NOTIZIE AS ROMA – C’era una volta Carlos Queiroz, che ha fatto da padre calcistico a José Mourinho prima e a LuÃs André de Pina Cabral de Villas-Boas poi. Quindi, ecco Paulo Fonseca, che è l’incarnazione moderna dei principi del maestro Carlos: tutti portoghesi che hanno conquistato l’Europa. Chi come Mourinho ha vinto tutto, chi come Villas Boas, tra alti e bassi, si è fatto apprezzare qualche anno fa sulla panchina del Porto e chi, come Fonseca, ha cercato e trovato fortune in Ucraina.
E tutti portando avanti il metodo della periodizzazione tattica, ovvero addestramenti per sviluppare attitudini di gioco sia se si lavora sulla parte atletica sia su quella tattica sia sull’aspetto psico emotivo: tutto, insomma, viene svolto nello stesso momento e in funzione del gioco. Come voleva Di Francesco, poi in difficoltà con uomini poco adatti (non benissimo nemmeno il semplificatore Ranieri, tra l’altro). Ecco perché a Fonseca ne serviranno di adatti, altrimenti il problema – come sempre – diventano le teorie, mentre la soluzione è la loro semplificazione. E non è così.
INDIPENDENZA – L’idea di gioco di Paulo, che non è conosciuto solo per essersi travestito da Zorro: un calcio offensivo e indipendente. Indipendente dall’avversario. La base, poi esiste l’adattabilità : nel Braga faceva anche 4-4-2, ad esempio, e il suo Shahktar, nel ritorno dell’ottavo di Champions contro la Roma lo scorso anno, si è presentato molto più abbottonato rispetto all’andata (squadra compatta, con attaccanti a fare pressing per filtrare le linee di passaggio). Le sue formazioni sono sempre schierate per avere il controllo, sia del gioco sia degli spazi, con tanti uomini vicini alla palla, proprio per gestire in libertà il possesso.
Il motto: creare disordine negli avversari, per poi colpirli. L’impostazione passa da un regista (la Roma non ne ha nemmeno uno, forse Nzonzi può adattarsi) il possesso deve essere ragionato. Coinvolto – nell’organizzazione del gioco – anche il portiere, che spesso apre lungo sui terzini, sempre alti a cercare i continui uno contro uno o le sovrapposizioni con le ali. La verticalizzazione è obbligatoria negli ultimi venti, venticinque metri, per le imbucate. Il suo modulo standard è il 4-2-3-1 (o 4-3-3), con passaggi anche al 3-4-3.
Quando gli avversari sono stretti e bassi, le squadre di Fonseca cercano un offensiva con cinque uomini: i due terzini alti, le ali strette vicino al centravanti che, per agevolare il suo gioco, dovrà essere di movimento. I due centrali di difesa devono essere veloci, o almeno uno di loro. Manolas è perfetto, ma chissà se riuscirà a trattenerlo, Fazio lo è molto meno. Florenzi va bene, dall’altra parte vorrebbe Ismaily. Come detto, serviranno due mediani, e uno è stato individuato: Florentino del Benfica, classe 99. Insomma, teorie sì, anche affascinanti. Ma poi ci vogliono gli uomini. Quelli giusti.
(Il Messaggero, A. Angeloni)


L’importante è non ripetere il mercato isterico di Monchi, votato più al cogliere l’offerta sul nome caldo piuttosto che sui giocatori funzionali al gioco dell’allenatore. Basti pensare che Di Francesco chiese più mezzali e gli comprarono solo trequartisti. Paradossalmente (ma non troppo), ha più senso spendere qualcosa in meno su giocatori meno conosciuti ma che funzionino adeguatamente nei meccanismi di squadra piuttosto che prendere il nome grosso del momento
Tutto bellissimo, mi sembra già di vedere le sveglie che prenderemo con le squadre tutte pullman davanti la porta e contropiede, tipicamente italiane…. Ma si sa, errare è umano, perseverare tenacemente nello stesso identico errore è Pallotta ….
se i fraseggi sono rapidi non c’è difesa che tenga, è logico che se li fai all'”italiana” è tempo perso
Fortissimo, è un mix tra mourinho, Ancelotti, Guardiola. Ha la cattiveria agonistica di Klopp e gli stessi capelli non trapiantati di Conte. È bello , ricorda Colin Farrel, un grandissimo attore alcolizzato che ha fatto una serie di Capolavori del tipo Alexander e attenti a quei due, le donne impazziscono per lui. Un gran colpo, magari c è casca , Pallotta.
Ma per fare questo calcio di Fonseca non dobbiamo per forza buttare via tutto qualcosa di buono sicuramente ci sarà anche nella rosa attuale della Roma
il possesso palla lo fai con fazio, nzonzi, marcano, schick e tutti i bei nomi nuovi che si leggono tipo bonifazi ?
mi sono dimenticato juan jesus…
Pe fa er calcio che propone lui, in Italia, devi avè n’tasso tecnico modalità Top Level…nun devi mai perde na palla, perchè dietro c’hai le pampas argentine, 40-50 metri de praterie verso la porta nostra…
proprio per i motivi elencati avrei preferito altro, oltre che per questioni caratteriali e di scarsa conoscenza della serie A. lo Shaktar a Manchester l’anno scorso in Champions mi ha ricordato la Roma di DiFra a Liverpool, tra l’altro con squadra più rodata ed esiti peggiori. mah… Baldini si è dissociato, Totti e Petrachi volevano altro ed io non so chi lo ha scelto. Fienga? Pallotta? boh, speriamo bene. comunque quando sarà ufficialmente il nostro mister Forza Fonseca e FORZA ROMA
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.