“ON AIR” – D’UBALDO: “Il nuovo stadio si sta complicando”, FOCOLARI: “Pallotta lascia? Arriverà qualcun’altro”, VALDISERRI: “Una società ambiziosa non può vendere i giocatori migliori”, MAGNI: “Garcia incapace di trovare varianti tattiche”

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Massimiliano Magni (Rete Sport): “La Roma le energie ce le ha, visti anche gli ultimi minuti contro la Juventus in inferiorità numerica. Ma sembra che l’allenatore inq uesto momento non le sappia convogliare in una variante tattica, e che la squadra sti lì a cercare soluzioni tattiche. La squadra pensa al posto dell’allenatore. Ora mi aspetto uno scatto di Garcia. Mercato? Io se ho sessanta milioni a disposizione, preferisco non spenderli tutti per Cavani, che se poi ti si rompe sei rovinato, ma preferisco spenderne 30 per due terzini forti e gli altri 30 per un attaccante tipo Dzeko.

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Io penso che questa società abbia fatto tanto, ma mi dispiace vedere che alla fine è sempre colpa dell’allenatore. Garcia è troppo immobile? Quando sei nelle sabbie mobili, ti dicono che più ti agiti e più vai a fondo… La Roma ha dei problemi visibili, e la parte atletica è uno di questi. Ma la colpa sembra essere solo di Rongoni: ma è possibile che uno che lavora da anni in questo ambiente, abbia sbagliato solo lui e in modo così clamoroso? Eliminato Rongoni, la Roma tornerà a correre? Può essere, ma non ne abbiamo la certezza. Una società ambiziosa non può pensare di vendere i giocatori migliori, non è concepibile. Semmai devi tenerti quelli più forti e vendere quelli che non ti servono, solo così puoi pensare di crescere. Io preferirei avere Cavani, con Torosidis e Holebas, piuttosto che Dani Alves e Rodriguez sulle fasce, e Doumbia in attacco”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Queste ultime notizie sullo stadio sono una brutta botta. Solo il progetto costa venti milioni di euro: io non pensavo potesse costare così tanto. Io mi preoccupo soprattutto perchè c’hanno detto che fino a quando non fanno lo stadio, non si vince.”

David Rossi (Roma Radio): “La gente è un po’ incaz*ata perchè ha già capito che non vincerà lo scudetto. Ora pare che non ci sia più nessun interesse in questo campionato, che il secondo posto ci fa schifo. Che vogliamo fare adesso? Mancano 87 giorni prima della fine della stagione, le partite continiuamo a vederle? Io Chievo – Roma me la godo, io ogni volta che scende in campo la Roma per me è sempre un evento speciale. C’è da difendere un secondo posto, un piazzamento importante anche per lo sviluppo societario e tecnico.”

Furio Focolari (Radio Radio): “Pallotta se ne va se non fa lo stadio? Può essere, ma la Roma esiste da novant’anni, arriverebbe qualcun’altro al suo posto. Il Chievo? In casa è una buona squadra, alza molto i ritmi. Se la Roma gioca sotto-ritmo, il Chievo pur essendo inferiore può metterti in difficoltà. Sulla carta la Roma col Chievo vince, non ci dovrebbe essere partita. Prima o poi questa squadra si dovrà svegliare.”

Guido D’Ubaldo (Radio Radio): “Il core-business di questa proprietà è il nuovo stadio, ma sul nuovo stadio ci sono ostacoli e difficoltà burocratiche e diventa tutto complicato. Ora sono state aperte delle inchieste che complicano le cose. Il progetto? Costerà circa 20 milioni di euro, e penso sia per quello che la Roma ancora non lo ha presentato. Poi c’è il discorso legato a Parnasi e sugli ostacoli che sta incontrando sulla realizzazione di questa opera. Sono tante le situazioni per le quali non ci sono sbocchi. La trasferta di Chievo? Penso che sarà una partita complicata.”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Se la Roma avesse scelto l’area di Tor Vergata, la prima pietra l’avrebbe già posta. Invece ha scelto un’area piena di vincoli, e io so il perchè ma non mi interessa dirlo. E’ chiaro che qualcosa non quadra sullo stadio: perchè la Roma non presenta ancora il progetto definitivo? L’inchiesta è stata aperta proprio su quell’interesse pubblico che era stato deliberato qualche tempo fa. La questione è molto delicata. Ma se lo stadio non dovessi farsi per niente, cosa succederebbe nella Roma?”.

Franco Melli (Radio Radio): “Nella Roma ci dovrebbe essere una politica di maggior risparmio: perchè si deve andare con l’aereo speciale nelle varie trasferte solo per escludere i giornalisti? O perchè si fanno questi mini-ritiri in albeghi ultra-costosi? Questo tipo di politica dove porta? Io so che i costi sono cresciuti enormemente rispetto al passato. Il Chievo? Considerato come sta la Roma, è una trasferta di difficoltà sei, da uno a dieci. Visto il momento dei giallorossi, sarà difficilissima.”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Io riparto dagli ultimi venti minuti fatti contro la Juventus: se la Roma gioca in quel modo, col Chievo vince facile. Altrimenti sono cavoli amari…”

Stefano Petrucci (Radio Radio): “Quella di gennaio è stata una campagna acquisti inquietante. Troppi 7 milioni per Yanga-Mbiwa? Non lo so, anche considerando che il Napoli ne ha spesi dieci per Koulibaly…”

CONTINUA…