NOTIZIE AS ROMA – L’allenatore giallorosso Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria per la conferenza alla vigilia di Roma-Bologna, posticipo serale di lunedì 11 aprile che si giocherà domani alle 20:45 all’Olimpico.
Queste le parole del tecnico:
“Oggi dovrebbero essere tutti in gruppo. Gyomber e Vainqueur sono rientrati. Rudiger ha sofferto di un problema di ascesso, ma gli si sta gonfiando, ma è ok. De Rossi ha un po’ di fastidio alla schiena ma è a posto”.
Cosa teme di più di domani sera?
Prima di tutto va messa in evidenza la bravura di Donadoni, è una persona seria, che sa trasferire alla squadra tutto il carattere che aveva da calciatore. Per uscire dalla zona dove erano finiti bisogna anche saper insegnare calcio, questo calo di ora è un po’ conseguenza della sua bravura, di quanto fatto vedere prima, i giocatori sentendosi già salvi forse sono calati. Per questa tranquillità che hanno può essere una partita insidiosa. Non penso che i miei calciatori vadano ad affrontare la partita non dando il massimo, ne abbiamo parlato più volte, sapranno tirare fuori tutta la loro qualità, poi magari l’avversario sarà più bravo e noi ne prenderemo atto.
Come sta Strootman? Può giocare titolare?
Kevin sta sempre meglio, ogni volta che si va dentro mette un pezzettino della sua qualità e del suo spessore di uomo e calciatore a nostra disposizione. Gli manca giocare un po’ la partita, con intensità vera, ma sono convinto che quando lo userò lui si farà trovare pronto, sulla strada della sua completa guarigione.
Come sta De Rossi? E’ pronto per tornare titolare?
Qui bisogna stare attenti, bisogna tener conto della condizione generale dei giocatori, di quello che hanno fatto. Fuori ci sono calciatori che sono pronti a dare il proprio contributo e a mettere in campo le proprie qualità, vogliono essere interessati alla causa e dentro al momento della Roma, che non prevede soltanto che quelli che vanno dentro facciano la loro parte in maniera splendida, ma prevede che anche gli altri gli aiutano ad essere scelti, devono evidenziare un livello eccezionale negli allenamenti. Questo accade in una squadra forte, anche gli altri portano i valori su un livello importante.
Quindi De Rossi non gioca?
Io non ho detto questo (ride, ndr). Ho detto un po’ entrambe le cose. Un po’ da soli arrivate alla soluzione di difficoltà. C’è Strootman, c’è Keita che sta facendo bene, c’è De Rossi. Sono tre giocatori che possono essere interessati per lo stesso ruolo. Dal punto di vista mia è un vantaggio, ma mi crea anche difficoltà nel dare una maglia da titolare. Quando proponi un livello del genere è facile spostare qualcuno e farlo rendere lo stesso.
Dzeko ci sarà?
Da un punto di vista mio è un problema che non sussiste, un allenatore cerca di far venire fuori un gioco collettivo, di squadra. La Roma sta facendo gol, sia con Dzeko che senza Dzeko. Per cui quella differenza lì tra attacco leggero o con Dzeko è un qualcosa che spetta all’allenatore. Ho questa possibilità, me la penso tutta, sono convinto che anche quando ho scelto, se avessi fatto l’opposto qualcosa sarebbe venuto fuori dentro ad un collettivo di questo livello che ora ho a disposizione, sia come qualità individuali che come qualità di gioco. Il punto di vista mia è riuscire a far funzionare queste due cose, la Juve è riuscita a farne funzionare tre. Quello è il grande vantaggio, se ottieni il 70% da tre giocatori vai più in la che avere il 90% da un singolo giocatore. C’è un momento in cui uno cala per forza nella forma e va in difficoltà in un campionato. Se ti appoggi solo su un elemento diventa difficile competere con squadre che fanno filotti come Juve e Napoli. Il Bologna è l’unica squadra che ha interrotto il percorso della Juve, ha meritato e forse anche qualcosa in più meritava. Insomma, orecchie dritte.
Preferisce affrontare il Napoli con Higuain o senza?
Da un punto di vista di uomo di sport penso che Higuain sia un calciatore fondamentale, ma altrettanto penso che se ha fatto questi numeri è merito di un collettivo che ha saputo proporre un grande gioco di squadra e che gli ha messo a disposizione delle possibilità importanti che lui ha sfruttato. In entrambi i modi sarà una partita difficile, ma dobbiamo giocare prima altre tre partite, dobbiamo stare attenti a prendere in considerazione tutte le cose che ci passano davanti e le cose che affrontiamo in questo momento.
Si è parlato molto anche di futuro. Ha già dato un punto di vista?
No, perché per me diventa importante blindare me stesso all’attenzione delle gare che rimangono. Devo parlare di questo e basta. Sabatini ha un altro ruolo, che svolge in modo egregio, splendido, e che fa bene a portare avanti. Si deve informare, confrontare, nella maniera giusta per farsi trovare pronto nel momento che conta. State diventando troppo buoni, mi facilitate la vita a parlare di mercato, son cose che restano fuori dallo spogliatoio. Pensavo che avreste fatto il tentativo di parlare dentro, di un litigio tra me e Sabatini. E andando anche più in là, dove mi son sentito colpito da un pacchetto di sigarette e l’ho vista brutta, menomale che era vuoto, le aveva fumate tutte. Di quello sarebbe stato più difficile parlare.
Dzeko era arrivato con grandi aspettative, come sta vivendo il ragazzo questo momento? Si aspettava un impatto del genere di Perotti ed El Shaarawy?
Come sta vivendo il momento non lo so, vedo che si allena in maniera splendida e non potrebbe fare altrimenti perché l’obiettivo sono i risultati della squadra, lavoriamo per i successi e i traguardi della Roma. Non sono i successi individuali ad importare. Iago Falque che dovrebbe dire? Era uno dei più titolari… Lui arriva si impegna e mi saluta sempre. Poi ci sarà qualcuno meno contento, ma fa parte dei giochi. Ci sarà anche qualcuno a cui sto probabilmente sulle scatole, è una cosa normale, ma bisogna sempre pedalare forte. L’altro giorno è passato Maicon, gli ho detto “C’è qualcosa che non va?” E lui “Ehhhh. Ce l’ho con te perché non mi fai più giocare”. Ma ha detto anche che darà sempre il massimo, è bellino quando uno ti dice con tranquillità il proprio stato d’animo.
Quali sono i presupposti tattici per vedere Dzeko in campo?
E’ sempre lo stesso modo. Tatticamente parlando quello che diventa importante è: si va di la o siamo sotto la linea difensiva. Il non sostare sulla linea difensiva per me è un vantaggio. Tutti i centrali che ho allenato lo dicono. L’ho chiesto ad esempio a Cannavaro “E’ più facile marcare uno che non sai dov’è o uno che tocchi di continuo?”. Tutti rispondono alla stessa maniera. E’ tutta una questione di dare punti di riferimento o meno. Gol poi si fa lo stesso, con qualsiasi calciatore, c’è chi ha più confidenza e chi meno, che sono sorpresi davanti alla porta. Questa soluzione qui è proprio per dare una difficoltà di preparazione agli altri, che è oggettiva. Se tu chiedi a tutti i difensori che vuoi “Preferisci marcare Cavani o Ibrahimovic?”. Vedrai che molti ti diranno Ibra, anche se fanno gol tutti e due. Cavani parte dall’ala e gli viene più scomodo da marcare. Quando grandi campioni, cosa che io non sono stato, te lo dicono è perché sanno, magari te lo evidenziano. Sanno qualcosa che magari non si è giocato, hanno dentro qualcosa internamente, qualcosa di naturale.
Domani può essere una partite per Totti? Il rapporto con Maicon lo hai anche con Totti?
Non è il caso di Totti non essere disponibile a fare la battuta, è un rapporto differente, ma sempre carico di fiducia e di voglia di tirare fuori dei risultati e dei traguardi. Io tento di tirare tutti dentro e di fare il bene della Roma. Io Francesco lo tratto come un calciatore vero. Sono uno dei pochi a trattarlo come un calciatore vero, lo scelgo se ha più possibilità di un altro. Qualcuno qui parla di lui a prescindere, ma non è una cosa corretta, per lui e per gli altri, che vogliono crescere ed arrivare al suo livello. Calciatore, primo riferimento dello staff, vice-presidente, quello che lui vuol fare, lui ci guiderà lo stesso, in una maniera o nell’altra. Lui ha questo carisma che gli viene dettato dalla sua storia e dalla sua qualità e qui faccio una parentesi. Molti calciatori giocano di prima e lui è uno di quelli, che ha bisogno degli inserimenti e della squadra, lui l’80% dei palloni che tocca dà seguito, è la straordinaria differenza rispetto agli altri. L’ho sempre visto come un grandissimo trequartista che manda in porta gli altri, ma se la squadra riesce a supportarlo riesce a giocare anche da altre parti. Trequartista o falso nove è un po’ la stessa cosa. Totti può fare quello che gli pare in futuro, ma tutti e due correremo per far fare risultati alla Roma. Io lo tengo in considerazione, tipo che l’altro giorno non si è allenato e ieri si è fermato a metà allenamento perché affaticato, lui e gli altri calciatori. Io gli voglio bene. Quello che gli dice bello, bravo, con gli occhi azzurri, pelato, non gli vuole il bene che gli voglio io. Gli dice cose che non sono vere.
Bravo mister tieni alta la concentrazione e andiamoci a prendere questo secondo posto.
Sempre grandeeeeee Mister !
Forza Romaaaaaaaa
Chapeau…
Vai avanti, non fermarti neanche a rispondere a questi pseudo opinionisti di pelota. Tanti non sanno neanche distinguere un pallone di calcio da uno di rugby.
Cronache norcine 2
(dal nostro speciale inviato Vitor Chiamo)
L’ATLAS (Assoc. Tutela LAziale Scomparso) lancia una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell'”Homo minus formellensis”, specie in via d’estinzione. Trattasi di popolazione nomade, ferma all’età della pietra, che in passato transumava sui monti della Ciociaria e nella Tuscia. Recenti avvistamenti hanno segnalato la presenza di alcuni esemplari, causa massiccia migrazione, intenti a vagare senza meta nella regione dei Monti Sibillini, sopra la città di Norcia. Il loro misterioso sciamano sembra esser chiamato Lo Titus, un’aquila impagliata sulla testa e in mano un antico libro scritto in latino. Dietro lui, il capo guerriero, il possente giannizzero Igli, faccia dipinta bianco blu, pesante mantello di montone sulle spalle, sempre accompagnato dal fido scimpanzé, Bingo Bongo. Segue l’intera tribù con carriaggi, animali da tiro, suini selvatici, conigli e galline. Notizie di tensioni e scontri con la popolazione autoctona, a ripetuti colpi di salami, usati a mo’ di spada, caciotte lanciate a catapulta, salsicce e coglioni di mulo a fionda
(allertata la comunità scientifica, gli antropologi di tutto il mondo e il WWF).
ahahahahah … chapeau!
Scusi Mister, ma i laziali sono sempre la mia Musa
Gran maestro di calcio e grande psicologo e conoscitore di vita potrà fare tutto nella Roma quando non vorrà più allenare perché ha grandi qualità umane e morali.
Penso solo a BrunoConti7.
Daje Mister, continua così!
Grande allenatore, virtuoso della supercazzola e all’occasione maestro di vita (Do Nascimiento)
Dicono che fare domande è il proprio mestiere ,sicuramente lo sarà ma dargli sempre la stessa solfa di domanda certifica che certi giornalai locali purtroppo bisogna definirli così sono oltre che stucchevoli e ruffiani di Totti!! Semplicemente squallidi!!
Aggiungo che spalletti sarebbe giustificato a non rispondere su Totti fino a fine campionato, nessuno mi toglie dalla testa che qualche pseudo giornalaio tottiani x interesse a prescindere sta aspettando qualche inciampo della roma è quindi criticare spalletti che purtroppo per colpa di questi pseudo giornalisti locali e non solo dovrà passare per quello che avrà rovinato la fine della carriera di Totti ,che tristezza questo ambiente e poi dicono che l’ambiente di Roma o trigoria che sia non influenza l’andare della società. Se ne guardano bene ,invece di fare una sana critica ad un giocatore che si ha gestito male se stesso e l’ultimo anno della carriera ,d’altra parte non lo hanno mai fatto per ovvi motivi. Forza roma
Abominevoli direi
Può succedere sempre di tutto , ma Io dio Spalletti mi FIDO !!!
Le conferenze stampa di Spalletti non sono mai banali. Sono sicuro che i “giornalai” che gli fanno le domande lo odiano. Sapete perché ?? Perché ha sempre la risposta giusta per ognuno. Nessuno lo mette in difficolta, anche se ci provano continuamente. E’ un grande. Spero che resti a lungo con noi, ma vedrete che prima o poi si parlerà di qualche squadra che ce lo vuol soffiare, perché quando i “giornalai sono a corto di notizie, qualcosa si devono pure inventare no ??? ah ah ah ah ah Daje Romaaaaaaaaaaa
Buonasera a tutti. Sono romano e ROMANISTA, ma abito in Toscana. Poco fa “girando” su YouTube, sono incappato nella registrazione di una trasmissione effettuata su TeleRoma 56, la Signora in Giallorosso che, PER FORTUNA (dico a questo punto) per ovvi motivi non posso guardare in diretta. Per la prima volta ho visto in faccia sia Austini che Pinci (brutto più della fame…) e con una notevole faccia di Q-LO… non sto a ripetere ciò che blateravano, ve lo rispamio… posso solo dire che sì, sono due scribacchini decisamente privi di sostanza e raziocinio… roba da rabbrividire… 1 ora e 1/2 edi trasmissione incentrata a criticare Pallotta perché nella sua ultima intervista non ha mai citato Totti.
Adesso ho pure un senso di nausea oltre che mal di testa… dopo aver visto e ascoltato…