ON AIR – CORSI: ”Cori? Sto con chi si ribella”, ROSSI: “Arrivare alla penalizzazione sarebbe masochismo”, FOCOLARI: ”I tifosi hanno deciso di fare harakiri”, RENGA: ”Provocazione? Si, ma verso la Roma”, TONETTO: ”Senza tifo il rendimento della squadra cambia”

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GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento! 

David Rossi (Tele Radio Stereo): “Adesso ricomincia l’Europa League che potrebbe creare qualche fastidio in più alle squadre che lottano con la Roma in campionato. Tiene banco oggi la storia dei cori e della squalifica delle curve. Possiamo stare tutta la mattina a parlare di quanto è stupida e mal interpretata questa regola, è una stronz*ta mega galattica. Ma sarebbe molto pericoloso per la Roma vedere fino a che punto questi possono arrivare, perchè se arriviamo alla penalizzazione superiamo il masochismo”.

Max Tonetto (Tele Radio Stereo): “I cori? E’ importante che i tifosi capiscano che il rendimento della squadra cambia tanto con o senza tifosi. L’apporto del pubblico è fondamentale, e non bisogna dimenticare che c’è anche il rischio della penalizzazione in classifica. Capisco la presa di posizione, è una norma che va rivista.”

Franco Melli (Radio Radio): “C’è il rischio che si arrivi a Roma – Juventus con tutti i giochi già decisi.” 

Roberto Renga (Radio Radio): “La Roma va tutelata. Qual è il senso della protesta? Sento dire che è una forma di provocazione. Ma verso chi? Verso la Roma, visto che è lei che ci rimette. Corsa alla scudetto? Certo che la Roma ci deve credere, anche perchè ricordiamoci che c’è sempre uno scontro diretto da giocare all’Olimpico. Sempre che i coristi permetteranno di avere uno stadio esaurito, che sarebbe un vantaggio per la Roma.”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Curve chiuse per cori? Io sto con chi si ribella, anche se capisco chi si lamenta perchè vuole andare allo stadio a vedere la Roma. La guerra contro questa norma così idiota deve essere fatta anche dal punto di vista mediatico”.

Furio Focolari (Radio Radio): “Ragazzi, questo discorso ce lo porteremo fino alla fine del campionato. Se i tifosi della Roma hanno deciso di fare harakiri, lo facciano, ma non possiamo andargli appressso. Il regolamento è sbagliatissimo, ma c’è. E continuiamo a prendere le parti a questi idioti? E’ allucinante. In un anno dove la Roma sta facendo miracoli, perchè i suoi tifosi devono fare questo? Anche la norma che vieta ai calciatori di togliersi la maglia è stupida, ma c’è e va rispettata. E sono stupidi i calciatori che se la levano: ci sono altri modi per esultare”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Quando non c’è Totti, Pjanic diventa un protagonista. E’ una posizione molto vicina a quella di Francesco, e quando non c’è lui, Pjanic la sfrutta molto bene. L’obbligo di Garcia è di vedere qualcosa di diverso per far coincidere la presenza di Totti, Pjanic, ma anche di Destro.”

Luca Valdiserri (Rete Sport): ”La Roma ha un cuscinetto di dieci punti sulla quarta che è davvero tanta roba. Ci sono ancora delle partite complicate dove puoi perdere qualche punto, ma questo discorso vale anche per le altre. Quando ci sarà Napoli – Fiorentina, o Napoli – Juve, una delle due squadre dovrà per forza perdere punti. Il vantaggio che la Roma ha accumulato è importante, e c’è riuscita perchè è una squadra solida.”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Se riprenderei Cerci? Si, subito. Fa delle cose pazzesche. Credo che sia maturato, c’è ancora qualche piccolo dubbio sull’effetto Ventura, che pare l’unico allenatore capace di prenderne il meglio. Ora però è un calciatore pronto.”

Augusto Ciardi (Tele Radio Stereo): “I limiti di Cerci sono caratteriali, lui riesce a fare la differenza solo con Ventura”.

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Cerci? E’ un giocatore che servirebbe, non so se alla Roma, ma è uno dei calciatori più divertenti: movimento, velocità dribbling…In Italia come lui ci sono Gervinho e Cuadrado. Lui nella Roma non si è ambientato, ma è un gran giocatore”.

(CONTINUA…)

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