GIALLOROSSI.NET – Queste le parole di Aurelio Andreazzoli nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Chievo, in programma domani sera alle ore 20:45.
E’ andato oltre quello che si aspettava?
Credo sia opportuno trasferire questo conteggio alla fine del campionato. Sono classifiche parziali, io faccio riferimento a quella finale che è quella che conta. Credo che a questa media manchi qualcosa. Sul campo avremmo meritato di più. Siamo contenti e speriamo di migliorare questa media con la partita di domani. Non sarà semplice, come in tutte le gare. Ho l’abitudine di considerare molto gli avversari al di là della classifica. Sono avversari, quindi da battere.
Come può ridurre il gap di 25 punti dalla Juve?
C’è differenza, ma secondo me non è così marcata. Per competere c’è strada da fare.
Sicuro che domani l’apporoccio alla gara sarà quello giusto?
Le sensazioni che tu richiedi all’allenatore glielo dà l’allenamento. Devo dire che il lavoro di stamani lascia prevedere che sarà una prestazione di alto livello. Poi la gara lo deve confermare. Anche con il Pescara e con il Palermo.
La continuità, l’atteggiamento della squadra possono essere la chiave per lasciarti come allenatore?
Il discorso è sempre il solito. Tutti gli allenatori sono legati ai risultati, forse anche troppo. a valutazione dovrebbe essere fatta a tutto tondo. Io non mi preoccupo, perchè mi preoccupo solo di fare meglio di quanto ho fatto oggi. Fra i risultati che voglio ottenere è quello della continuità. Ma abbiamo fatto dei migliormenti importani, i numeri lo dicono. Una componenente che esalto sempre è quella di un gruppo che si vogliono bene e stanno bene insieme, si impegnano e si rispettano. Basta vedere Goicoechea, senza di lui a Firenze non avremmo vinto. Lavoriamo e aspettiamo gli eventi, che sono molti.
I cambi di modulo in corsa?
Sembra venga interpretato in modo negativo il fatto che la squadra cambi durante la gara, come fosse un peccato da dover limitare e nascondere. Credo sia positivo quando una squadra riesce a migliorare la propria condizione grazie ad una proposta nuova. Merito dei calciatori e di chi ha fatto le proposte e, probabilmente, si è fatto capire. E’ una valutazione del momento quella di aiutare la squadra quando serve.
Giocatori un pò statici. C’è un problema fisico?
Non credo. Bisogna fare i conti con l’avversario, spesso non si considera. Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima gara e poi la Fiorentina ci ha preso il sopravvento là dove ce lo aspettavamo. Sapevamo come dovevamo comportarci, Francesco (Totti, ndr) per esempio ha fatto un primo tempo eccellente, è stato bravissimo. E’ chiaro che poi si può calare ma la squadra è riuscita a riprendersi, creando 4-5 contropiedi e abbiamo riproposto almeno 3 conclusioni a rete che, se non respinte, potevano essere decisive già prima. Abbiamo finito la partita non soffrendo, quindi credo che l’aspetto tattico abbia rimesso a posto quello fisico.
Destro e Osvaldo non hanno giocato mai insieme: possono farlo?
Siccome l’abbiamo visti poco insieme, dobbiamo verificare, perchè poi è il campo che decide. Io credo proprio di si.
Lobont?
Oggi va a farsi le misure per la mascherina. Ma non è detto che se la metterà, conoscendolo. Può giocare, è difficile che riprenda una botta al naso.
La Roma può stare senza un costruttore di gioco?
Abbiamo dimostrato di poterlo fare. Daniele e Bradley hanno fatto grandi cose, mi sono piaciuti moltissimo.
Pjanic: come sta?
Sta decisamente meglio. Ha ancora un po’ di fastidio alla caviglia che lo condiziona. C’è bisogno di tempo.
Pensa di fare turn over?
Qualcosa faremo.
Ha avuto modo di parlare con Osvaldo? Strappo ricucito con i tifosi? E’ opportuno mostrare sempre le magliette dopo il gol e beccarsi il giallo?
Della cosa delle maglie sarebbe oppportuno evitare. Non ho parlato con lui, mi ha abbracciato fortemente dopo la partita. Lui è felicissimo, io sono felice quanto lui, per lui e per la squadra.
Quanto ha inciso Andreazzoli nel recupero di Osvaldo?
Moltissimo. Moltissimo.
L’assenza di Balzaretti la può indurre a tornare alla difesa a 3?
Siete molto attenti… Ma non completamente. Avreste notato qualcosa di particolare, altrimenti. E’ vero, c’era una difesa a 3, però c’era un motivo. Dovete cambiare binocolo.
La sua ricerca del modulo è terminata?
Ho studiato tanto per aver la possibilità di capire il calcio e come va gestito. Per qual motivo mi dovrei limitare a un modulo? Il modulo sono una serie di numeri. E’ necessario dare la possibilità ai calciatori di esprimersi al meglio possibile nel rispetto delle loro caratteristiche e di quelle dell’avversario che ha le stesse prerogative tue, quella di batterti.
Giudizio tecnico su Lobont. Cosa gli manca per essere titolare?
Per me è un grandissimo. Mi esprimo senza problemi. E’ un numero uno assoluto. E’ un piacere averlo dentro lo spogliatoio e usufruire della sua presenza anche quando va in tribuna. Sotto l’aspetto tecnico è fortissimo, è un grandissimo aiuto anche per trasmettere quello che io voglio alla squadra. Credo che noi allenatori abbiamo l’impossibilità di lavoro, cioè parlare alla squadra durante la gara. E’ impossibile negli stadi comunicare e in calcio che contempla la comunicazione a 360 gradi, nel momento agonostico non c’è questa possibilità, siamo all’età della pietra.
Parla di time-out?
Lo fanno negli altri sport, non vedo perchè non si può fare nel calcio. E’ impossibile non comunicare con i propri calciatori.

