IL MESSAGGERO (U. TRANI) – Ultimatum o quasi. Adesso la Roma mette fretta ad Allegri. Sabatini, rientrato nel pomeriggio da Milano, è stato chiaro, nei colloqui recenti con il livornese: aspettare sta bene al club giallorosso. Domenica c’è il derby e non è ancora il tempo dell’annuncio. Non bisogna, però, andare oltre la finale di Coppa Italia. Così lunedì l’attuale allenatore rossonero dovrà dare una risposta definitiva. Perché finora siamo solo al gradimento della proposta economica per il triennale, dell’organico e della piazza. Ma serve il divorzio dal Milan per mettere nero su bianco e programmare il futuro con il management di Pallotta. E invece manca proprio la separazione dal club di via Turati, traumatica o consensuale che sia. A quanto pare Allegri avrebbe preso tempo fino a martedì. E la novità non piace affatto alla Roma che spera di chiudere prima.
Allegri frena, la Roma freme
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LA STRATEGIA DI VIA TURATI
Il regista della vicenda è Galliani: l’ad del Milan, sapendo che Allegri non ha mai detto di voler andar via, ha scelto di posticipare ogni decisione (risoluzione contrattuale o esonero) all’inizio della prossima settimana. Con l’intenzione di far riflettere Berlusconi: secondo Galliani, più passa il tempo e più il presidente rossonero potrebbe ammorbidire la sua posizione. Questo non è ancora successo. Berlusconi ne fa una questione di principio e sua figlia Barbara, in contrasto con l’ad, sposa la linea paterna. Il rinvio può però servire a Galliani per allontanare Seedorf, il candidato del presidente, dal Milan. Magari senza salvare il livornese che sarebbe libero di andare alla Roma. Allegri non pensa a dimettersi. Anche per difendere la sua immagine: Berlusconi lo accuserebbe di essere d’accordo da tempo con il club giallorosso. In più nessuno, nemmeno l’ad, è stato diretto con lui: l’allenatore vuole conoscere le intenzioni della società rossonera che per il momento tace. Oggi Galliani e Allegri partiranno per Londra: domani sera assisteranno alla finale di Champions.
ANDREAZZOLI IN STAND BY
La Roma sa di dipendere dalle lotte intestine del Milan. Sabatini, però, ha la parola (o forse più) del livornese che martedì, al telefono, ha conosciuto Pallotta. Nessuno vuole prendere in considerazione un’altra fumata nera dopo quella di Mazzarri, anche se a Trigoria rimane spendibile, per ammissione in pubblico dello stesso ds, la candidatura di Andreazzoli che piace a presidente e giocatori. Ieri Pallotta è rimasto in centro per alcuni incontri, in particolare per il nuovo stadio. Il Tottenham, intanto, continua il pressing su Baldini.
IL COMIZIO
Berlusconi oggi sarà al Colosseo per la chiusura della campagna elettorale del sindaco Alemanno. Può essere l’occasione per l’ennesima puntata relativa al destino di Allegri. Ma Galliani, dopo aver smentito gli attriti con il presidente («Stima e affetto non sono mai stati incrinati dalla normale dialettica che deve caratterizzare ogni rapporto umano e professionale di valore»), sembra sicuro che Berlusconi glisserà sull’allenatore in bilico. Dopo le ultime due raffiche, vedremo se ci sarà la terza.