Osvaldo alla prova d’appello

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IL TEMPO –  A.Austini – Nessun castigo. Tutt’altro: l’occasione per farsi perdonare l’ultima sciocchezza di una lunga serie. La Roma non molla Osvaldo e Andreazzoli è pronto a schierarlo sabato sera contro la Juventus.

Secondo il tecnico e la società, la storia del rigore di Genova è un capitolo chiuso. E allora non c’è motivo per tenere fuori l’unico centravanti disponibile (Destro è out per almeno un altro mese) in una partita che più delicata non si può. Il problema, semmai, è che Osvaldo non sta bene da tutti i punti di vista. I litigi con i tifosi degli ultimi giorni – prima all’aeroporto di Genova poi due volte a Trigoria con tanto di uova e pugni sull’auto – lo hanno scosso e preoccupato, tanto che ieri ha lasciato il centro sportivo dal cancello secondario per evitare nuovi contatti. I compagni, a partire da Totti, allenatori vari e i dirigenti stanno provando a rincuorarlo. Perché in fondo un po’ tutti nella Roma considerano l’argentino un buono d’animo. Dietro c’è anche una strategia del club: metterlo fuori in questo momento farebbe scendere il suo valore in vista della probabile cessione a giugno. Ma fino a quando sarà la Roma a pagarlo, Andreazzoli resterà liberissimo di schierarlo.

Per sfidare sul campo la Juve, che nelle ultime due estati ha provato a strapparlo alla Roma, il centravanti dovrà anche superare un problema fisico: il ginocchio destro, colpito duro venerdì scorso in uno scontro fortuito con Castan, è ancora dolorante. Per questo ieri ha interrotto l’allenamento qualche minuto prima della fine per curarsi con il ghiaccio. Ma i medici sono convinti che si tratti di una situazione gestibile in vista della gara.

I veri ostacoli sono tutti nella testa complicata di Osvaldo, messa a dura prova dalle tensioni degli ultimi giorni. Si è pentito, scusato ma non basta per tirarsi fuori dal ciclone. «Ora mi volteranno tutti le spalle» ha detto subito dopo aver scippato il rigore a Totti. E fuori da Trigoria è successo: il suo tasso di popolarità tra i romanisti è ai minimi storici e l’Olimpico difficilmente lo risparmierà sabato. Almeno in partenza.

Una consolazione gli arriva dalla vita privata: come riporta il «Clarin», la sua fidanzata Jimena Baron (un’attrice argentina) ha lasciato le riprese della soap opera a cui partecipava da protagonista in patria per stabilirsi a Roma con lui. Dal rigorista occasionale a quello vero, Totti invece è già passato oltre. Dopo essersi chiarito con Osvaldo e aver spiegato ad Andreazzoli perché non si è presentato sul dischetto, ha evitato altri commenti rinviandoli a un «post» atteso sul suo blog per oggi. «Preferisco non dire niente adesso» ha spiegato ieri a chi lo ha intercettato sotto casa dopo l’allenamento.

Il capitano vuole voltare pagina, senza alimentare ulteriori polemiche nonostante non abbia gradito che qualcuno a Trigoria lo ritenga più responsabile di Osvaldo nel caso incriminato. Meglio così: alla Roma già tormentata non serve di certo un nuovo caso Totti.

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