Roma, preoccupa l’umore di Dzeko. Dubbi dei giocatori sui ritmi blandi in allenamento

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AS ROMA NEWS – Aria di certo non molto serena a Trigoria, con la squadra chiamata a dare segnali di reazione contro lo Spezia nel re-match contro i liguri, che stavolta giocheranno con la formazione titolare, dopo la sconfitta rimediata in Coppa Italia.

Intanto però comincia a materializzarsi qualche scricchiolio nel rapporto tra allenatore e giocatori: se i più giovani sono soddisfatti del lavoro svolto dal tecnico, qualcun altro lamenta ritmi troppo blandi in allenamento. A Fonseca, racconta oggi la Gazzetta dello Sport (M. Cecchini), viene rimproverata una mancanza di leadership, il che però non significa che i giocatori gli siano contro.

A preoccupare, scrive la Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) è soprattutto l’umore di Edin Dzeko: già da un po’ non sembra quello dei giorni migliori e questo in campo sembra riflettersi in alcune opache prestazioni. La Roma, però, ha bisogno del suo capitano. Già da sabato.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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39 Commenti

    • Infatti… Quale Capitano! Non vedo l’ora che finisca sto benedetto contratto per dare spazio ad un giocatore che non sia lunatico, che segni, e che trascini la Squadra! Anche quando non gli va bene a lui… Dzeko… Ringrazia ancora Totti, Pjanic, il Ninja e soprattutto Salah se per un anno hai fatto il Re! E puntualizzo… Un vero Bomber avrebbe fatto il doppio dei tuoi gol quell’anno…

  1. Ma giustamente aveva capito anche lui, aspettandosi di entrare, prima, non per i supplementari, magari in coppia con Borja Mayoral, ma ormai è un altra storia.

  2. La sensazione che la Roma non si prepari al massimo delle possibilità ce l’ho da Spalletti per arrivare fino a Spalletti bis. Per ricominciare da Di Francesco fino a Fonseca.
    Ovviamente i tanti preparatori atletici qui presenti in abbondanza, ogni qualvolta vedono una squadra correre ed essere più reattiva di noi, preferiscono attribuire la causa a non meglio identificate pozioni magiche di Panoramix (a proposito, cosa mi dite sugli ultimi passi falsi dell’Atalanta? Finite le vitamine?).
    La realtà dice che sono tante, troppe, le squadre che ci hanno surclassato dal punto atletico ed agonistico. Segno che la cultura del lavoro è stata troppo spesso assente ingiustificata nell’ultimo decennio a Trigoria. Per colpa di chi non mi interessa adesso saperlo.
    Ma so che urge un’inversione di tendenza.

    • Non è colpa dei preparatori.
      E’ colpa di allenatori che tentano di gestire le rose in relazione alle tante partite e/o del fatto che arrivano e si trovano giocatori superpagati che non intendono cambiare il modo di allenarsi.

      Nel calcio moderno corrono più le piccole squadre perché avendo poca qualità è l’unico modo che hanno, singoli e allenatori, per emergere.
      Poi ci sono le grandissime squadre, con moltissima tecnica.
      In mezzo squadre con alcuni giocatori di buona tecnica e altri scarsi, che però si allenano come le grandi squadre e non come le piccole.
      Quando una squadra con grandi tecnicità si allena come una piccola diventa quella che vince tutto.

      La ROma si vede da anni come una grande, fa tornei e amichevoli, corre sempre su tre fronti, ma ha sempre meno una rosa competitiva di alta qualità e per contro non si allena con l’intensità delle piccole, perché hanno paura di infortuni e crolli fisici.

      Da questo circolo vizioso non si esce.

    • La Roma atleticamente non sta messa male.
      Martedì sera, ridotta in 9, ha comunque continuato a correre fino al 120°. Quello che manca, purtroppo, è la qualità dei calciatori. Se Mayoral sbaglia 3 gol facili, se Ibanez (che pure non è male) s’addormenta al derby, se Pau Lopez è una parodia di portiere, ci puoi fare poco.
      le squadre che ci hanno surclassato dal punto atletico ed agonistico sono solo 3: Napoli, Atalanta e podistica. Ma non perché sono più preparate, semplicemente perché la Roma non si è presentata in campo.

    • Toro, il tuo commento è uno dei pochissimi che condivido in questi giorni. sei molto vicino al mio pensiero, molto dimenticano che fino a qualche giorno fa c’era addirittura chi volesse prolungare il contratto a Fonseca riconoscendogli la paternita del bel gioco espresso dalla Roma. Certo. se Mayoral avesse segnato in una delle tre occasioni avute solo davanti al portiere, forse oggi, nonostante le cazzate del giovane Kumbulla, non saremmo qui ad ascoltare gli imbecilli che vedrebbero Mazzarri sulla panchina della Roma. L’anno scorso il buon Pioli, è stato letteralmente salvato dal blocco per il covid19, era stato messo alla porta in malomodo, ma quando si riprese a giocare per incanto le cose cambiarono, come nella Roma non perse una partita. In estate al contrario della Roma ha preso quei due tre giocatori per continuare quel ciclo di vittorie ed oggi è primo in classifica. La Roma oggi è ancora una squadra incompleta con giocatori molto giovani che debbono maturare, vedi Ibanez, Kumbulla, Villar, il percorso da seguire è quello giusto e non si può e non si deve buttare via tutto e ricominciare da capo ai primi ostacoli. Con chi poi, Sarri? è stato cacciato da tutti i club in cui ha allenato, Allegri? come Conte se non gli garantisci giocatori da 50 ml in su non viene, Fonseca ha fatto vedere cose buone, non possiamo provare a dargli quei giocatori che ritieni opportuni al suo gioco? Ma è cosi impensabile questo? é esattamente 1 anno 1/2 che è con noi, se si vuol essere cattivi considerando il 2020 un anno normale. La mia personalissima opinione, se vogliamo raggiungere quei traguardi ambiti dai tifosi VERI dobbiamo dare possibilità di continuità nel lavoro delle persone senza martoriarle con continue critiche fuori luogo. Fonseca si sente in discussione dal primo giorno che ha messo piede a trigoria e questo la dice lunga.
      Sempre e comunque FORZA ROMA

  3. Finalmente è venuto fuori che la roma non si allena….un mio vecchio allenatore diceva….”a me potete darla a bere , ma sul campo non prendete in giro nessuno”…..questa è la verità sulla roma….tutti corrono e arrivano prima dei nostri giocatori…ci sarà un motivo……quale?non si allenanooooo

    • Non è che non si allenano. Si allenano normalmente. Ma non allenano l’intensità di gioco.

      Per giocare con intensità certo, se vuoi farlo per 90 minuti devi essere al top della condizione atletica, ma per farlo 20 minuti, no. Può farlo qualunque squadra normalmente allenata.

      Perché giocare con intensità significa correre *insieme* in modo ragionato, come squadra, con ruoli ben precisi. L’aggressione al portatore di palla avversario non va fatta in modo estemporaneo, ma in 3. E ovviamente il resto della squadra deve disporsi per non creare buchi.
      Attaccare con intensità, significa, a esempio, che il tentativo di tale giocatore di saltare l’uomo è supportato da dietro da altri 2 compagni, che se c’è un rimpallo, una spizzata, la palla è recuperata da loro.

      Giocatori vicini, in grado di giocare di prima, velocemente. La copertura del campo è fatta in modo concentrato. A che serve essere larghi se poi non hai i piedi per pescare l’uomo dall’altra parte del campo?

      Ci sono molti altri schemi tattici da applicare per giocare in pressing e per uscire dal pressing, se non li alleni, nel senso che devi giocarci durante la settimana, non sai farlo. Non sai cambiare ritmo quando serve, o lo fai in modo caotico, individuale, disorganizzato, attaccando in massa e scoprendoti, e non serve a niente.
      E non sai difenderti con ordine quando ti pressano.

      E sono i difetti della ROma.

  4. Ritmi troppo blandi in allenamento, si capisce benissimo perché gli altri vadano a velocità doppia. Non averlo mandato via dopo la Coppa Italia pregiudicherà tutto il resto della stagione. Non so come maledire chi ha preso questo incapace.

    • Esclusa la parentesi Spalletti, sono dieci anni che gli altri viaggiano ad un altro passo. Non è certo una peculiarità del solo Fonseca. Ma per tanti fenomeni qui presenti, noi siamo puliti e gli altri si bombano. Inutile ripetrgli che l’Atalanta ha sempre i suoi cali fisiologici, proprio come sta succedendo puntualmente anche adesso. Che tanti in Italia e tutti in Europa corrono più di noi.
      Non sono mai sfiorati dal dubbio che forse siamo noi quelli che lavorano poco…

    • Sono ridicoli, sempre a cercare scuse per sconfitte che sono dovute alla mancanza di preparazione fisica, cui si aggiungono le lacune tattiche (Di Francesco e Fonseca). Spero che in società capiscano che gli altri preparano le basi per vincere nel corso della settimana, altrimenti continueremo a prendere schiaffi da tutti.

  5. Mo avete capito che non s’allenano so 5 anni che lo dico….e come arriva uno che li striglia lo fanno fori ma com’e che non se ne vo anna’nessuno dove la trovano un altra vigna dei cojoni mejo de Trigoria…Cordova diceva mi allenavo poco tanto pe arriva’ settimi e ottavi bastava

    • è da quando hanno chiuso trigoria che non si allenano, se i tifosi potevano entrare li pigliavano per il cu#o dalla mattina alla sera dagli spalti….fanno le fighette in palestra sul tapis roulant, 2/3 corsette sul campo facendo cambi di direzione o saltellando 5cm di ostacoli eppoi anti massaggi sul lettino simulando dolori muscolari (se hanno fatto tardi la sera)…

    • Bati sull’altro articolo ti hanno spolliciato in tanti, ma su Spalletti la penso come te.
      Molti si ricordano e considerano quello che gli pare, però io non mi sono dimenticato di come giocavamo nel fine Garcia, con una difesa spaurita, con una squadra che sapeva solo passarla all’indietro, con un attaccante svogliato che se mangiava 78 gol a partita. Sicuramente quella rosa era migliore dell’attuale, ma sono convinto che oggi come allora, dovendo subentrare in corsa, Spalletti riuscirebbe a trovare una quadra, soprattutto in difesa, così come non si farebbe incartare puntualmente nell’affrontare squadre di livello più alto.

    • Amico mio… la gente scorda, o peggio, mistifica il ricordo. Vogliamo parlare di Nainggolan 3quartista? Di come tornò e ricominciò a insegnare le diagonali facendo correre all’indietro la squadra?

      Io sarò eccessivamente malato de spalletti, ma come hai detto te di là i fatti son fatti.

  6. “ritmi troppo blandi in allenamento”

    Lo dico da tempo. E mi beccavo i pollicioni giù perché lo dicevo quando si vinceva.

    Si vedeva, anche contro squadre di scarsa qualità tecnica, ma che mettevano in campo intensità, seppure in quei 20 minuti in cui tentavano di recuperare il risultato, che la Roma non sa mettere in campo intensità e non sa contrastarla.

    Il fatto che a volte si vedesse finire con buona gamba le partite, fa capire che non è una questione di condizione fisica, ma di abitudine mentale.

    L’abitudine mentale all’intensità si acquisisce mettendola in campo negli allenamenti.
    Non sto parlando di allenamenti “duri”, ma di abituarsi a giocare con intensità.

    Se alleni l’intensità, visto che si gioca dividendosi in due squadre, alleni sia la capacità di attaccare e andare a riprendere palla, che quella di difendersi quando vieni pressato da squadre che corrono addosso al portatore di palla.

    Se non lo fai in allenamento, in fase offensiva non sai cambiare ritmo, in fase difensiva vai nel pallone e fai minchiate.

    La ROma gioca come se stesse facendo un allenamento defatigante. Tranquilla, beandosi delle proprie qualità tecniche.

    Gasperini, Iuric, sono bravi allenatori perché si scelgono i giocatori che sono in grado di assecondarli in questo tipo di lavoro durante la settimana.
    Queste squadre anche se i singoli non hanno qualità eccelse, mettono in difficoltà chiunque.
    La differenza poi certo la fa la qualità. Fra Verona e Atalanta la differenza la fa che l’atalanta ha più giocatori di qualità.

    Ma per contro, molti giocatori che brillavano in queste squadre, riportati in collettivi che giocano a ritmi normali, mostrano i limiti.

    Chiedete a Cristante, a Mancini, a Ibanez della differenza fra i metodi di Fonseca e quelli di Gasperini.

    • Per restare a Totti, il capitano aveva un’etica del lavoro che gli ha permesso di restare a grandi livelli per due decenni. Forse è per questo che a molti non garba, era un corpo estraneo nell’era di Pallotta, quando si doveva parlare di brand, social media, magliette daa naikke e mazzate simili, invece che di calcio.

    • E chi li ha voluti i ritmi blandi negli allenamenti o gli orari ridotti per godersi le feste dei figli?
      Proprio a causa loro si lavorava di meno e lo hanno detto Zeman Spalletti e Ranieri

  7. spalletti il.ritorno.mi.intriga proprio personaggio trascinante con i suoi concetti di tecnica e le sue elucubrazioni psicologiche. i giocatori lo seguono… e lasciate stare zucchelli e ste cazzate che sparano i giornalisti di.mezza tacca. allora quando un mese fa ripartivano come schegge si allenavano bene? ora no? .. quante chiacchere bla bla..dipende come tira il vento..la verita e ‘ che fonseca deve trovare soluzioni ed ottimizzare le qualita dei giocatori a disposizione. sta squadra funziona corta alta senza paura aggressiva come il.1 tempo Bergamo.. l’Atalanta attacca in 7..noi in tre.. fonse ‘
    svegliati…

  8. Ma perso per perso,
    non potremmo chiamare Zeman?
    Magari continuiamo a prendere 3-4 gol, ma almeno li fa schiattare in allenamento ‘sti smidollati!

  9. Che la preparazione fisica dellla Roma non sia sempre stata ottimale lo si era capito dagli innummerevoli crolli nei secondi tempi,e dalla scarsa autonomia rispetto a squadre anche palesemente inferiori ma meglio allenate.Io credo che questa lacuna non dipenda solo dall’ allenatore,ma anche in passato per evitare mugugni ci sono stati taciti accordi tra allenatore e giocatori,per non forzare oltremodo specifici allenamenti mal digeriti specie dagli anziani del gruppo, per non creari dissidi e contrasti con lo spogliatoio.Cosa per esempio che succedeva con Zeman, che dopo un po aveva mezza squadra contro,per i suoi non ortodossi sistemi di allenamento, e questo e’ stato dichiarato da alcuni suoi ex giocatori tempo addietro,una volta smessa l’ attivita.Quindi direi che Fonseca in questo e’ stato un complice,ma non l’ unica causa,alla fine poi sono sempre i giocatori gli artefici di simili situazioni.

  10. Io riporto da anni l’esempio della juve, pluricampione, che a Torino si allena alle 8.30 del mattino (avete presente quanti gradi ci sono a Torino a quell’ora?). Poi però ci metto anche la responsabilità del singolo, perchè non è che a Ibra o a CR7 qualcuno gli deve dire di allenarsi, e anzi, quelli si allenano, e tanto, anche oltre gli allenamenti di squadra. Quindi ammesso e non concesso che a Roma ti trattano con i guanti, tu giocatore professionista, seguito sicuramente anche da allenatori privati di tua fiducia, integri gli scadenti allenamenti a Trigoria con altri allenamenti, o qualcuno impedisce di allenarsi singolarmente? anche perchè devi allenare la corsa e la resistenza, quindi puoi farlo anche da solo se ritieni che i 15 allenatori avuti in 10 anni a Roma siano stati tutti troppo teneri (a parte quelli fatti saltare perchè li facevano allenare…). Mi fa molto ben sperare l’aver cacciato su due piedi Gomber e Zubiria, segno che finalmente chi sbaglia paga. Speriamo si veda anche la stessa cosa nel settore dei preparatori e, perchè no, anche con qualche giocatore che è venuto a godersi il sole di Roma. Un po’ di sano pepe al culo aiuta in certi casi…

  11. Pure noi, però…
    Ci siamo sempre lamentati…”Non fa cambi, non fa cambi…”
    Mo ne ha fatti 6 tutti insieme
    Non siamo mai contenti….

  12. Mi sbaglio o nel breve periodo che è stato petrachi ha evidenziato come la scuadra fisicamente sempre sotto tono perché non si allenavano e l’hanno messo in croce

  13. Non so se qualcuno l’ha notato. All’inizio del primo tempo supplementare con lo Spezia, Dzeko fa un allungo con dribbling non riuscito. Torna a fatica nella nostra metà campo, sembra in debito d’ossigeno, si piega con le mani sui fianchi. Io credo sempre che Edin sia un grandissimo giocatore (oltre che un grande uomo, peraltro ama la Roma) e lo vorrei per sempre con noi. Credo ancora che possa dare molto alla squadra, ma forse non è nelle migliori condizioni. Mi sembra che con Mayoral (che è vero che si è mangiato più o meno 4 goal ma le occasioni le crea e sono sicuro che prima o poi la butta dentro) il gioco in attacco sia più fluido. Con il suo movimento Borja libera spazi per Miki e per Pedro. Io in questo momento darei più spazio a Borja, in attesa di rivedere il vero Edin. Comunque, sempre forza Roma, nulla è perduto e ce la giochiamo con chiunque, sono sicuro che alla fine i conti torneranno.

  14. I giocatori della Roma, da molti anni ormai, danno l’impressione di entrare in campo con l’idea subconscia che “perdere e’ accettabile”.
    Tanto cosa succede? Torniamo a casuccia, ci trastulliamo con la nostra vita agiata, per “lavoro” ci divertiamo a giocare a pallone, e domani e’ un altro giorno.
    Ci sono giocatori e squadre intere, invece, per le quali la sconfitta proprio non e’ un’opzione valida, non esiste nel novero delle possibilita’, fino all’ultimo secondo di gioco.
    Possiamo fare infiniti giri di pensiero e navigare fiumi di parole, ma la differenza e’ tutta la’.
    E la cosa che mi, in tutta onesta’, mi rovina la digestione ogni fine settimana e’ che una squadraccia come la Lazio sia l’esempio piu’ lampante di questa altra categoria. Di quelli che “perdere non esiste”. Sono un romanista da 40 anni e passa, e confesso che questi che vivo da tifoso sono tempi davvero bui, non perche’ non vinciamo nulla, ma perche’ sembra che ci vada bene cosi’.

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