ALTRE NOTIZIE (GASPORT) – Un dato significativo viene riportato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport: da quando ci sono i tre punti a vittoria, non era mai successo nel torneo a venti squadre che la prima in classifica avesse così tanti punti, e cioè 55, alla ventesima giornata di campionato. La tendenza è apparentemente ineluttabile: chi è più forte diventa sempre più forte e, proporzionalmente, i deboli sono sempre più deboli, mentre la classe media tende a sparire.
C’è la netta percezione di un adeguamento della Serie A ad altri campionati europei — tipo la Liga spagnola — dove le differenze di budget e valori in campo tra le prime e le ultime sono abissali. Tutto vero anche se il riscontro sui numeri in classifica ci dice che siamo davanti a una tendenza in atto da tempo. Spesso, negli ultimi anni la Serie A a questo punto del torneo aveva un profilo segnato. Nel 2005-06, poco prima del big bang di calciopoli, la Juve aveva 8 punti di vantaggio sulla seconda e 41 sull’ultima (ora ha 8 punti sulla seconda e 42 sull’ultima). L’Inter, nella stagione seguente era a più 9 e più 45. Dov’è la novità ? Il fatto nuovo è il ridimensionamento dei nostri club d’élite in Europa. La serie A ha bisogno di più qualità complessiva, per crescere. Un passo importante per ripartire può essere la riduzione a 18 squadre. Tanto per cominciare.

