
AS ROMA NEWS (IL ROMANISTA) – L‘aumento di capitale, approvato ieri, sarà completato entro il 30 giugno 2015. Sbagliato fantasticare su quei soldi: è denaro già in cassa. Inizialmente era previsto di 50 milioni, poi è stato portato a 80. Adesso ci si è resi conto che non bastano e che occorre salire fino a 100. «L’utilizzo dell’aumento di capitale è finalizzato all’equilibrio della gestione, a copertura delle perdite d’esercizio passate», spiega Baldissoni in assemblea. «Per quest’anno – aggiunge – è prevista una perdita consistente, ma inferiore alle precedenti».
Ma di quanto? L’ultima semestrale, l’ultimo documento di bilancio, ha evidenziato un passivo di 3 milioni 319 mila euro, contro i 26 milioni 109 mila di dodici mesi prima. A giugno il rosso dovrebbe aggirarsi sui 25 milioni. Il processo di risanamento dovrebbe terminare a giugno 2015, quando i frutti della partecipazione in Champions League potrebbe riportare i conti in equilibrio. Un miracolo, per una società che tre anni fa era sull’orlo del fallimento. Per il vero salto di qualità dei ricavi, per non dover più scrivere di aumenti di capitale a risanamento di perdite pregresse, sarà però indispensabile lo stadio di proprietà. Lo scrive questa mattina il quotidiano Il Romanista.
