Reja, che lite con Garcia: “Sono uno onesto, meritavo rispetto”

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AS ROMA NEWS (CORSPORT) – Ha mantenuto l’imbattibilità. Ha fermato la Roma. Aveva chiesto scusa per la gaffe di Verona e ha preferito evitare altre polemiche, anche se era molto disturbato dai toni offensivi di Garcia. Al contrario del francese, Reja non ha provato a condizionare l’arbitro Orsato e non ha parlato di gambe rotte. Ha solo chiesto rispetto. In tre tempi diversi durante le interviste. «Mi dispiace, lunedì ho chiesto scusa e non solo pubblicamente, anche a qualcuno della Roma. Ho fatto il mio dovere. Ho un curriculum, fatto non solo di numeri, ma di comportamenti. Mi sembra che sia andato oltre. Non era mia intenzione fare battute di quel genere» .

Sabato aveva speso parole di apprezzamento per Garcia. Ieri non lo ha nominato. Reazione umana se uno che neppure conosci ti fa una lezione di vita in mondovisione. «Ho già fatto delle dichiarazioni, anche a chi di dovere della Roma. Educazione e comportamento non mi mancano, sono onesto. Non intendo dare delle risposte. Lasciamo stare, è finita la partita» . A denti stretti, ha resistito sino in fondo, pur sapendo di aver sbagliato per primo. « Non ho bisogno di chiarire niente. Ho un curriculum, fatto non solo di numeri, ma di atteggiamento e onestà. Ho chiesto scusa, ho fatto una battuta, chi l’ha vista in tv si sarà accorto che stavo scherzando. Vorrei chiuderla qui. Pensavo di meritare più rispetto, se non altro per il passato» ha risposto il friulano, molto dispiaciuto. Lazio “intimidatoria” sul campo per Garcia. Reja ha replicato: «Intimidito? Noi? Forse loro erano un po’ intimiditi, la Roma aveva paura nel primo tempo. Non ci sono stati falli. C’è stata solo un’entrata a piedi uniti di De Rossi. E basta. Era un’entrata con un po’ di energia» .

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