contro il Barcellona di Guardiola, Pepe a centrocampo.
      Uno che ha avuto molto più di quanto meritasse. Al calcio, in generale, ha dato poco e niente.

    • E’ piu’ spocchioso ed arrogante del rubentino salentino con in testa la parrucca di topino

    • @cattivik… Io penso che ha perso solamente la “fame”… So che sei uno svejo e capisci ar volo quello che vojo di.. Per me qui vincerebbe in grande stile…altro che conte

  2. Te tutto quello che ha detto una giusta c’è: l’inno della Roma,(questo è un inno,no quello degli altri che hanno provato a scopiazzarcivomr le quaglie)

  3. Te tutto quello che ha detto una giusta c’è: l’inno della Roma,(questo è un inno,no quello degli altri che hanno provato a scopiazzarci come le quaglie)per questo ce temono

  4. Triplete ma tutti favori arbitrali in campionato e in chsmpions dai quarti alla stessa finale !!? Hanno fatto un documentario per quanto sono tranquillamente trovabile su internet. Ma x favore. Un po di decenza.

  5. Ha vinto il triplete con il gioco piu vecchio del mondo catenaccio e contropiede…..ar poro Luciano 2 scudetti glieli hanno scippati uno sicuro mancio…..l’altro…..

  6. Ma ci rendiamo conto o no che Spalletti in quel periodo tirò fuori una squadra che era fantastica, un orologio di alta precisione, con meccanismi sofisticati, che funzionava alla perfezione, avrebbe meritato uno scudetto, poi siccome qui in Italia, gli scudetti vengono assegnati sempre a tavolino, ci hanno privato di una gioa enorme
    Maledetti

    • Spalletti è un fenomeno epocale. Il più grande allenatore del mondo, fischiato da una manica de coatti tottiani, derossiani, antipallottiani. Luciano é un monumento

    • Hai ragione non ti posso dar torto è un grande allenatore sicuramente uno dei migliori che abbia mai avuto la Roma

  7. Mourinho e’ il tipico prodotto del calcio moderno : fa UNA cosa buona in carriera e campa di rendita per sempre.

    Lo ingaggiano perché ha la fama di essere “vincente” e gli mettono in mano piu’ soldi che a chiunque altro per fare mercato.

    E metto “vincente” tra virgolette perché vincere con l’ Inter quando il tuo unico avversario ha meno di un centesimo dei tuoi soldi (e lo puoi pure usare per scaricare i tuoi scarti di mercato, pensa te) e’ facile, anzi sto saltimbanco da due soldi e’ quasi riuscito a PERDERE uno scudetto contro di noi !

    Ha vinto pure poco per tutti i soldi che fatto spendere ai suoi presidenti.

    Poi OK sarà piu’ bravo di Mancini ma quello e’ facile : Mancini non vale NIENTE per davvero.

    Ai tempi miei la reputazione del vincente ci mettevi ANNI per costruirla, dovevi avere continuità : nell’ era del calcio-social, del calcio-Fifa, del calcio per adolescenti lobotomizzati dagli smartphones abbiamo sto schifo qua sotto lo scroscio di applausi di un pubblico sempre piu’ sparuto e sempre meno esigente.

    Al posto di Campioni come TOTTI e Maldini ci ritroviamo mele marce come sBalotello e falliti alla Giovinco, e al posto di allenatori Maestri di Calcio come il Barone ci ritroviamo dei minestrari da due soldi che hanno solo la fortuna di aver convinto un vecchio riccone a dargli 500 milioni da spendere sul mercato.

    Poi ti chiedi perché allo stadio non ci va piu’ nessuno : e’ perché il calcio di oggi fa caxare !!!

    • Con quei palloni che volano come il Super Santos, l’ammonizione al primo avversario sfiorato, venti giocatori in trenta metri, portieri che devono impostare come un regista e attaccanti che devono marcare come un terzino, il cross dal fondo estinto, nazionali nordiche con giocatori brasiliani naturalizzati, afro svedesi e molisano kazaki, Champion, Mondiali e Europei con cento squadre, campionato il lunedì sera – lo chiami ancora “calcio”?

  8. Personaggio improbabile e spocchioso, che ha fatto spendere vagonate di milioni a presidenti stupidi e incompetenti. Fonseca glie dà venti piste

  9. @Cattivik.
    Sono d’ accordo con il tuo commento delle 10:08 e trovo anche vero che la mancanza di vittorie scalfisca il carisma. Sappiamo però anche come i suoi spettacolini e le sue sparate siano spesso finalizzate a creare un Comune Nemico Esterno contro cui compattare e motivare la truppa, una tecnica basica che l’ha aiutato in svariate vittorie, forse soprattutto nel suo periodo all’Inter.
    Domanda: non credi che una tale psicologia potrebbe trovare terreno fertile a Roma (ma anche in Italia in generale) per ottenere qualche buon risultato?

  10. Ero a Verona con tantissimi altri, le nostre speranze erano attaccate a Rosi che era l’unico del Siena che ancora se la giocava, tutti gli altri erano in campo in ciabatte. Altro che stress, Mourinho.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome