Garcia: “Mai alla Lazio, a Roma per me c’è solo una squadra. L’esonero? Ho pagato frasi che poi ha detto anche Totti”

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RUDI GARCIA INTERVISTA ROMA – “Se allenerei la Lazio? No, mai. A Roma per me c’è solo una squadra”. Queste sono le parole di Rudi Garcia in un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport (R.Maida) e apparsa oggi sulle pagine del quotidiano romano.

L’ex allenatore giallorosso rivela alcuni retroscena sul suo addio: “La Roma chiamò Spalletti molto prima”, le parole di Garcia sul suo esonero, quando la dirigenza decise di affidarsi di nuovo al tecnico toscano, ora all’Inter. “Ho pagato frasi che poi ha detto anche Totti“, conclude il francese.

Sull’arrivo di Strootman al Marsiglia: “Quando ho saputo che la Roma avrebbe preso Nzonzi ho chiamato il mio ds, Zubizarreta, e ho chiesto di sondare. In cuor mio però non pensavo che avrebbe accettato di venire al Marsiglia, visto che era appena diventato padre. E invece… Forse Kevin in quel momento non avvertiva la fiducia della società e io ho sfruttato questa opportunità.”

L’ex tecnico romanista aggiunge: “Sul mio esonero sono state scritte tante cavolate. I miei problemi sono iniziati alla fine del secondo campionato, quando dissi quello che pensavo sul gap con la Juventus, sull’impossibilità di vincere lo scudetto. A quel punto era finita, la mia strada era segnata. Però mi fa piacere che Francesco abbia detto le stesse cose poche settimane fa. Di Francesco o Spalletti? Preferisco la squadra di Di Francesco, è un romanista e ha sfiorato una finale di Champions”.

Fonte: Corriere dello Sport

 

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21 Commenti

    • E’ incredibile la campagna denigratoria che ha dovuto subire questo uomo da parte dei pallotta boys, sia essi virtuali che giornalai.

      Ha amato Roma come pochi; è stato cacciato da una società arrogante e senza un euro perché, da romanista – e lui si ha capito come sono fatti i romanisti, molto più del salsicciaro di Boston – ai romanisti.

      E poi… ha difeso il capitano, dentro e fuori trigoria, a dispetto di chi ha cercato di venderlo più di una volta: già, perché Francesco Totti, nella sua biografia, questo lo ha scritto più volte.

      Molti yes men di Pallotta, lo hanno dipinto come un incapace: con una squadra ridicola è in zona champions. E hanno accolto a braccia aperte un allenatore, Spalletti, che ha usato la Roma per rientrare nel giro di allenatori che contano…

    • Io non sono assolutamente un Pallotta boys (sono tra i peggiori contestatori) ma posso dire in assoluta onestà che ero tra quelli che ha osteggiato fino allo sfinimento Garcia allenatore. La Roma del primo Garcia ha giocato il calcio più bello dopo il primo Spalletti , forse anche superiore al primo Ranieri. Ho sempre attribuito il merito a Gervinho in primis. Venuto a mancare Gervinho ( coppa d Africa e altre menate varie) la Roma ha avuto una involuzione fisica e tecnica ( sappiamo che i giocatori avevano preso il sopravvento) giocando un calcio orrendo anche arrivando seconda l anno successivo. Devo dire che i soliti che scrivono in virtù del consenso all’epoca lo sostennero ( sempre in favore della proprietà). Quello che è giusto è giusto.

    • So che te ed io remiamo nella stessa direzione. Ma vedi…lui ha avuto problemi nel momento in cui ha parlato chiaro e ha detto che questa proprietà aveva dei limiti.

      Prima gli hanno imposto un preparatore, con il solo obiettivo di esautorare il povero Garcia, poi gli hanno smontato la squadra, senza mai comprare i terzini ad un allenatore che gioca il 4-3-3 – pratica consolidata, ormai, a trigoria, quella di consegnare ai mister una squadra non congeniale al loro sistema di gioco.

      La roma ha giocato e vinto bene anche senza gervinho, il vero problema è stata la società che ha scaricato l’allenatore: in quanto società debole, e di straccioni, aspettavano le dimissioni di rudi sapendo che a trigoria, ormai, avrebbe regnato l’anarchia.

      Io l’ho sostenuto in quanto ROMANISTA.

    • Ma quale campagna denigratoria…due mesi senza vince in campionato, cappotto al camp nou, squadra fischiata col bate nonostante quel pareggio (orrendo) avesse sancito la qualificazione agli ottavi di CL, eliminati dallo spezia in CI, giocatori che se allenavano un ora al giorno (e se vedeva poi in campo) e facevano come je pare…ma per favore. Se a te stava bene così, ok…ma allora perché oggi critichi pure quanno se vince e chiedi la testa di DiFra dopo un pareggio e una sconfitta? Non sei coerente. Garcia bravissima persona, ma come allenatore era poca roba. Spalletti è una mer.da d uomo e ha usato la Roma come dici tu, ma come allenatore è dieci spanne sopra rispetto a rudy. Oggi quoto al 100% il post di NOME qui sotto (che me devo preoccupa’ ?)

  1. A roma per un periodo ha fatto cose incredibili, lo ricordo con piacere, anche se le sue ultime partite sono state un po’ un dramma

  2. Credo che é veramente una persona per bene ed un buon allenatore che pagó lo scotto e fu esonerato per alcune dichiarazioni perchè alla fine capí che tipo di societá é la Roma.Una squadra gestita da un millantatore, falso e venditore di fumo che promette cose che non puo realizzare!

    • Certamente il comportamento osceno del millantatore e relativi sgherri ha avuto ripercussioni sulle ambizioni di Garcia, che ci teneva a vincere con la Roma ma ha compreso che invece alla proprietà non gliene poteva fregare di meno, anzi. Come Spalletti, che infatti se n’è andato pure lui spernacchiando pallotta. Agli allenatori di livello non puoi certo chiedere soltanto di valorizzare i giovani (o meno) per poi venderteli compulsivamente, loro hanno delle ambizioni e lavorano con chi gli permette di coltivarle.
      E allora ti tieni EDF a vita.

    • Ilario, EDF me lo tengo volentieri perché è un bravo allenatore. Così come lo sono, del resto, Spalletti, Garcia, Luis Enrique, Ranieri e tutti gli altri che il nostro benemerito “ambiente” ha letteralmente tritato (oltre che spernacchiato).
      Continuo a ritenere non credibile che una qualsiasi proprietà non sia interessata a vincere, atteso che ai successi sportivi dovrebbero corrispondere maggiori introiti. A meno che per vincere non si porti la Società al tracollo finanziario…

  3. Ci credo preferisca DiFranesco, vedo molte analogie tra il loro modo di allenare. Le loro squadre giocano male, vincono le partite col minimo gioco e sforzo. Ricordo la Roma di Garcia, era davvero brutta, eppure squadre come la Juve e il Real vincono da una vita senza un minimo di gioco. Penso che allenatori come loro o Mourinho siano quelli più efficaci ma che fatica vedere le loro partite divertendosi.

  4. Garcia fa parte della diffusissima categoria, tipicamente romana, dei riabilitati postumi. Allenatori a cui è stato detto di tutto al momento dell’esonero, per poi magicamente tornare “grandi” a distanza di qualche anno. Senza andare troppo indietro nel tempo, chi non ricorda il “minestraro” Ranieri, ora rivalutato a furor di popolo. Per non parlare del traditore Capello che ora viene visto con tutt’altra visione…nostalgica. Perfino Spalletti comincia ad essere rivalutato…
    Forse magari tra un pò scopriremo che gli allenatori non sono stati il più grande problema della Roma, i problemi erano e sono altrove. Tempo al tempo…

    • Sottoscrivo in t o t o, caro Chico. L’ambiente prima osanna, poi distrugge, infine riabilita. Una psicosi collettiva che, se non ci fosse di mezzo la nostra Roma, sarebbe interessante da analizzare e magari scriverci, a esserne capaci, un trattato scientifico. Potrei intanto suggerire un titolo: “Da Fiumicino alla gogna, dal trono alla bottega del maniscalco, da Mura alla Ferrazza, isterismi e piagnistei di massa nell’era del boccalone social”.

  5. secondo me garcia è un buon allenatore con i suoi pregi e difetti ma non parliamo di grande allenatore perché sono altri i grandi allenatori altrimenti se era un grande allenatore andato via da Roma non finiva a marsiglia. Forza Roma

    • Si è reso ridicolo?

      Cosa doveva dire dopo la dimostrazione di “forza” padronale della Juventus? quando Totti dice “è sempre così” e l’ambiente è rassegnato al fatto che o vincono perché sono più forti o vincono perché vincono lo stesso, perché sono i padroni?
      (leggere gli articoli di oggi su Marotta, sulla sudditanza dei media, eccetera… tutte cose risapute ma che trovano conferme oggettive, nelle intercettazioni).

      Cosa doveva dire per far tenere duro e non tirare i remi in barca a novembre?

      Ha cercato con quella frase di prendere forza da una sconfitta ingiusta, ha protetto i suoi giocatori, ha cercato di fare in modo che continuassero a crederci.

      Si è reso ridicolo?
      col senno del poi, perché non ha vinto.
      Ma meglio provarci e rendersi ridicoli che arrendersi.

  6. Dopo un ricchissimo rinnovo, hai pagato i pessimi risultati del secondo (miracolato IN CAMPIONATO da Lazio e Napoli) e terzo anno, con una squadra spaccata , senza gioco ed in totale caduta libera.

    Il resto, sono chiacchiere

  7. Nel 2015-16 Garcia aveva uno squadrone,la juve cominciò malissimo quel campionato e secondo me quello è stato l’unico anno in cui si poteva davvero vincere.Ma purtroppo ormai da tempo la Roma giocava in maniera oscena,fummo eliminati anche dallo Spezia in Coppa Italia e la decisione di cacciarlo fu troppo tardiva.Ma il rimpianto x quella stagione resta

    • Verissimo, quel campionato fu falsato dagli arbitraggi, lo avremmo vinto. Ci rallentarono per far riprendere la juve.

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