AS ROMA NEWS – Per Tiago Pinto c’è uno scoglio davvero grande da superare in questa fase del mercato, e non riguarda solo la necessità di piazzare tutti quegli esuberi pesanti che ha in rosa, da Nzonzi a Pastore.
A complicare il quadro, racconta l’edizione odierna de Il Tempo (E. Zotti), ci sono anche le situazioni dei prodotti del vivaio che non rientrano nei piani del club: oltre a Vicario, Ndiaye, Morichelli e Tripi vanno sistemati anche Bouah, Riccardi, Cardinali, Sdaigui, Valeau, Milanese e Providence.
Il problema principale riguarda la «valorizzazione» dei giovani ceduti in prestito in Lega Pro: solitamente chi manda un ragazzo a fare esperienza provvede al pagamento del 130% dello stipendio lordo, per coprire le spese e riconoscere un piccolo premio al club che ingaggia il giocatore.
La politica giallorossa però non prevede più questo tipo di esborso, così come non contempla buonuscite per gli esuberi della prima squadra: una novità che rende più difficile ogni trattativa.
Fonte: Il Tempo
cosa aspettiamo a fare la squadra B
ce la ripaghiamo coi prezzi che corrono con la crescita di almeno due o tre giocatori ?
Sono anni che lo dico. La Ladsie se l’è già fatta con la Salernitana, a parte questo è un ottimo sistema per favorire il salto dei diciottenni, che in genere in Italia è difficilissimo
Ma con tutti questi giocatori che abbiano, perché non si fa l’under 23.
Tanto li devi pagare ugualmente e li paghi per allenarsi a trigoria, da separati in sede.
Con l’under 23 li paghi, ma lo faresti giocare, a quel punto sarebbe anche più facile poterli rivedere, esiste anche un mercato di serie B o C.
La Juve ce l’ha da tre anni la squadra B.
L’unico decente che è uscito è Frabotta.
Chiusa parentesi.
D’accordo con te Pierluigi. Lo dico da anni. Qualcuno però fa notare che organizzare una squadra under23 come quella juventina (l’unica società ad aver sfruttato ad oggi questa possibilità) é un impegno economico molto importante, nell’ordine di decine di milioni.
Non so, in fondo è sufficiente valorizzare uno, due ragazzi ogni anno… la Juventus al momento, secondo alcuni siti, é in attivo di un paio di milioni, se vai a controllare…
non solo Frabotta é un valore, anche Dragusin e Fagioli ad esempio cominciano a valere qualcosa e ad essere merce di scambio convincente..
Altra strada sarebbe, senza investire per ora tanti soldi, stabilire forti relazioni con una società satellite. Il Cagliari all’Olbia fa più di mezza squadra ogni anno da anni, e quelli vanno tutti in campo in C ogni domenica.
E che dire ? Bravi a coloro che fanno firmare contratti professionistici a mammocci di 18 anni, sto covid solo na cosa ha fatto di buono,ha insegnato a sta gente il valore dei soldi, ma forse ancora non tanto,perché cari signori qua se non si cambia il sistema calcio in tutto e per tutto,sarà sempre peggio. Se potevo tenere io na squadra facevo firmare contratti solo con clausola di rescissione da parte della società, e non viceversa,oppure di anno in anno e sempre e solo a decisione della squadra ,invece oggi schiavi di 4 procuratori imbecilli che fanno credere ad un ragazzo minorenne chissà cosa. Basta e ora di finirla chi e forte bene senno a zappare la terra
Faccio notare che Ndiaye e Morichelli sono aggregati alla Primavera essendo ancora in età.
Milanese credo che non avrà problemi a trovare un club, verrà ceduto solo perchè il suo procuratore ha sparato alto per il rinnovo.
I veri pesi morti sono tutti quegli stranieri presi da De Sanctis nell’ultimo biennio che saranno difficili da piazzare.
Il tempo ci potrebbe anche spiegare qual’è l’attuale politica riguardo la gestione dei giovani….
x sta gentaglia una catastrofe continua day by day….e sono sempre gli stessi
I veri pesi morti non sono i ragazzi della primavera ma i tanti conclamati bidoni che prendono stipendi da nababbi. L’unico modo per costringere questa gente a cambiare aria e’ il metodo massacrante “Zeman”: gradoni, allunghi, sedute lunghe sotto al sole. Per Pedro, Zonzi, Santon, Fazio, Olsen, Pastore e compagnia ogni giornata deve essere un incubo. Bisogna metterli nella condizione, sotto l’occhio delle telecamere, di rifiutarsi di allenarsi per poi poter agire a livello legale. E’ L’UNICO MODO PER LIBERARSI DA QUESTE ZAVORRE MORTE.
È abbastanza chiaro che se prendi Bianda e coric non stai costruendo un vivaio,
Ma stai facendo altro ……
Poi che la società abbia scelto questa strada attualmente è Sintomo di serietà.
Ormai Pinto è ritenuto responsabile per ogni cosa che non funziona nella Roma.Come vuole la nostra tradizione abbiamo trovato il capro espiatorio per tutto.Se penso che sarebbe bastato mettergli accanto gente del calibro di Rino Foschi o Perinetti o anche un giovane virgulto come Faggiano, il talentuossisimo Mirabelli, l’usato sicuro Marcello Carli e come non scordare il pane pane vino al vino Gialuca Petrachi.Questi tutor di Pinto ci avrebbero portato in una dimensione calcistica che adesso possiamo solo sognare che peccato!!!
Invece lasciato libero di esprimere tutta la sua capacità e creatività, ci ritroviamo con Reynolds e Shomurodov, Rui Patricio (marchetta a Mendes) e Viňa, l’unico potenzialmente buono.
Una dimensione galattica.
Purtroppo non credo vi sia una chiara visione del problema
Di queste cose si dovrebbe parlare tra noi tifosi
Cose che implicano il valore patrimoniale della societa’ che va oltre chi in questo momento sia il proprietario della squadra
Quest’articolo propone una questione molto seria : la gestione del settore giovanile nella fase di transizione
I tempi di maturazione sono diversi ma raramente un giocatore a 20 anni e’ pronto a fare il salto da Primavera a serie A
A maggior ragione se la prima squadra ambisce ai vertici
Si rischia di gettare nel gabinetto talenti in formazione
Occorre una squadra B dove valorizzare i giovani e collocare gli esuberi per metterli in vetrina
La squadra B non e’ detto che debba essere in Italia puo’ starsene in Cina o negli USA tramite accordi con federazioni
Hanno portato a cinque i cambi in prima squadra col covid, ma penso che la misura diventera’ definitiva ed aumenteranno il numero di partite per introitare maggiori diritti televisivi
Si va verso rose di trenta giocatori
Cio nonostante ogni anno entrano sul mercato centinaia di nuovi giocatori e la vita atletica del giocatore si allunga quasi ai quarantanni
Quindi il problema esuberi sara’ sempre piu’ importante nella gestione
Nzonzi ed Olsen buoni giocatori che vegetano ora tra gli esuberi della Roma debbono far riflettere
E’ tutta una politica gestionale che sta cambiando
I contratti dovranno cambiare ed essere molto elastici e sicuramente legati al numero di partite giocate
Credo che sia il momento di scelte gestionali e di manager della gestione all’interno delle societa’ . Gli ex giocatori non hanno istruzione sufficiente per far fronte ai tempi nuovi
per gestire contratti adeguati alla sostenibilita’ economica
Se dai in prestito secco per 1 solo anno un giovane stai pur sicuro che non lo faranno giocare.Riccardi era considerato promettentissimo non solo dentro Trigoria,ma anche fuori viste le attenzioni delle altre squadre e la menzione del CT Mancini.Cosa non è andato? Fisico?Testa?Certo che se vuoi tentare di recuperarlo e lo dai con la formula sbagliata alla squadra sbagliata con un tecnico che non lo voleva(Oddo)ma evidentemente era più importante far vedere di saperci fare sfruttando le proprie conoscenze a Pescara per chi fa scuola guida con la Roma!
Ci sono momenti che escono campioni, momenti che escono buoni giocatori, e anni di buco. Le squadre primavera sfornano centinaia di giocatori ogni anno e molti continuano a giocare nelle categorie inferiori, qualcuno, pochissimi restano in rosa della prima squadra. Al primo goal diventa fenomeni, al primo errore vengono crocefissi, e così nessuno se li rischia. il tifoso vuole il nome, e non importa in che stato sia, m ha il nome… forse uno dei rimedi sarebbe di togliere
il nome dalle maglie, così resterebbe solo il numero e la prestazione. Ma è improponibile, solo il business delle maglie, l’appeal del nome in formazione rendono questa idea folle. Non credo che ci sia soluzione.
A preside ma chi se li accolla nzonzi e c. Se non partecipi a parte dell’ingaggio….li paghi e fanno la bella vita. Sono dipendenti strapagati mandali ad asfaltare le strade vicino a Trigoria……..almeno in vita loro qualcosa di utile per Roma l’avranno fatto
Io mi chiedo dove stava andando la Roma con Pallotta… alla rovina di sicuro! Fa impressione vedere cosa ha portato lo stato di abbandono ed anarchia in questo club dove ognuno si alzava la mattina e faceva quel caxco che gli pareva tanto avevamo un Presidente fantasma che non capiva una cexxa di calcio!
Decine e decine di milioni buttati nel cexxo per i pruriti di chi giocava a fare il manager e di chi non era in grado di gestire una squadra. La Roma ad oggi è come se fosse commissariata con i Friedkin e fino a quando non si smaltiranmo le tonnellate di mexxa trovate in ogni dove a Trigoria è inutile parlare di squadra B o altro.
Non c’è stata una cosa fatta con criterio in quel periodo compresi gli accordi con i procuratori e rappresentati vari. Adesso i Friedkin hanno chiuso tutto e poiché questo ambiente ormai gira tutto sui soldi in molti stanno storcere la bocca.
Se è vero che potenzialmente un calciatore ha circa 15 anni di resa e altrettanto vero che i soldi che può guadagnare, una persona normale non li vede neanche in 10 vite.
Il calcio da sport è diventato puro business è la Superlega voluta dalla Juve ne è la chiara testimonianza.
Oggi più che mai un club di calcio si gestisce come una azienda altrimenti i conti non tornano però di pari passo si deve evolvere anche il resto, nessuno ha messo bel contratto di Pastore che se non giocava per 4 mesi il contratto veniva rescisso viste le sue condizioni, non avrebbe accettato e sti caxxi, segno che c’era già qualcosa di marcio. Se i procuratori sono delle merxe lo sono anche le squadre non vi preoccupate. La Roma di Pallotta è stata per molti la nuova Eldorado ora si spera che non sia più così.