Il bilancio della Roma americana. È il mercato, bellezza, e tu non puoi farci niente

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NOTIZIE AS ROMABaldissoni è stato chiaro nel suo intervento di mercoledì ai microfoni di Radio24: «Il fair play finanziario impone il raggiungimento del pareggio di bilancio, quindi non si possono avere costi superiori ai ricavi». Questo è, in sintesi, il succo del regolamento internazionale che impone determinate restrizioni non solo alla Roma, ma anche ad altri club che sono stati sanzionati. Perciò, se si vuol mantenere la competitività della rosa senza ricominciare da zero, le cessioni sono necessarie: in attesa dello stadio («sarà il volano per i ricavi», ha spiegato il dg) e di un accordo di sponsorizzazione, le plusvalenze in sede di calciomercato diventano vitali per incassare i ricavi necessari.

Lo stesso Monchi ieri, tracciando un bilancio della sessione invernale del mercato, ha detto: «Abbiamo fatto il mercato di cui avevamo bisogno». Il riferimento è alla cessione di Emerson Palmieri, che si è accasato al Chelsea a fronte di 20 milioni di euro più 9 di bonus. L’italo-brasiliano era arrivato nella Capitale in prestito nell’agosto del 2015 e, un anno più tardi, la Roma lo aveva riscattato per 2 soli milioni. Una plusvalenza molto importante, che permette al club di recuperare buona parte dei 42 milioni di negativo che il club aveva fatto registrare nel bilancio al 30 giugno 2017. Negativo dovuto principalmente (e lo ha ribadito lo stesso Baldissoni) all’eliminazione nei preliminari di Champions League ad opera del Porto ad agosto di due anni fa: la mancata partecipazione al massimo trofeo continentale aveva comportato un impatto negativo di 48,8 milioni di euro. Nell’ultimo giorno di mercato è stato ceduto anche Hector Moreno. Nonostante le sole 6 presenze stagionali, il difensore messicano, arrivato sei mesi fa per 5,7 milioni di euro, è stato ceduto a titolo definitivo alla Real Sociedad per 6 milioni. Al suo posto, la Roma terrà Capradossi, inserito anche nella lista Champions B.

Si cede, quindi, per esigenze di bilancio, come ormai la maggior parte dei grandi club fa. Anche il Manchester City e il Psg, che potrebbero disporre di risorse economiche straordinarie, sono soggette al fair play finanziario. La stessa Juventus, pur avendo ricavi di gran lunga superiori ai giallorossi (merito degli introiti derivanti dallo stadio di proprietà) è stata “costretta” a cedere Pogba, Vidal e Tevez. La differenza è che i bianconeri negli ultimi sei anni hanno vinto altrettanti scudetti e raggiunto due volte la finale di Champions. La Roma invece, pur essendo stata quasi sempre competitiva per il vertice negli ultimi cinque anni, non è mai riuscita a portare a casa un trofeo e al massimo ha raggiunto gli ottavi di Champions. Questa considerazione, che sembrerebbe attenere al solo campo, comporta invece un minore guadagno, anche perché – parole di Baldissoni – «i ricavi provenienti dai diritti tv sono anche legati ai risultati sportivi». È evidente dunque che la società bianconera, tra risultati raggiunti in campo e stadio di proprietà, è ancora un gradino superiore rispetto alla Roma.

Quando, nel 2011, la proprietà americana ha rilevato la società giallorossa, il rapporto tra costi e ricavi recitava meno 58 milioni di euro e un valore patrimoniale della rosa pari a 37 milioni. Fin da quel giorno, gli investimenti effettuati per gli acquisti sono stati importanti: basti pensare ad un giovanissimo Erik Lamela, portato a Roma dall’allora neo ds Walter Sabatini a fronte di 17 milioni versati nelle casse del River Plate. Dopo due stagioni, l’argentino è stato però ceduto per 30 milioni al Tottenham, realizzando una plusvalenza di 13 milioni. Ma “El Coco”è solo uno dei tanti calciatori grazie ai quali la Roma ha potuto incassare soldi da reinvestire per acquisti e ingaggi. Il caso più clamoroso è quello di Marquinhos, preso in prestito dal Corinthians per 1,5 milioni e riscattato a titolo definitivo nel gennaio del 2013 per 5,7 milioni. Al termine della stagione, per l’allora diciannovenne il Paris Saint-Germain ha pagato 31,4 milioni. Lo stesso è stato fatto, più o meno, con Benatia, Rüdiger, Salah e Pjanic, solo per citarne alcuni. Qualcuno avrà da obiettare che in questa maniera è difficile ambire a traguardi importanti, ma reinvestendo la Roma ha dimostrato in questi sei anni e mezzo di gestione americana di essere comunque competitiva. Ora mancano i due step fondamentali per alzare definitivamente l’asticella: cominciare a vincere qualche trofeo e a costruire lo stadio.

(Il Romanista, L. Latini)

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38 Commenti

    • essere romanisti per te significa appecoronarsi e accettare in ginocchio tutto senza criticare?

    • Nome, non si tratta di accettare tutto senza criticare. Si possono criticare alcune scelte di mercato fatte (es.Iturbe). Si possono criticare i calciatori che non sempre hanno reso in proporzione al loro presunto valore (intendo lo stipendio da loro richiesto per continuare a giocare nella AS Roma). L’anno scorso, in Europa League per esempio, si poteva fare molto meglio e magari avremmo già alzato i ricavi ed avremmo velocizzato l’ingresso di uno sponsor. Le critiche costruttive vanno benissimo, ma quelle strumentali ed assurde assolutamente no! Continuare a dire “cacciate i soldi” è una critica sciocca ed inutile, perché i soldi sono già stati cacciati più volte e parecchi pure, con vari aumenti di capitale e questo per mantenere alta la competitività! Il FFP non lo ha fatto la Roma!

    • a me dà fastidio quando si dà del Laziale a chi la pensa diversamente…..è segno di imbecillità

    • Il fatto che tu ti imbufalisca se qualcuno ti da del laziale (da scrivere rigorosamente minuscolo però), non può che farti onore!! Forza Roma!!!

    • Scusami Diego sono anche d’accordo ma perchè citi solo Iturbe? forse perchè lo ha preso Sabatini e non Monchi? il solo bell’acquisto di Defrel vale quello di Iturbe. Resta la considerazione che Monchi è partito da un secondo posto e 87 punti PUNTO. Si poteva fare qualcosa di più in E.L. lo scorso anno? certo bastava molto probabilmente che al posto di Grenier gli prendevano un sostituto di Pjanic sano e magari un modesto ricambio per Dzeko anche in prestito.Occasione letteralmente buttata al vento per poi ridurci alla situazione attuale.

    • Romano, ho prso ad esempio Iturbe perché è il caso più clamoroso di acquisto sbagliato! Defrel, pare essere su quella strada, ma aspetterei prima di paragonarlo all’argentino, che ci ha dato prova della sua pochezza per anni ed ha fallito ovunque lo abbiamo mandato. Non era a favore di Monchi o contro Sabatini. Era per dire che le critiche possono essere avanzate, ma quelle giuste e con un senso, non quelle a prescindere ed assurde. Si è capito che detesti Monchi, ma ormai lo metto come il prezzemolo…

    • Diego non detesto assolutamente Monchi, perchè dovrei farlo? semplicemente (e non è il tuo caso) non ne capico l’esaltazione aprioristica così come il massacro gratuito di Sabatini (e non è un mio amico) da parte di molti. Per ora gli esiti dell’operato dello spagnolo sono evidenti e per quelli si valuta senza considerare le conseguenze se non si arriva tra le prime quattro.Peraltro si è contestato Pallotta (tutti d’accordo) per i roboanti, quanto fuori luogo, proclami iniziali e successivi quando Monchi (superfluo rielencarli) ha fatto peggio. Il ricorso a maggiore ed opportuna umiltà, visti i risultati, mi pare obbligato. Se per il prosieguo farà meglio sarò il primo a riconoscerlo così come riconosco tranquillamente alcuni meriti anche di Pallotta o Baldissoni.

    • Si Romano, lo so che non lo detesti! Era in modo scherzoso.. ?! Io credo che il vero lavoro di Monchi potrà essere valutato il prossimo anno. Per quanto riguarda Sabatini, trovi che abbia fatto cose straordinariamente positive ed errori, anche gravi in alcuni caso! Tutto sommato, reputo il suo lavoro positivo! Un caro saluto e Forza Roma!

    • Tu certo parli ma secondo me sei un parente di pallotta….in inghilterra anche il newcastle o l’arsenal ha lo stadio di proprietà….eppure non vincono niente da 20 anni….Lo volete capire che lo stadio non ti porterà a competere in Europa? Che poi fosse lo stadio della Roma….sarà lo stadio di Pallotta a cui la roma dovrà versare un affitto…ma vi rendete conto? Dobbiamo svegliarci

  1. Articolo lucido,perfetto,realista…non per niente l’ha fatto il Romanista…
    I Piagnoni possono rivolgersi ad altre Testate…a loro ben note…per poter gemere e singhiozzare …

  2. Tutto molto bello con la differenza che lo step più importante è che manca una squadra solida. Se si va a guardare a casa degli altri per fare esempi a giustificazione del FPF della Roma almeno lo si facesse con coerenza. La Juve ha venduto ma non solo ha incassato somme allucinanti ma ha reinvestito su giocatori che ad oggi la fanno cmq vincere come pure non si è mai sognata di smembrare una squadra di titolari e ricominciare da zero ogni anno. Le altre squadre vendono ma non si indeboliscono la Roma vende e perde pezzi che non vengono parimenti reintegrati. Chi va in campo porta le vittorie ma un conto è avere alternative di schieramento un conto è non averne. Abbiamo uno stuolo di dirigenti a Roma e non contenti a Londra eppure l’unica fonte di guadagno sono sempre i giocatori.

  3. on topic : mettere in relazione il risultato del gruppo roma al giugno 2017(rosso di 42 milioni e 48 mila euro ) con la compravendita dei calciatori è sbagliato.
    le voci che compongono il risultato infatti solo solo i ricavi e i costi operativi di esercizio.
    la compravendita dei calciatori non rientra (giustamente ) in questo ambito ma rientra nei dati patrimoniali. tanto è vero che il Margine operativo lordo (EBITDA) al giugno 2017 è positivo per 44 milioni 268 mila euro.
    Per cui il risultato al giugno 2018 sarà migliore solo perchè a fronte di costi operativi stabili ci sarà un aumento dei ricavi operativi sostanziale (partecipazione alla prima e seconda fase della champion league).

    • Scusa Nome ma se vendi a 25 un calciatore iscritto nell’attivo patrimoniale a 10,generi una plusvalenza di 15, che sono ricavi dell’esercizio. Che poi siano della gestione caratteristica o extracaratteristica, sempre ricavi sono.
      Forza Roma.

    • ho scritto io il commento ma mi sono dimenticato di inserire il nick.
      quello che dici è corretto ma se leggi il bilancio della roma (sul sito asroma lo trovi) la compravendita dei calciatori al giugno 2017 ha come voce attiva per 79 milioni la Gestione Operativa Netta Calciatori.
      ma non viene conteggiata come ricavo operativo. Credo che sia corretto così per una società quotata in borsa vista la volatilità del ricavo.

    • Ma se poi se ne vanno tutti quanti, lo stadio resta vuoto no?
      O a quel punto si rientra per vedere che non c’è nessuno in campo, e quindi riuscire subito dopo?
      Perchè scusami, andare a Roma Nord, parcheggiare, superare i tornelli, magari piove pure,
      è umido, devo anna’ a cena da mi’socera, solo per anna’ a controlla’ che se ne son annati tutti quanti…. magari anche no eh!

    • Hai ragione…allora evitiamo di fare l’abbonamento e compriamo i biglietti dello stadio solo quando arrivano i campioni, diversamente ci ascoltiamo la partita in radio come nei mitici anni 80.

  4. Spiegatemi una cosa, ma sto benedetto fayrplay finanziario ce l’hanno solo roma ed inter? M.city fa quel cavolo che gli pare infatti vedi laporte 65 milioni, psg 220 milioni per neymar, il Milan che sta peggio di noi spende 280 milioni, il bayern ed il real fanno che gli pare , lo.united compra sanchez a suo di milioni…mah….in italia invece pure nel calcio stiamo col fiato addosso. Ora capisco tutto, ma forse ci vorrebbe più equilibrio, equità e forse maggior controllo su certe squadre che hanno uno strapotere economico dettato dagli sceicchi. Questi ogni anno mettono miliardi e la maggior parte delle volte non vincono na cippa. Vedi psg, vedi united …mah…sinceramente qualcosa non mi torna!!!

    • Il Manchester Cuty è posseduto da un Emirato in pratica: Abu Dabhi.
      Il presidente Al Mubarak avendo a disposizione le risorse dei fondi statali ha praticamente
      margini di spesa illimitati, grazie alla possibilità di gonfiare il fatturato con sponsorizzazioni
      fittizie ma comunque ammesse dal FPF.
      Per dire, il City fa una tournèè ad Abu Dabhi? E un fondo locale li paga per il disturbo 100ML €,
      e ti compri chi vuoi.
      Idem per il PSG. Idem anche per il Chelsea prima che Abramovich prendesse una sberla con i derivati da paura e cominciasse a stare un po’ più attento.
      Sono giocattoli, vincere per questi signori è relativo, è uno Status Symbol-
      Tieni conto che il proprietario del PSG si è comprato la Griffe Valentino, tra le altre, in mezzo pomeriggio….

      Per il Milan, aspetta 3 mesi…

    • Il punto è proprio questo, il FPF è la scusa con cui la proprietà giustifica la situazione della Roma, ma in realtà è una foglia di fico. Se hai una dirigenza con le palle e che davvero non dorme la notte per fare crescere la società le soluzioni le trovi. Come dice Anto il FPF guarda entrate e uscite, se quindi fai un tour e ti pagano 100 M e li sborsa un amico di Pallotta non fa differnza sono comunque incassi. Noi facciamo tour in America, Asia, Australia e puntualmente abbiamo problemi di preparazione per incassare circa 20 M e accrescere la diffusione del marchio ASRoma ma alla fine lo sforzo estivo dei giocatori pare non ripagare nulla. i giocatori scendono in campo ma se la dirigenza non vale un cazzo c’è poco da fare così alla fine si vendono i giocatori e tutto torna a posto.

  5. Ok, vendite e plusvalenze necessarie. Assodato.
    Ma la gestione degli utili generati secondo voi e’ oculata?
    I risultati sportivi sembrerebbero indicare che qualcosa non funziona.

    • Se non vinci da 8 partite e giochi in quel modo è evidente che qualcosa non vada. Quando qualcosa non va però, per come la vedo io, bisogna cercare i rimedi al problema e metterli in pratica. Sparare a alzo zero su tutto e tutti difficilmente è la soluzione. Inutile dire “Pallotta non sgancia li sordi” perché non è vero. Diciamo piuttosto “i soldi sono stati buttati” e allora sarebbe meglio che venissero spesi meglio, per giocatori funzionali allo schema (se c’è uno schema) e magari non rotti.

    • Concordo in toto Datzebao. Siamo concettualmente dello stesso parere. Se Pallotta quest’estate non avesse voluto rischiare qualcosa non avrebbe fornito la disponibilità a Monchi di oltre 100 milioni sul mercato. L’errore più grande che attribuisco a Pallotta, che di calcio non ci capisce nulla e lo ha dichiarato, è essersi affidato a dirigenti e collaboratori a tutti i livelli di riconosciuta fama ma che,all’atto pratico, hanno tradito le attese. Potrei dire Normann (infortuni plurimi di ogni genere) di Monchi ma inutile insistere (è partito da un 2° posto e 87 punti) di altolocati consiglieri (manca main sponsor da anni). Alle volte collaboratori meno famosi ma più pratici e umili possono rendere molto di più e costare molto meno. Le ” folie de grandeurs” non sempre pagano.

    • Esattamente il mio pensiero. Se e’ vero che non abbiamo uno sceicco (e io manco lo voglio), e’ altrettanto vero che Pallotta i soldi li tira e li ha tirati fuori a più riprese.
      Solamente finora sono stati usati male, questa estate inclusa.
      Non accettare una sponsorizzazione per anni e’ stato un errore marchiano: tanti fondi persi in attesa del grande colpo che non e’ venuto. Avrebbero fatto comodo.
      Il problema sono soprattutto alcuni pacchi che abbiamo preso in passato (Iturbe, Doumbia, Ibarbo, B. Peres, Gerson, etc); contratti a pera (De Rossi, Borriello, Castan, Cole): e infine l’acquisto di una miriade di piccoli giocatori che non hanno generato plusvalenze, ma sono semplicemente spariti senza lasciar traccia.

    • Però comunque sono 4 anni in cui sei arrivato almeno 3 volte secondo. Quindi tutto da buttare non è. Molti soldi sono stati sciupati, ma non tutti. Per me è pure essenziale ritrovare l’equilibrio nel giudizio.

    • Ancora una volta concordo sostanzialmente Datzebao.Io da ultimo fesso, vista l’indubbia necessità di ricorrere a cessioni dolorose (che molti negavano inspiegabilmente) partito Spalletti, comunque antipatico quanto si vuole ma esperto e ottimo tecnico e anche Sabatini, (che per me ha in ogni caso svolto complessivamente un lavoro più che buono) per la ricostruzione mi sarei affidato a un tecnico italiano più esperto e indicai da subito Gasperini che la sua negativa esperienza in grandi squadre l’aveva già fatta. Così per il D.S. avrei optato per uno italiano quale ad es. Sartori, Osti o anche Gerolin. Per una realtà, almeno per ora, da E.L. andavano bene. Poi con lo Stadio, un bilancio assestato e un gruppo di giocatori solido, magari puntato a personaggi diversi. Un saluto

  6. Secondo me la realtà è che non è l’unica via. Se per sette anni si è fatto così cioè si è comprato e venduto per avere plusvalenze e poi si è ancora in rosso e non si è vinto nulla bisogna prendere atto del fatto che la gestione non produce ricavi per avere gli obiettivi che si millantano ai tifosi. A giugno mi aspetto una rifondazione totale via de Rossi naingollan Dzeko perotti forse strootman e che venga preso un blocco di giocatori che per 7-8 undicesimi sia quello nei prossimi :-4 anni solo così si può pensare di vincere qlc

  7. Visto che l’eliminazione col Porto ci è costata la perdita di tanti soldi per colpa di Ddr e di Emerson perché non abbiamo cacciato a calci i due responsabili, anzichè vendere Salah. C’è ancora chi vorrebbe barbetta in squadra.

  8. Caro Gianno 2mt, la tua è un’osservazione corretta ma c’è ancora chi attribuisce a Spalletti quell’eliminazione. Su DDR ricordiamoci anche dell’assurdità col Genoa; il problema è che, nonostante le sue spavalderie e i suoi 34 anni, è ancora indispensabile nel ruolo. Era evidentemente in calo e non è stato sostituito a meno che non si pensi a quel giocatore più che finito di Gonalons (l’errore più grave, tra gli altri, del mercato monchiano a prescindere dai 9 milioni di costo complessivo e ingiustificabile lauto, pluriennale ingaggio). Difra ha provato con Strootman ma con esiti molto incerti. L’assenza di De Rossi con Atalanta e 2 volte con la Samp si è fatta purtroppo sentire in fase di copertura e con la conseguenza che ad impostare l’azione si sono trovati J.Jesus e Manolas.

    • La Roma si porta dietro da tempo questo problema cioè il fatto di non avere dei difensori con dei piedi decenti per impostare l’azione oltre che non avere un regista ma solo un filtro davanti alla difesa. quando vedevo contro la sampdoria JJ toccare la palla mi venivano i brividi e mi chiedevo se veramente moreno era più scarso.poi forse adesso penso che non ha giocato perche era già ceduto. ma per la roma e anche penso in serie A due giocatori come juan jesus e peres non sono presentabili

  9. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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