Petrachi: “Ibanez e Villar due grandi talenti, la Roma ci punti per i prossimi 10 anni. Pinto? Non lo riconosco, al Benfica il ds era Rui Costa”

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NOTIZIE AS ROMA – Ormai Gianluca Petrachi sembra averci preso gusto e ieri notte, a Sportitalia, è tornato a parlare della Roma, del suo mercato, di Fonseca, Ibanez, Villar e Zaniolo, ma anche del nuovo ds Tiago Pinto. Ecco le sue parole: “Dopo un po’ di tempo mi faceva piacere fermarmi un pochino. Adesso è un periodo di calma e di riflessione che a volte serve.”

Si è interrotto tutto in quella famosa disfatta col Sassuolo?
Io non credo sia successo tutto a Sassuolo, anzi. Se capitasse domani lo rifarei perché il direttore sportivo rappresenta la società. Se c’è qualcosa che non va bene, anche nell’intervallo, ha tutto il diritto di dire qualcosa alla squadra. Ero entrato per un aspetto motivazionale, per tirare fuori quel qualcosa in più. Dopo venti minuti la Roma perdeva 3-0, è evidente che ci fosse qualcosa che non stesse funzionando. Ho cercato, nel mio piccolo, di far capire ai giocatori che stavamo perdendo quel poco di dignità che stava rimanendo. Nel secondo tempo abbiamo rischiato di pareggiare la partita quindi evidentemente a volte il discorsetto negli spogliatoi può servire. Io non entro per parlare di tattica o di tecnica, entro per un discorso motivazionale e se un direttore non lo fa è giusto che stia a casa.

Fonseca si era arrabbiato perché quello era un ruolo che gli spettava in quanto allenatore.
Non condivido questo aspetto, le dinamiche dello spogliatoio sono molto personali. Succede una volta all’anno, non è che tutte le volte io entro nello spogliatoio. Ci sono momenti cardine in cui un direttore, in rappresentanza della società, deve fare quello che deve fare. In quel momento ho ritenuto opportuno fare quello e lo rifarei mille volte. Non è vero che ho litigato con Fonseca, quando ho finito di parlare ho lasciato spazio all’allenatore. Ci sono degli accordi anche tra allenatore e direttore ma resta il fatto che non ho fatto niente di particolare. Ho cercato di dare voce alla società che in quel momento non era contenta dell’atteggiamento. Lo rifarei altre mille volte e questa è l’ultima cosa a cui penso di quello che mi è capitato a Roma.

Sei pentito di qualcosa? Rimanderesti quei messaggi a Pallotta?
Io sono un po’ deluso del fatto di non avere avuto un contatto diretto con Pallotta e questo non è dipeso solo dalla mia lingua, perché riesco a capire e farmi capire in inglese. Ero subordinato e non avere un contatto diretto è tutto più difficile. Oggi chiamerei il presidente anche a costo di dirgli che ho necessità di parlargli urgentemente, ma ciò che pensavo gliel’ho detto telefonicamente. Il messaggio non cambia. Io poi ho chiarito con Pallotta. Successivamente il presidente ha capito che qualcosa di Petrachi non gliela avevano raccontata giusta. C’è stato uno scambio di messaggi molto cordiale col presidente. Ora vado avanti per la mia strada perché non c’è stata conciliazione e i miei avvocati si faranno valere in aula giudiziaria. Se ci fosse stato ancora Pallotta avremmo avuto modo di confrontarci fisicamente. Il mio messaggio era per dire “Presidente, se lei mi discrimina dal punto di vista mediatico e non mi dà la forza di proteggere la società, mi sta ammazzando, mi deve proteggere”. Questo non è accaduto e potevo fare la fine di altre persone a Roma. Se hai una società alle spalle che ti sostiene puoi andare lontano.

Non avevi un rapporto diretto con Pallotta. Tu passavi da Baldini che riferiva al presidente?
No assolutamente. Il mio referente era l’amministratore delegato Guido Fienga, che è stato sempre il mio punto di riferimento. Io trasferivo tutto a lui e di conseguenza riferiva al presidente e viceversa. Fino a gennaio era andato tutto bene, da lì in poi ha cominciato a scricchiolare qualcosa. Purtroppo Pallotta non è mai venuto in Italia e questo ha inciso perché la presenza del presidente è determinante. Ho cercato di fare degli aggiustamenti, di togliere qualche personaggio dalla struttura e qualcosa ha iniziato a incrinarsi. Ieri Fonseca si è lamentato in conferenza stampa perché qualcuno ha raccontato delle bugie, ecco io sono sempre sceso in prima linea e quindi sono anche risultato antipatico perché dicevo cose scomode. Però in realtà esistono e continuano anche se Petrachi non c’è.

Esiste l’ambiente romano?
C’è un ambiente e tantissime persone che gravitano intorno. La Roma non è una società snella con tante mezze figure che non si sa neppure perché ci sono.

Perché a Roma è così difficile?
A volte diventa quasi un mistero. Parlano in tanti che non hanno neanche una qualifica tecnica per parlare di calcio. Io credo che Capello abbia vinto perché c’è stato un rapporto fortissimo con Sensi, il presidente si fidava completamente di Capello. Sono state tolte tutte le mezze figure davanti e hanno vinto il campionato.

Hai fatto di tutto per rientrare del contenzioso? Ritieni il passaggio Pallotta fallimentare per quello che poteva essere e non è stato?
Ho chiesto di essere reintegrato davanti al giudice. Ho detto che sarei rientrato volentieri, perché di fatto non avevo problemi con la nuova proprietà. Siccome ero stato fermo cinque mesi mi è stato chiesto cosa avrei fatto con le mensilità in cui non ho lavorato e ho detto che ci avrei rinunciato pur di riprendere il mio posto. Avrei optato per un semplice confronto col presidente che non c’è mai stato. Non ho polemiche da fare con la famiglia Friedkin, è una loro scelta e non posso non condividerla. Pallotta? Credo si sia fidato delle persone sbagliate, ha sbagliato gli interpreti. Lui ha speso dei soldi e la Roma ha un deficit clamoroso quindi evidentemente qualcosa non ha funzionato. Ad un certo punto avrebbe dovuto mettere più forza e più mano per essere più competitivo. Invece ha delegato e a distanza molte cose le perdi per strada. Credo che lui ci abbia messo tutti i presupposti per fare bene a Roma.

Quanto senti tua questa Roma?
Non posso non emozionarmi quando guardo la Roma. A volte capita che giochino 8-9 undicesimi che ho portato io, insieme a Fonseca. Quindi è evidente che ci sia sofferenza, ma dal momento in cui non c’è stata riconciliazione e si è detto che Petrachi non può più rientrare, io devo guardare avanti. Non voglio più parlare della Roma e non è corretto che lo faccia, diventa anche stancante. E’ stato qualcosa di importante e rimarrà sempre dentro di me.

Voto a Fonseca?
Voto 7,5 che potrebbe arrivare a 9 se modificasse qualcosa. A volte deve essere più caratteriale, viene frainteso ma ha molta personalità. Ma sono convinto che sia qualcosa che acquisirà.

Miglior colpo alla Roma?
Ibanez e Villar sono due giovani di grandissime prospettive. La Roma ci può puntare per i prossimi dieci anni.

Un rimpianto di mercato?
Tutti i giocatori che avevamo puntato siamo riusciti a prenderli.

Su Zaniolo.
La Juventus è sempre stata innamorata di Zaniolo, è un talento puro. Il ragazzo, con la mia gestione, si è sempre comportato bene ed è cresciuto, è maturato tantissimo. Ha una sensibilità spiccata, è un ragazzo molto più grande dell’età che ha e ha superato anche delle difficoltà personali importanti.

Sul caso Longo e la sconfitta a tavolino col Verona.
C’è un concorso di colpe. La lista la compila una persona con altre 3-4 a controllare. Longo, visto che era già in uscita, è stato superficiale però le colpe non sono solo le sue. Il team manager fa le liste.

Conosce Tiago Pinto?
Domanda di riserva. Il direttore sportivo al Benfica era Rui Costa, io parlavo con lui. Se mi parlate di un direttore sportivo che non ha neanche il tesserino io non posso dire che lo conosco. Sarà anche il più bravo direttore sportivo del mondo ma nel Benfica era Rui Costa ad occuparsi dell’area tecnica. Poi magari la Roma gli farà fare più ruoli, dicono sia un ragazzo polivalente, ma come ds non lo riconosco.

Fonte: Sportitalia

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37 Commenti

  1. È un comizio, non un’intervista…mancava solo il Piscitiello di Sportitalia, mo hai completato…cmq pure il nostro DG non ti conosce, tranquillo….

  2. Per carità grande persona e ottimo DS, ma in qualsiasi intervista che ho letto, non ho visto la minima autocritica. E’ tutto un fraintendimento ed un incolpare altri o genericamente persone con un non definito ruolo.
    Tralascio le dichiarazioni su Tiago Pinto. Magari era proprio Tiago Pinto che demandava a Rui Costa i rapporti con i DS.

  3. Madonna questo, ma non perde mai occasione per star zitto? Imparasse l’inglese e si cercasse un lavoro…I Friedkin non ti vogliono!!!

  4. Resramo
    Mauriziio Costanzo Show
    Pomeriggio 5
    Live non e’la D’Urso
    A sua Immagine
    Porta a Porta
    Forum
    Uno mattina
    Le iene.
    Dai ce la farai…
    ( pero’anche lui attacca L’ ambiente. Con un bel : parlano in tanti che non hanno neanche una qualifica tecnica per parlare di calcio. ..)

    • Attento a nominare il nome di Totti invano, altrimenti arriva il giullare di turno e la sua gratutà di insulti. Non ricordo chi sia, ma da costui mi è stato dato del laziale e dello stupido per aver fatto un paragone Totti-Conti molto calzante. Ma appena letto il nome Totti, senza fare il benchè minimo sforzo concettuale (probabilmente non ne ha le capacità) ha lanciato i suoi strali. Vabbè, le nostre parole e le nostre azioni definiscono quello che siamo

  5. Chi glielo dice che Pinto non è il direttore sportivo?
    P.S. Petrà, fai una cosa, i soldi chiedili a Pallotta, così ve la risolvete tra voi senza scartavetrare i cosiddetti a tutti noi

  6. Almeno un ringraziamento lo merita
    grazie Petracchi
    Senza soldi con un presidente che non capiva niente di calcio e si fidava di gente di cui non fidarsi ha comperato giocatori molto importanti per il futuro
    E’ stato il miglior DS della gestione americana . Pragmatico
    Un poco rude , senza fronzoli ma l’unico a tenere la barra dritta in una societa’ ( dell’ultimo Pallotta ) allo sbando

  7. Trovo veramente divertente che parli sempre di se stesso esclusivamente in terza persona 😂 😂 😂 😂
    È chiaramente un malato mentale poverino, è pure vero che non ha sbagliato un solo acquisto

  8. Povero Petrachi, per farsi dare la buonuscita dalla Roma ha attuato la manovra del rompi co…oni.
    Mi piaceva e volevo il reintegro, ma ormai da qualche mese a sta parte mi sta veramente dando fastidio.
    E falla finita…

  9. Che alcune sue intuizioni (Villar su tutte visto che Ibanez era giocatore noto) siano state felici è indubbio. E mi aspetto anche che Cetin possa dimostrare il suo valore a Verona.
    Ma proprio per questo, autoincensarsi è inopportuno dal momento che gli addetti ai lavori sanno bene che Petrachi è un buon talent scout.
    Piuttosto questa loquacità, questa fenomenite, il culto della sua persona, il fatto che sia poco discreto e che sia stato inopportuno in molti frangenti da DS della Roma rischiano di costargli caro relativamente alla sua carriera.

    • Ibanez era stato puntato da tanti club prima che se lo prendesse l’Atalanta, tra i quali c’era proprio la Roma. Tra gli “addetti ai lavori” non era uno sconosciuto insomma, che poi a Bergamo non abbia avuto fortuna è un altro discorso (ma qui a mio parere ci capisce poco Gasperini di centrali di difesa, dato che negli anni ha lasciato andare Mancini e lo stesso Ibanez continuando a tenersi quello scandalo di Palomino)

    • Julian B, credo che Vegemite intendesse che Ibanez, era conosciuto dagli scout, e da chi mastica calcio sudamericano. Fortunatamente, gli addetti ai lavori mica seguono soltanto la Serie A.

    • julian B, evidentemente non hai visto i 20 minuti che ha giocato, lo stesso Caressa che commentava la partita disse che era un fenomeno. se non sbaglio era atalanta-shacktar la partita

    • @Matteo Mettici pure Bastoni, lasciato andare senza fare un minuto.
      Ripeto sempre, Gasperini vuole 3 centrali che picchino e basta e li alterna per questo, non a caso l’Atalanta segna tato ma prende anche TANTI gol. Lo scorso anno come la Roma.
      Non a caso nel momento che si inceppa un poco l’attacco, le partite le perde o le pareggia.
      Penso sempre che ci si a da imparare da Gasperini MA anche che lui non sia flessibile come allenatore, è un po’ un irriducible alla Zeman, si gioca SOLO così come vuole lui. Per questo è da “squadra rivelazione” che può permettersi passi falsi tipo la sconfitta in casa con la SPAL.

    • Ibanez era un titolare dell’Under 23 del Brasile, una selezione che ha un seguito mediatico importante non troppo inferiore a quella maggiore ed è da sempre serbatoio di talenti.
      Per questo Ibanez non può essere paragonato a Marquinos preso dal fumante quando non era considerato nemmeno nel suo club.
      Il fatto che la Dea non lo facesse giocare è irrilevante.
      D’altronde se fosse stato uno sconosciuto non l’avremo pagato quasi 10 ml.
      E se lo conoscevo pure io …….

  10. Grande perdita per la Roma. Con due soldi ha fatto una bella squadra e mostra sempre una grande voglia di Roma. E c’è gente qua chelo critica… Vi meritate Monchi…

    • Zerocomico ….è si tu non la porteresti in tribunale se ti devono dei soldi glieli regali ..ma si che voi che so un paio di milioni bruscolini , io che so poeveraccio ci avrei portato pure Sensi se dovevo prende dei soldi questo non centra nulla su l affetto o la simpatia per una squadra

    • Petrachi sta chiedendo i danni, nulla di dovuto. Se è vero che lo screzio è stato con Pallotta, li chieda a lui, invece, come confermato da lui stesso, la questione l’ha utilizzata per tentare un maldestro “ricatto” nei confronti dei Friedkin che con lui e con il suo licenziamento, almeno formalmente, non hanno assolutamente nulla a che fare. Poi uno può anche pensare che abbia ragione, ma per carità non lo si faccia passare come un grande Romanista. Ranieri che corre in aiuto della sua squadra senza mezza garanzia sul futuro è un grande Romanista, non Petrachi che tenta di aizzare i tifosi per il suo tornaconto personale

    • Detto questo, io e te ovviamente non siamo nella situazione economica di Petrachi, quindi non possiamo pensare che lui guardi a una cifra simile nello stesso modo in cui lo facciamo noi

  11. Mi dispiace tanto, ma ormai Petrachi è il passato, ha costruito e disfatto, da solo, il suo castello, i suoi modi di fare molto spicci, ma onesti e sinceri hanno dato fastidio alla “cupola” (Baldissoni e Baldini) lui, poverino non si è reso ancora conto da chi è stato silurato, i B&B come al solito, misero “na bona parola…” per lui a Pallotta e tutto ciò è finito così. Consiglierei a Petrachi, per il suo lavoro e per il futuro di perfezionarsi in una lingua, oltre l’ italiano. ❤️🧡💛

  12. Per fortuna che si è stancato di parlare della Roma.
    Però secondo me lui non ha capito, che ogni società ha un suo stile e un suo DNA.
    Forse in società burine, tipo Lazio o Torino, serve il Ds con la frusta che entra nello spogliatoio, azzittisce l’allenatore e magari attacca al muro pure qualche giocatore, quando invece sei un Ds di Juve, Roma, Milan o Inter,società di un range molto più elevato rispetto, alle squadre burinozze, il Ds con la frusta non va e non lo vogliono.
    In squadre di élite ci sono i campioni ed i calciatori campioni,non vanno stimolati con i pugni sul armadietto dello spogliatoio, ma con il ragionamento.
    Le manieri forti funzionano, quando sei un Ds o un un’allenatore di maniscalchi di squadre di provincia calcistica tipo Lazio Torino o Lecce, se sei un un’allenatore o un Ds di squadre di rango,devi avere un un’atteggiamento di rango.
    Petrachi invece voleva fare il Ds della Roma, usando gli stessi metodi che usava a Torino

    • Luca, la vedo in parte come te, però non mi scandalizzo se un DS si arrabbia con i giocatori che si travestono da eunuchi.
      Solo, ci sono spazi e tempi da rispettare. Nello spogliatoio per me Fonseca dev’essere signore e padrone. Al massimo il DS può spalleggiarlo, però mai sostituirsi all’allenatore nello strigliare le mammolette.
      Voglio dire che un DS può convocare i giocatori il giorno dopo e rincarare la dose. Ma deve rispettare la priorità del tecnico.
      Che poi dubito sia stata questa la classica goccia che ha fatto infuriare Jimbo. Se lui e Petrachi si son presi a schiaffi metaforici, dal punto di vista del dipendente che devi aspettarti? Rose e fiori?
      Capisco che si vede che c’era parecchia elettricità nell’aria, però in quella telefonata s’è comportato veramente in maniera poco furba.
      Tutto questo riconoscendo, per quel che vale farlo da parte mia, il buon lavoro che comunque ha svolto.
      Resta da dire che, trovandosi provvisoriamente disoccupato, ha parecchio tempo per parlare, e lo fa sempre sulla AS Roma. In tutta franchezza farei a meno di queste dichiarazioni a giorni alterni (anche perché sono tutte più o meno uguali).
      Comunque, meglio lui di altri “opinionisti” (quelli di Sky in primis)…

    • Ma secondo me la telefonata è solo stato un pretesto, ma I rapporti erano già rotti.
      Evidentemente a Fonseca non è andato giù che lui a Sassuolo, si è sostituito all’allenatore alla fine del primo tempo, a me Fonseca mi sembra un tipo solo apparentemente buono e caro, ma se sbagli con lui mi sa che ti cancella.
      Per me un direttore sportivo deve fare solo il direttore sportivo, ossia compra vendita di giocatori, scoperta di nuovi talenti, la gestione della squadra, deve essere affidata al tecnico e al suo staff, che a volte è composto anche da più di 10 persone.
      Se i ruoli si sovrappongono, poi finisce come Battisti Mogol, dove Mogol pensava di essere più importante di Battisti

  13. Matteo non mi toccare a vcgggvxxcxcvbbpplm anlhe glielo mise nel cul**** .(ai formellesi)
    Ahhhhh Palominoooooo

  14. Giorni in cui petrachi non ha parlato: 0.
    Di nuovo.
    Qualcuno lo prenda.
    Basta petrachi. Sei diventato il tdv de sto primo quarto.

  15. .”…Se ci fosse stato avremmo avuto il modo di confrontarci fisicamente” ahahahah AHAHAHAH nun c’ho fatta più, perché scrivete ste cose?

  16. sto Petrachi parla troppo
    ha fato il direttore sportivo solo al torino

    stessa tempra di Antonio Conte inturso salentino

    ma chi siete? ogni tanto un pò di umiltà su bello mio

  17. Che avevi visto bene su alcuni calciatori ti è sempre stato dato atto, ma se continui così scivoli sul patetico e poi non te se fila più nessuno

  18. Ascolta, ti ci hanno mai mandato a quel… puntuale come la morte o le tasse. Petra’… hai rotto! Per piacere, qualcuno lo porti a passeggiare, a distrarsi un poco…😉

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