Siamo tutti Francesco Totti

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EDITORIALE – Semplicemente perfetta. La festa di addio a Francesco Totti non poteva essere più bella e commovente. Un evento unico e irripetibile. Chi ha avuto la fortuna di assisterla dalle tribune di uno stadio mai così bello potrà dire con fierezza “io c’ero”. All’Olimpico è andato in scena un pezzo di storia, e non tanto per le musiche un po’ strappalacrime scelte per l’occasione, ma per l’umanità struggente del suo protagonista. La commozione sincera del Capitano, il dolore che trasudava dal suo sguardo nel dover dire addio a tutto quello che ha amato di più, hanno reso il suo saluto un momento indimenticabile.

Il sentimento che Francesco Totti prova verso Roma e i suoi tifosi, e il modo incondizionato in cui questo è contraccambiato, è unico e irripetibile. E’ così forte da riuscire a coinvolgere anche chi romanista non è. Impossibile riuscire a trattenere le lacrime davanti a quelle immagini: tifosi di tutta Italia (perfino i laziali), giornalisti e addetti ai lavori si sono ritrovati a piangere come bambini. Emblematico il commento di Caressa e Bergomi andato in diretta su Sky, quando i due non sono riusciti a nascondere i singhiozzi davanti all’immagine meravigliosa di Totti che abbraccia commosso i suoi figli.

L’addio al calcio di Totti è un momento epico e doloroso. E non tanto, come si dice in questi casi, perchè non potremo più ammirare le sue giocate e i suoi gol. La cosa più difficile da affrontare è la fine di una parte della nostra vita. Soprattutto chi è coetaneo di Francesco sa di cosa sto parlando. Perchè per lui, come per noi, è arrivato il momento di attaccare gli scarpini al chiodo e affrontare una volta per tutte il fatto di essere diventati adulti. Una cosa difficile da accettare. L’addio di Francesco Totti è un’era che finisce e che porta con sé più di vent’anni di ricordi, di momenti spensierati,  di eventi dolorosi e di gioie memorabili. E davanti a questa fase della vita che si chiude, anche noi, come lui, abbiamo un po’ paura. Perchè vorremmo non crescere mai, non ammettere che il tempo avanza anche se non ce ne accorgiamo e che la vita inesorabile sorpassa quei nostri “vorrei”. Anche per noi, come quel Dieci, è arrivato il momento tempo di mettere il pallone da parte e affrontare il fatto di essere diventati uomini. Ed è per questo che, oggi più di ieri, siamo tutti Francesco Totti.

Andrea Fiorini – Giallorossi.net

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9 Commenti

  1. Articolo di pregevole fattura . Devo dire mi ha immenso fatto piacere vedere tre generazioni almeno di tifosi romanisti allo Stadio . Il giusto tributo che e’ stato riservato a questo grande calciatore rimarra’ come una delle giornate piu’ dolorose e struggenti per chi segue i colori giallorossi . Da tifoso romanista abituato piu’ alle lacrime di dispiacere che a quelle di gioia sono certo che ieri anche da lassu’ tra le nuvole il ns. Agostino il mio Capitano ci abbia guardato e sorriso e anche lui ne sia stato compiaciuto…

  2. Ascolto e riascolto la canzone “Roma per sempre” di Asr Music…mi si stringe il cuore ogni volta, con le immagini dei suoi goal che scorrono…È finita un’epoca, per lui e per noi. Non sarà facile per noi tifosi ma per lui lo sarà ancora meno. Grazie ancora Capitano, nessuno come te, mai.

  3. Analisi genuina e carica di sentimento di quello che effettivamente è lo stato d’animo di ogni romanista. Complimenti a Fiorini. E un augurio a tutti noi: che Francesco possa essere (oggi o tra un anno se dovesse voler provare la MLS o altro) quel tassello all’interno della società che ci è sempre mancato per essere stabilmente una Grande Roma vincente.. sarebbe un bel modo per continuare la sua leggenda.

  4. Solo stamattina ho capito che quella lettera è stata il gol più bello e importante di sempre perchè se nel 2001 m’ha regalato una gioia sportiva immensa, ieri m’ha dimostrato coi fatti che ho sempre avuto e sempre avrò un altro fratello e per me è più importante anche se non gli ho mai stretto la mano ne mai capiterà. Totti c’è sempre stato a casa di tutti e per tutti. È più del Capitano. Non sono un buon tifoso della Roma? Per Francesco me lo tengo, del resto nessuno è perfetto.

  5. Credo che ieri si sia chiusa un’epoca ma la Roma continuerà ad esistere, è stato meraviglioso essere stati rappresentati nel mondo da Francesco Totti. Ho idea che tra lacrime e tristezza il Capitano ha catalizzato e riunito di nuovo tutti i tifosi della Roma, ho avuto la netta sensazione che la passione e l’amore per questa maglia sia implosa con tutta la sua forza dalle emozioni che ci ha regalato ieri sera il nostro Re….sembrava un film ma non lo era, di solito in un film il popolo piange il suo Re ma non si è mai visto che un Re piange con il suo popolo! Onore a te Capitano! Ti amiamo! Forza Roma fino alla morte!

  6. Secondo me invece l’articolo tralascia molto del personaggio Totti. È più che 25 anni di vita, più della fine della giovinezza. Lui rappresenta il sogno di ognuno di noi. è l’eroe buono che si schiera con I più deboli e li difende fino alla morte e per questo, per aver messo loro prima di ogni altra cosa diventano un tutt’uno. È questo e molto altro. È colui che domina il successo rimanendo se stesso e in un mondo di protagonismo esasperato rappresenta
    l’eccezione. Grazie Francesco

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