ON AIR – ROSSI: ”Lo stadio si farà, ora cosa diranno gli anti-americani?”, PAGLIA: ”Chi spera non si faccia resterà deluso”, VALDISERRI: “Lukaku, Santon e Paulinho? Magari”, PRUZZO: ”Non sono giocatori di prima fascia, come Gervinho”, CORSI: ”Servirebbe un bomber alla Batistuta”

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Con due giocatori fenomenali come Rooney e Van Persie,  la Roma se la batterebbe pure per la Champions. Che trio sarebbe con Totti? Sono sogni, ma giusto per dirvi che basterebbero due campioni veri, e non presunti tali. Un giocatore da 30 anni, già pronto, tipo Batistuta, servirebbe come il pane. Lo stadio? Il Corriere dello Sport oggi ci racconta tutta un’altra storia: da progetto fantastico ora è diventato un disegnino con un plastico che chissà se si potrà mai fare. Cari tifosi, questi sono i giornalisti.”

Alessandro Doria (Centro Suono Sport): “Io dei tre nomi che fa il Corriere dello Sport, prenderei solo Paulinho. Santon è stato bocciato dal calcio italiano, e Lukaku non mi sembra un top player già fatto”.

David Rossi (Tele Radio Stereo): “Sono stanco di certe cose…La frase ricorrente in questi mesi è stata: ”Tanto sto stadio non lo faranno mai”. Si era parlato di laziali a Trigoria, di buffoni, di distruttori di Trigoria, e che questa storia dello stadio era la ca..ata per tenere buoni i tifosi prima dello smantellamento della Roma. Ora ci troviamo un anni  e mezzo dopo con la Roma seconda in classifica, una squadra che ha infranto record, che ha costruito una squadra per il presente e il futuro. E oggi, tra sei giorni, verrà presentato lo stadio. Pallotta ha aspettato tutto questo tempo per trovare le coperture finanziare, il Comune non tirerà fuori un euro. L’obiettivo è costruire lo stadio nel 2017-2018, ma è possibile che possa slittare al 2018-2019. Meglio un ritardo di qualche anno che mai. Ma dove stanno quelli che parlavano di laziali a Trigoria, di buffoni, di pagliacci che dovevano andarsene da Roma? Chiedetevi chi lo ha detto, e soprattutto perchè…”

Alessandro Paglia (Tele Radio Stereo): “Per me lo stadio della Roma resta un sogno, anche se dovesse essere finito  nel 2020. Delle infrastrutture però non dovrebbe occuparsi il privato che costruisce lo stadio, perchè sarebbe una miglioria per la città. Lo svincolo o l’uscita la dovrebbe pagare il Comune, e non il privato. Se lo stadio non dovesse farsi, ci sono alcuni tifosi della Roma esulterebbero, e non ne capisco il motivo. Chi spera che non si farà, tra tre o quattro anni sarà costretto ad attaccarsi…” 

Max Tonetto (Tele Radio Stereo): “Lo stadio sarebbe una svolta importantissima per la società. Per il giocatore si sente molto il fatto di avere i tifosi vicini, mentre ora all’Olimpico hai tutto tranne quella sensazione.”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Lukaku e Paulinho per la Roma? Non sono giocatori di prima fascia. Come Gervinho, che ne ha giocate tutte, ma come media gol ha fatto meno di Ljajic. Resto convinto che Gervinho sia un giocatore di seconda fascia. Tra Lukaku e Destro, mi tengo Destro.”

Luca Valdiserri (Rete Sport): “I tre acquisti pubblicati oggi dal Corriere dello Sport in prima pagina? Sono tre giocatori che prenderei molto volentieri. Lo scambio Pjanic-Pastore? Ma lasciamo stare…Ha ragione Totti, teniamoci questa squadra e facciamo tre acquisti. A me vanno benissimo Santon, Paulinho e Lukaku. Se cedi Pjanic per Pastore fai un salto indietro, anche con un conguaglio di 15 milioni. Ci faresti poco. A quel punto, se proprio devo fare il sacrificio, Pjanic lo vendo a 30-35 milioni cash, senza contropartite, come ha sempre detto Sabatini”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Sullo stadio ho sentito dire tante minchi*te, ora voglio vedere questa benedetta presentazione. Ditemi voi in quale altro paese del mondo chi costruisce lo stadio, deve pensare a fare anche i treni e le fermate dei bus. Penso che gli americani sarebbero dei pazzi se fossero stati tutto questo tempo a lavorarci, senza sapere cosa fosse l’Italia. Altrimenti c’è il grosso rischio che questo diventi un altro progetto come quello che aveva presentato Rosella Sensi…”

(CONTINUA…)