NOTIZIE AS ROMA (Il Messaggero, M. Ferretti) – «Se vinciamo con il Feyenoord, poi vinceremo anche con la Juve. Anzi, visto che a me i se non piacciono, vinciamo qui e vinceremo pure lunedì». Parole e musica di Francesco Totti, il capitano della Roma, alla vigilia della sfida di Europa League. Visto il risultato del de Kuip, i tifosi giallorossi si attendono per stasera altre belle notizie. Totti è un uomo di parola, si sa, ma il valore degli olandesi è nettamente inferiore rispetto a quello dei campioni d’Italia. Non sarà facile, insomma, centrare anche il secondo pronostico, ma non v’è dubbio che lui ce la metterà tutta anche perché la Juventus non è, e non sarà mai, un avversario come gli altri. Alla fine della partita d’andata, quella giocata allo Stadium al ritmo di Rocchi and roll, Totti disse mille e una cosa contro i bianconeri, scatenando la rabbia di tutto il mondo bianconero, famiglia Agnelli compresa, e esaltando quello giallorosso. Cinque mesi dopo, Francesco si ritrova nove punti dietro i campioni d’Italia senza avere la certezza che un successo potrebbe sicuramente riaprire il discorso scudetto. Ma che fai: non giochi? No, no: giochi e non abbassi la guardia.
L’ULTIMO SUCCESSO La sua storia legata alla Juventus è ricca di tante cose: molte belle, altre da dimenticare. Il primo rendez vousquasi venti anni fa, all’Olimpico, il 28 maggio del 1995, Roma-Juventus 3-0 con una piccola, partecipazione nel finale al posto di Fonseca. Ai bianconeri ha segnato in campionato nove reti, la prima il 1 dicembre del 2002 all’Olimpico (Roma-Juventus 2-2), l’ultima su calcio di rigore il 5 ottobre scorso allo Stadium. Trentadue i confronti e sono state più le sconfitte, 13, che le vittorie, 7. Ma c’è ancora tempo per migliorare, no? Del resto, l’ultimo successo dei giallorossi all’Olimpico contro i bianconeri porta proprio la sua firma: 17 febbraio 2013, ricordate?, Roma affidata a Andreazzoli e gol da tre punti (1-0) con una bastonata di destro dal limite dell’area, con il suo amico Buffon letteralmente fulminato. Già , amico: come Del Piero, al quale è sempre stato legato da un rapporto schietto, sincero. Roba da altri tempi, però. Oggi la situazione è diversa. E non per colpa sua… Domenica scorsa è andato a bersaglio a Verona, ma un suo gol all’Olimpico manca dall’11 gennaio, il pomeriggio del derby salutato con una doppietta e un selfie sotto la Sud. Garcia lo sta centellinando e coccolando per cercare di averlo sempre in condizione: sa, Rudi, che se lui sta bene, la Roma è un’altra cosa. Ecco perché continua ad impiegarlo, nonostante gli oltre 38 anni. La classe, si sa, non ha età … Alla faccia di chi ancora non si vuole rassegnare e, tanto per aprire bocca, continua a sostenere che lui a Trigoria se la comanda come e quando vuole. Fiato e inchiostro sprecato…

