ZALEWSKI: “Felix era di un’altra categoria. Pellegrini ha cucito addosso il ruolo di capitano. Il video? Devo stare attento a chi mi circonda”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Nicola Zalewski, trequartista polacco che dalla Primavera è salito in prima squadra sotto la guida sapiente di Mourinho, ha parlato oggi al Corriere dello Sport (F. M. Splendore), esaltando anzitutto la figura dello Special One e del suo rapporto con i  più giovani in squadra.

“Ci ha parlato, dicendo che se avessimo meritato avremmo avuto il nostro spazio e spingendo sugli atteggiamenti in campo e fuori sulle motivazioni: trattandoci da calciatori, non da giovani calciatori. E forse questo fa la differenza, ti fa crescere“. 

Il calciatore è quindi tornato sul video che lo stava per mettere nei guai:Intanto devo ringraziare la società che quell’episodio lo ha risolto in un attimo. Penso di essere maturato molto dopo quel fatto: l’importante è stare attenti alla gente che ti circonda e non solo a te stesso. Il mio problema, in quella situazione, è stato questo”.

Parole al miele per Pellegrini e Felix: “Lorenzo è una persona eccezionale oltre che un grande capitano. L’atteggiamento che ha è sempre lo stesso, anche quando non gioca: nello spogliatoio lo senti e usa sempre le parole giuste. Il ruolo di capitano ce l’ha cucito addosso. Felix è fortissimo, e poi spensierato. Si è visto a Genoa, se entra a 20 minuti dalla fine può essere devastante. In Primavera era proprio di un’altra categoria“. 

Finale sul suo futuro in giallorosso: “Io questa maglia in prima squadra la sognavo da bambino. Poi so che le cose si fanno sempre in due. Dovrà volerlo anche la Roma, oltre me”.

Fonte: Corriere dello Sport

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16 Commenti

  1. Questo ragazzo i è sempre piaciuto tanto, intelligente nella giocata, grandissime qualità di dribbling e tiro, e un ottima velocità.
    Ha 19 anni, deve crescere, ma secondo me ha un ottimo futuro garantuto.
    Poi per quanto mi riguarda continuo a credere che un giocatore per crescere bene deve inanzitutto giocare partite vere, e quindi io questi grandi talenti (Felix, Zalewski. Darboe) li manderei in prestito piuttosto che fargli fare 20 minuti ogni 5 partite.
    Però queste non sono decisioni che spettano a me, giusto fidarsi di chi ne capisce di più.

    • Non sono d’accordo (almeno all’80%)… La dimensione della Roma, per quanto al momento “scarsa”, o meglio scrivere “in costruzione”, può portare più benefici per giocatori che sono già di ottimo livello… Almeno per quanto riguarda Felix. È un cecchino, oltre ad essere un faticatore, e per come la vedo io ha fatto (con Cagliari, Milan e ancor di più con il Genoa) una presentazione più bella dell’altra! Potrei essere d’accordo nel prestare solo Darboe, visto il poco spazio e comunque fra i tre è quello che mi fa più riflettere sulle sue potenzialità… Dare in prestito gli altri due, rischiando di incappare in altre realtà (ed infortuni), non penso sia la cosa migliore. Attendo gennaio con “ansia”…

    • In prestito devi mandare i giocatori su cui non credi, perché c’è sempre la possibilità di sbagliarsi, ma quelli che pensi abbiano quel qualcosa di superiore devono entrare nelle rotazioni della prima squadra. Anche perché in prestito non te li valorizza nessuno, salvo eccezioni. Meglio vedere un giovane titolare magari in coppia Italia o conference ogni tanto piuttosto che a fare la panca in serie c/b sperando che metta insieme 10 partite in un anno.

    • i giocatori giovani devono maturare con meno pressioni possibili. Grandi campioni della Roma sono andati da giovani in prestito, ricordo B.Conti al Genoa, Di Bartolomei al Vicenza che lo faceva giocare all’ala destra, lo stesso Pellegrini con recompra. Senza considerare che oggi è molto piu difficile di allora in special modo in una grande citta come Roma. Spero che la brutta esperienza patita da questo giovane, possa essere d’esempio per lui e per gli altri giovani accanto a lui. De Rossi, e l’immenso Totti, fanno ed hanno storia a parte.

    • In 40 anni, l’unico prestito riuscito, mi sembra quello di Bruno Conti al Genoa nel 1978 e poi rientrato a Roma.

      In prestito devono andare solo gli esuberi, sperando che qualcuno si risvegli…
      Se uno è giovane e forte prima o poi verrà fuori, e allora meglio averlo in casa.

    • Florenzi al Crotone giocò un ottimo campionato, maturando e valorizzandosi.
      Discorso analogo si potrebbe fare per Frattesi, non riscattato per motivi incomprensibili…
      Se spingi sul settore giovanile e poi i migliori elementi non li valorizzi, a che serve? A fare plusvalenze stile rubentus?
      Da una vita sogno una Roma composta solo da prodotti del vivaio, meglio ancora se tutti Romani. Una Roma autarchica e campione d’Italia 🇮🇹

    • Non puoi perché al momento vista la rosa risicata e servono all’allenatore sennò lo avrebbero già fatto…prima di parlare riflettere no eh?

    • A Ka’,
      ma su tutti gli esempi che potevi fare sei andato a pescare proprio kokkodenonna? Il pellegrini da riscattare sarebbe stato Luca non lollo. Io sarei disposto ad un controscambio: gli ridarei spina e mi riprenderei Luca!

  2. stare nel giro di un grande motivatore come Mourinho puo’ essere una esperienza fondamentale
    in prestito senza squadra B si perdono ( vedi Riccardi )

  3. Penso, LUCIANO, che dipende da una serie di motivi. Se giochi spesso come senza dubbio capiterà a FELIX, pure 10 minuti (più supplementari) o più di una gara che lo consente per il risultato (tipo lo ZORYA sul 3 a 0 con MISSORI), o di una gara bloccata dove ha caratteristiche che danno un contributo importante (a Marassi col GENOA), allora é un bene che restino alla Roma.
    E con i 5 cambi (sulla strada, dicono, di diventare regola effettiva e non, com’è ancora, emergenziale misura presa causa covid19) aumentano le possibilità per chiunque di giocare.
    Se invece il campo non lo vedono mai o quasi (quest’anno TRIPI, REYNOLDS, BOVE se arrivasse pure un centrocampista a gennaio) allora é meglio che PINTO trovi loro spazio altrove. Il CAGLIARI ha praticamente una società “satellite”, l’OLBIA, dove oltre metà squadra titolare é fatta da PRIMAVERA e giovani rossoblu’ che in campo vanno regolarmente. Non é l’under23 (che oggi possiede solo la Juve, per me utilissima) e non costa tanto.
    Certo occorre avere forti legami con un club adatto.
    Per altri invece, che hanno fatto vedere qualcosa, tipo CALAFIORI (col rientro di SPINAZZOLA e VINA con lui, IBANEZ che gioca terzino se manca l’uruguaiano e non CALAFIORI) o DARBOE, soprattutto nell’ottica prevista e auspicabile di un rafforzamento progressivo della squadra che toglierà loro spazio, servono percorsi tipo PELLEGRINI al SASSUOLO, dove diventano importanti in realtà di A, o almeno di B, ma non ne perdi il controllo se vale la pena riportarli a casa.
    Secondo me infine chi già non gioca mai tipo FUZATO, é troppo giovane per stare sempre alle spalle di PATRICIO, ma non può essere titolare. Quindi, la ROMA dovrebbe avere un secondo maturo e di esperienza che garantisca eventuali squalifiche o infortuni del titolare, e scoprire altrove quanto vale FUZATO, se può essere il futuro dei pali, cosa difficile da capire in queste condizioni.

    • Concordo appieno,tranne fuzato non puoi dare in prestito nessuno anche perché mou li vuole plasmare lui

  4. La fortuna la devi sfruttate al meglio la loro fortuna si chiama Mourinho se lo ascolti lo segui lo prendi da esempio sé sei forte con lui solitamente diventi calciatore di campo e soprattutto uomo negli atteggiamenti o meglio di testa perciò jiovinotti bellici Oglio di gomito umiltà senso incondizionato al sacrificio tigna il resto verrà da sé

  5. Se devi darli anche in prestio ad una squadra che li schiera col contagogge tanto vale tenerli che magari potrebbero dare una mano anche alla Primavera in caso di bisogno….Ma questo è il mio pensieo….

  6. Buona osservazione, visto che secondo me la Roma poteva pure formare una sua squadra U23 che se giocava in Serie C, eppoi magari promossa in Serie B, giocando sempre una categoria sotto la nostra potrebbe veramente essere la soluzione migliore per fare maturare tanti dei nostri giovani tipo Boer, Tripi, Missori, Bove, Volpato, Ndiaye, ecc.
    Altrimenti c’è il Monterosi Tuscia o la Viterbese in Serie C che potrebbero diventare società satellite, che come l’Olbia, da l’opportunità ai nostri giovani di poter maturare.

  7. BRAVO!
    Il ragazzo ha “ascoltato” il mio consiglio: lavorare su se stessi è importante ma lo è altrettanto fare attenzione a chi ci circonda. Come quando si guida, fare attenzione a non fare errori individuali è importante ma lo è altrettanto controllare che l’auto che vediamo in lontananza sia sulla carreggiata giusta o se sia invece in contromano. Insomma, ci sta non farsi prendere dalla paranoia sociale e non stare sempre sul chi va là, ma ogni tanto fermarsi un attimo e pensare a chi avete intorno può essere un buon esercizio di “reality chek”, come si suol dire nei paesi anglofoni.

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