“ON AIR!” – MAGNI: “Con 18 milioni ti puoi portare a casa Milik e Gomez, ma quando ti ricapita”, CIARDI: “Fonseca sembra un intruso, è sempre colpa sua quando si perde”, JURIC: “Smalling? L’anno scorso non avrebbe fatto fare quel gol a Zapata”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

David Rossi (Roma Radio): “Se il campionato finisse oggi la Roma sarebbe in Champions League. Quelli che oggi sono i critici più feroci di squadra e allenatore sono quelli che ci avevano pronosticato settimi…ma se siamo quarti, che cavolo volete? Certo, la scoppola di Bergamo fa male. Abbiamo preso quattro gol, e quando si alza il livello delle avversarie si prendono troppo spesso delle sveglie colossali. Ma ormai è passata, ora c’è Roma-Cagliari, lasciamo perdere i cavalieri del caos, che sono sempre gli stessi…”

Riccardo “Galopeira” Angelini (Tele Radio Stereo): “Io difendo il lavoro fatto da Fonseca. La sconfitta di Napoli è stata colpa sua quanto quella dei giocatori. Ma se contro l’Atalanta vedo un primo tempo di una squadra bella e capace di fare male all’avversario, vuol dire che probabilmente la partita era stata preparata con i criteri di un allenatore che sa come affrontare l’Atalanta. Ma secondo voi l’allenatore rientra negli spogliatoi e dice: “Va bene ragazzi, basta così, ora fermiamoci e spalanchiamo le porte all’Atalanta“…mi pare impossibile…”

Augusto Ciardi (Tele Radio Stereo): “Il problema della Roma sembrano essere diventati i secondi tempi, ma in realtà ha sbagliato tre secondi tempi su 24. Dalle reazioni dei tifosi Fonseca mi sembra quasi un intruso: quando si vince è la Roma di Mkhitaryan, quando perde invece torna a essere la Roma di Fonseca. Se stamattina mi dicessero che la Roma può prendere Guardiola, Mourinho o Allegri, a malincuore, perchè a me Fonseca piace, direi cavolo qua si prende un allenatore da 30 milioni e si farà un mercato da 300 milioni… Ma visto se va via Fonseca domani, la Roma dovrebbe scegliere tra Mazzarri e non so chi… Se domani la Roma dovesse vincere, sarebbe quarta quasi al termine del girone di andata. Ma allora qualcosa lo ha portato questo allenatore…”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Cominciano ad addensarsi nubi nere sulla testa del povero Fonseca. Scrivono che ci penserà Tiago Pinto a decidere se rimarrà o meno… Ho letto di una Roma straordinaria nel primo tempo, ma io ho visto una squadra che subiva, era l’Atalanta che pur giocando male faceva la partita… Io ero convinto che la Roma potesse battere l’Atalanta, avevo visto una bella squadra contro Bologna e Torino…”

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Visto che la Roma è in una posizione che le consente di lottare per le prime quattro in campionato ed è in corsa anche per Coppa Italia ed Europa League, possiamo sperare che i proprietari intervengano sul mercato di gennaio? Io penso che sarebbe il caso. Gomez? Se ce l’avevi a Bergamo lo avresti messo contro l’Atalanta? I calciatori forti ti servono sempre…”

Massimiliano Magni (Rete Sport): “La situazione economica è quella che è, sono stati deliberati 200 milioni di aumento di capitale per cominciare a rimettere a posto una situazione finanziaria disastrosa lasciata dalla precedente proprietà, ed è sempre bene ricordarlo. Mercato? Per certi punti di vista sarebbe rassicurante un programma del tipo: ora non si può fare molto, cerchiamo di fare il meglio che si può con quello che abbiamo, e poi da giugno si riparte. Sarei più rassicurato perchè nei programmi della società non ci sarebbe questo cappio del quarto posto da raggiungere a ogni costo per poter programmare il futuro del club. Certo, ora sul mercato ci sono dei last minute possibili che farebbero molto al caso della Roma: con 17-18 milioni ti potresti portare a casa Milik e Papu Gomez, e allora sì che la squadra sarebbe più forte. E’ un’occasione che non ti capita tutti gli anni…”

Dario Bersani (Rete Sport): “Se le parole di Fonseca rischiano di mettergli contro lo spogliatoio? Non credo che la Roma abbia queste personalità in campo tali da fargliela pagare… Mancini stesso ha avvalorato quella tesi al termine della partita. Forse è il termine “bambini” che ha fatto discutere, ma non mi soffermerei troppo su questa storia. Pedro una cambiale? Io me la tengo questa cambiale, poi se ci sarà qualcuno più forte di lui in grado di togliergli il posto allora meglio…”

Marco Juric (Rete Sport): “Smalling non lo vedo ancora al 100%, l’anno scorso non avrebbe fatto girare Zapata in quel modo in area di rigore. Però Chris Smalling tutta la vita… Portiere? Io continuerei a puntare su Mirante: i suoi errori sono stati meno evidenti, e poi non si deprime rispetto a Pau Lopez…”

Daniele Lo Monaco (Il Romanista – podcast): “Nel calcio comandano sempre i risultati, e la Roma ci mette il suo su questa altalena di giudizi e sentimenti, passando dalle vittorie a clamorose sconfitte. Domani c’è una partita fondamentale che ti permetterebbe di mantenere il quarto posto prima di Natale. Poi la Roma avrà Sampdoria e Crotone alla ripartenza, e se fai un probabile filotto visto come si è comportata con le squadre che la seguono in classifica ti presenteresti allo scontro con l’Inter con una prospettiva molto interessante. Battendo il Cagliari ti riscatteresti subito e metteresti alle spalle quella sconfitta…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Dalla Roma mi aspetto la stessa risposta avuta dopo la gara di Napoli. La Roma con le piccole vince sempre facile, ma la condizione non è ottimale. Il Cagliari in questo momento non è che se la passa benissimo, Di Francesco deve inventarsi qualcosa, deve trovare la prestazione. Ora torna a Roma…però i giallorossi devono tornare assolutamente a vincere…”

Furio Focolari (Radio Radio): “La Roma sta facendo un  buon campionato, quasi ottimo. Perde con le grandi, soprattutto gioca male con le grandi. Ma col Cagliari penso che vincerà. Dare tutte ste colpe a Fonseca perchè ha fatto giocare Pedro sono eccessive. Lui è un grande giocatore, se ce l’ho io lo faccio giocare. Non penso che con Villar al posto suo sarebbe cambiato granché…”

Franco Melli (Radio Radio): “Roma-Cagliari? Mi aspetto una vittoria senza troppe complicazioni. Mi aspetto una Roma che riparta alla grande, anche perchè i tre punti danno sempre una sensazione di abbondanza. Mi aspetto una vittoria, ma Di Francesco domani darebbe chissà cosa per fare una bella figura contro i giallorossi…”

Redazione Giallorossi.net

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19 Commenti

  1. Sono d’accordo con Magni.
    Con un portiere decente (Silvestri) più Milik e Papu Gomez saremmo molto più forti e questi occasioni non succedono ogni anno.
    Se Fonseca non fa rientrare Mayoral e C. Perez solo a 5 minuti della fine, significa che non sono alternative valide. Quindi c’è qualcosa da fare!
    Milik e Papu Gomez sarebbero grande colpi!

    • Beh allora ce conviene prende Messi Ronaldo maipe Sllison e altri 32/34 giocatori di medio livello ..che ce vo coi sordi dell’altri …so io come se fa pe vince quasi ogni partita (o-o)

  2. 18 mln Milik e Gomez? E gli ingaggi glieli paga magni?
    Pensa davvero di poter prendere a 10 milik? boh. I prezzi li fa lui.
    Se prendi Milik uno tra Dzeko e Mayoral è di troppo, penso che lo abbiamo capito un po’ tutti. A meno che non si voglia cambiare modulo.
    Onestamente, la Roma ha bisogno di un terzino, un giocatore al posto di Diawara (Nandez sarebbe perfetto), e un portiere.

    • Una punta con i controxxxi serve, Dzeko ahimé è al tramonto. Uno stoccatore d’area di rigore, uno che abbia fiuto del gol e la butti dentro con regolarità. Chiaro che non è facile trovarla ma mi domando se Kean avrebbe potuto fare al caso nostro…

    • La punta serve.
      Avoja.
      Ma non credo che la Roma possa pagare 7 a Dzeko e 5/6 a Milik (perché l’ingaggio pattuito ad Agosto è destinato a lievitare visto che sta andando in scadenza).
      Ora non so chi prendere. Onestamente. L’anno scorso avrei puntato tutto su Haaland. 20 mln erano una cifra appetibile.
      Occasione persa.

  3. Concordando con quanto detto da @TifosoGiallorosso, Melli mi stà scivolando sempre piu’ in basso. Ogni suo commento o è uno sfottò o una vergognosa provocazione. Incommentabile…

  4. Per quanto Fonseca abbia enormi responsabilità per la debacle di Bergamo, Ciardi ha ragione. Il tecnico portoghese viene messo in discussione ogni volta che la Roma perde, nonostante abbia dato alla squadra una chiara impronta di gioco, e abbia ottenuto uno score di 70 punti nello scorso campionato. Siccome io ricordo tutto, mi torna in mente il fatto che Di Francesco, uno tra i peggiori allenatori transitati da queste parti, veniva sempre giustificata (“gli hanno smembrato la squadra” era diventato un mantra), nonostante quella Roma giocasse peggio della Spal, perciò credo che la questione sia sempre la stessa: chi da i riportini alla stampa, per premio viene protetto, gli altri invece, sono costretti a vincere praticamente tutte le partite.

    • Broccheusebio SCARSFRANCESCO e stato giocatore della Roma, e in più era sponsorizzato da Totti, questi sono parametri idolatranti.

    • Una chiara impronta di gioco? Quale, se è tutto affidato alla forma dei singoli? Se viene a mancare Spinazzola sulla sinistra è una tragedia, idem se Veretout scoppia a furia di rincorrere tutto e tutti. La chiara impronta di gioco la deve mettere in mostra contro squadre di pari livello, non con un Bologna derelitto. La Roma tra lo scorso anno e quest’anno ha avuto quattro gare che le potevano far fare il salto di qualità: il quarto di finale con la Rubentus in Coppa Italia, finito dopo un tempo, l’ottavo col Siviglia, anch’esso finito dopo un tempo, le due partite con Napoli e Atalanta, i cui risultati sono noti. Altro che impronta di gioco…

    • Il gioco ce l’hai o non ce l’hai, non è una questione di scontri diretti o altro. Azioni come quella del 5-1 o 1-0 di Bologna, o il 3-0 contro il Parma, tanto per citarne alcune, la Roma le prova praticamente ogni domenica, e non sono certo frutto della sola qualità dei singoli, ma di movimenti codificati. Poi, ovvio che contro squadre che si chiudono a riccio, sono le giocate individuali a fare la differenza, ma questo vale per ogni squadra.

    • Si ma decidiamo, l’allenatore conta o no? Ha dei meriti nei “traguardi” raggiunti?
      Se la Roma di Fonseca gioca male e perde è colpa di Fonseca.
      Se la Roma di Fonseca vince 5-0 è merito dei singoli, mica suo.
      Se la Roma di DiFra giocava dimmè era colpa di Difra.
      Se la Roma di Difra era arrivata in semi di CL, era per merito della squadra che era forte.
      Se la Roma di Gracia partì con un 10/10, era solo merito di Gervinho che squagliava le difese.
      Giocamo senza allenatore, no?

    • Julian, diciamo che spesso la verità sta nel mezzo, però a volte per arrivarci, bisogna un attimo guardare le partite, e non ragionare per partito preso. Secondo me, in tante vittorie della Roma, c’è anche la mano di Fonseca, perché molti concetti che si vedono in campo sono espressione delle idee del mister. Poi è chiaro che è la qualità dei calciatori a fare il resto, o addirittura ad essere decisiva in un certo tipo di gara, ma sarebbe anormale il contrario. Nel caso di Garcia, e soprattutto di Di Francesco, la situazione era diversa, perché anche se i risultati erano positivi, il gioco latitava.

      Insomma, ogni questione è una storia a sé stante, e deve essere valutata con un ragionevole senso critico.

    • Secondo me l’impronta di gioco Fonseca, dopo un lungo travaglio, l’ha data. A volte riesce pure ad essere spettacolare, e non è che tutti ci riescano, anche contro avversari di molto inferiori.
      Basti vedere l’osceno canovaccio proposto dalla corazzata col parrucchino ancora contro lo Spezia, ma anche tante altre.
      Di Francesco invece faticava da morire contro le piccole, tanto da stabilire il poco invidiabile record di sconfitte casalinghe.
      I limiti di Fonseca sono ancora evidenti nella lettura a partita in corso, soprattutto nella combinazione di squadre forti e tecnici che gli preparano qualche trappolone. Lì dimostra scarsa reattività, non riuscendo quasi mai ad invertire un trend negativo con una sostituzione e/o un accorgimento tattico. I cambi di Bergamo sono stati tardivi, sbagliati, persino deleteri.
      Cristante in mezzo al campo aveva ancora meno logica di Pellegrini; Brunetto dalla parte di Ilicic sul piede sbagliato, addirittura un suicidio; Villar dentro a partita persa, un insulto al buon senso. Si può sbagliare, ma si deve almeno provare.
      Ho pure la sensazione che quando la squadra si sente in difficoltà, riponga scarsa fiducia nelle capacità di Fonseca di trovare una soluzione efficace.

  5. Certo se uno a gennaio investe e dentro questa squadra ci mette dentro Milik Gomez e un portiere decente.
    La champions la sigilleresti.
    Restando così mettendo dentro magari solo l’americano 19 enne, la champions sarebbe un terno a lotto

  6. Beh certo ne paghiamo lordi 15 a Dzeko, 9 a pastore e il 50% cioè 3 a nzonzi. Impossibile fare mercato se non parte qualcuno, e se l’imperativo è abbassare ulteriormente il monte ingaggi, fare mercato a gennaio sarà quasi impossibile. Spero che il livello basso del campionato ci possa permettere di arrivare quarti.

  7. Spiegate a Ciardi che da Allegri a Mazzarri c’è tutta una serie di allenatori che possono fare ottime cose, senza chiedere un mercato da 300 milioni in tempi di Covid. Basta vedere un certo Nagelsmann che al Lipsia si vede togliere il centravanti e si arrangia mettendo Kluivert al centro. Gli allenatori veri proprio quello fanno, valutano la rosa che hanno e su quella propongono soluzioni. Come fa Juric a Verona, che si inventa Tameze falso centravanti.

  8. Occorre che qualcuno sussurri al valido direttore artistico di Roma Radio che se l’Atalanta dovesse vincere il recupero con l’Udinese noi saremmo quinti in virtù degli scontri diretti.
    Quindi non si può dire “Se il campionato finisse oggi la Roma sarebbe in Champions League”.
    Capito?

  9. Tutti parlano di Roma attualmente quarta…sorvolando sul fatto che l’Atalanta deve recuperare una partita potenzialmente facile e che il Napoli probabilmente avrà l’accoglimento del suo ricorso (un punto e una partita da giocare in più). Non sono dettagli…

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