ON AIR – Continua la nostra rubrica dedicata al mondo radiofonico che costella l’etere romano. Un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Giacomo Losi (Centro Suono Sport): “Totti è stato un gran signore, è troppo bravo: fossi stato in lui mi sarei incazzato come una bestia con Osvaldo”.
Alessandro Angeloni a Rete Sport: “Le contestazioni? Sono sempre giuste nella teoria. La cosa triste è che si contesta Osvaldo perché tira il rigore e Sabatini perché è laziale.”
Luca Valdiserri (Rete Sport): “Queste contestazioni sono acqua fresca rispetto a quelle del passato. Due pugni sulla macchina non spaventano nessuno. Ma non è detto che un calciatore accetti di buon grado che la sua auto venga presa a calci. Non penso che sia giusto far giocare Osvaldo, e non per motivi disciplinari. Non si può schierare Pjanic, Lamela, Totti e Osvaldo tutti insieme.”
Riccardo “Galopeira” Angelini: (Tele Radio Stereo): ” Ho provato a capire di chi sono le colpe di questo momento: se pensiamo alla campagna acquisti della Roma, Sabatini non sembra colpevole”.
Ugo Trani (Rete Sport): “Quella nota sicuramente non l’ha scritta Pallotta, ormai siamo tutti d’accordo”
Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “C’è uno scoramento unico in città, come poche altre volte. C’è un cambiamento nella piazza da qualche anno a questa parte, è un ambiente diverso. La gente si è allontanata dalla Roma”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Speriamo che la Roma trovi un socio, altrimenti sarà costretta a vendere Lamela. Il club è in affanno economico, e davanti ad un’offerta importante da parte del City sarebbe costretta al sacrificio. ”.
Tiziano Carmellini (Radio Manà Manà): “Spalletti in Russia guadagna tanti soldi, è difficile che torni alla Roma. L’ipotesi Ancelotti potrebbe essere verosimile. Mourinho? Non so se Roma è pronta per uno come lui. La Roma ha già sbagliato due allenatori e non può permettersi di sbagliarne un terzo”
Max Tonetto (Tele Radio Stereo): “Tutto è legato ai risultati: solo vincendo si può ritrovare l’entusiasmo, anche della gente che ti sta intorno”.

