Roma da record: ingaggi a 106 milioni

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AS ROMA NEWS (Gasport, D. Stoppini) – E poi arriva il giorno che sfondi il muro. Il giorno che acceleri, magari per qualche km vai pure oltre i limiti dell’autovelox, perché hai un appuntamento che non vuoi mancare. E sei già arrivato tardi una volta, sbagliando strada un anno fa, di questi tempi. James Pallotta ha detto «yes»: per la prima volta della gestione americana, la Roma ha sfondato il tetto dei 100 milioni di monte ingaggi. Si è piazzata nella scia della Juventus: aspettando la rincorsa sul campo e i 17 punti di distacco da accorciare, il gap ora si riduce con il portafoglio alla mano. È un dato provvisorio, certo, visto che il mercato è ancora in corso. Ma le operazioni non sposteranno più di tanto gli equilibri. Un paio di giocatori — forse tre — usciranno, un altro paio sono in arrivo (Digne e il centrale difensivo): poco cambierà, in un conto che oggi dice 106 milioni di stipendi lordi.

Mapou AL LIONE: FATTO Più otto momentaneo rispetto alla fine del mercato della scorsa estate, che già allora era il record momentaneo della Roma made in Usa . Ai 98 del 2014 vanno affiancati i 92,5 del 2013, i 95 del 2012 e i 76,5 del 2011, prima estate sotto il «monta e rismonta» targato Walter Sabatini. Che ieri ha chiuso l’accordo con il Lione per Yanga-Mbiwa: 10 milioni di euro nelle casse della Roma. Il francese ieri ha salutato i compagni: oggi visite mediche a Lione. Sabatini ha già bloccato il suo sostituto, sarà annunciato ad ore: oltre ai sogni Garay e Zouma, tra i candidati pure Vestergaard (Werder) e Rudiger (Stoccarda). Chissà che il nuovo acquisto a sorpresa non sbuchi stasera all’Open day. O magari servirà qualche ora in più, come per Digne, altro ingaggio da 2 milioni e dintorni in procinto di raggiungere a Trigoria. L’arrivo dell’esterno non è in discussione, sullo sbarco invece nessuna certezza: avverrà non appena il Psg avrà trovato il sostituto. Il suo stipendio sarà più o meno compensato dall’addio di Destro, che stasera difficilmente sarà all’Open day.

CINQUE UNDICESIMI È il puzzle di Sabatini, che ogni anno non resiste alla tentazione di cambiare, di ritoccare, macché ritoccare, ridisegnare la squadra. Forse solo perché arriva l’offerta irrinunciabile in stile Marquinhos. O perché non vuole cedere alle richieste di stipendio di Benatia. O magari anche perché le lacune sono troppo profondo per non essere colmate. Anche stavolta il compito di Rudi Garcia sarà arduo. Il tecnico francese ha in teoria a disposizione la Roma più forte della sua gestione. Ma allo stesso tempo pure una squadra da assemblare in meno di 10 giorni. Una squadra che, a fine mercato, sarà cambiata in cinque undicesimi: portiere, centrale, terzino sinistro e due attaccanti.

ALL-IN La rivoluzione non annunciata è figlia dello yes di Pallotta. È figlia dell’all-in del manager di Boston: vado oltre quota 100 milioni, mi gioco il jolly che mi porti allo scudetto. Per fare i conti con il fair play finanziario, in fondo, c’è tempo fino al 2017. La vita è adesso.

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16 Commenti

  1. Fa uno sforzo finale.. Porta Ancelotti, di Garcia non ho più fiducia… Purtroppo. Spero vivamente di ricredermi ma quello visto lo scorso anno è stato davvero imbarazzante.

    • pure capello arrivò sesto prima di vincere lo scudetto e cmq non ha mai dato un bel gioco alla roma.rudy ha sbagliato un anno(tra mille infortuni) ma chi non sbaglia mai?poi se anche quest anno deluderà le attese il prox anno ci pensano loro a portare un nuovo mister…tu fidati di chi lavora per la squadra e tifa con tutto il cuore la nostra grande ROMA le vittorie arriveranno vedrai.DAJEEEE

  2. bisogna anche considerare il mercato di gennaio. dove secondo me qualcuno davanti andrà via. e penso che a gennaio arrivi adriano a parametro 0 o giudi li visto che non rinnova col barca e vuole venire qui.

  3. Proprio impossibile prendere uno che ha avuto 3 infortuni consecutivi al ginocchio e che nemmeno ha fatto la preparazione come terzo centrale contando che il secondo é castan che nn é affidabile visto che pure lui rientra da un anno mica facile e che nn da certezze assolute.ad una settimana dal campionato siamo col solo manolas…siamo sempre li operazione buone o meno buone,eccezionali o penose ma in ogni caso sempre a rilento a discapito della stagione…che poi questo è assodato visto che nel miglior anno della roma americana ovvero 2 anni fa gli acquisti maicon benatia Strootman e gervinho a luglio erano già a roma.x citarne un’altra nelle due ultime sessioni sono arrivati yanga mbiwa e cholevas l’ultimo giorno ora prontamente rivenduti e a gennaio doumbia e spolli che sono andati via e ibarbo che sta a roma solo grazie a nainggolan sempre arrivati alla fine. ..quando si dice che chi comincia bene é a metà dell ‘opera.

    • ma ti rendi conto dei nomi che hai fatto?si può dire che per motivi diversi nel campionato passato non ne giocava neanche uno di questi campioni ecco la differenza non quando sono arrivati….ma che hai campioni gli devi insegnare come si gioca?dopo un quarto d ora hanno capito tutto non serve tempo per dzeco ne per salah possono arrivare anche il giorno prima.poi se parliamo di destro,holebas etc non vanno bene neanche se li compri un anno prima perchè sono scarsi.

    • Bhe se sei abituato con garcia la tattica conta zero…allora va bene tutto in qualsia momento. Ti ho fatto i nomi dei colpi last minute di sabatini x rendere Chiara l’idea che comprare alla fine del mercato più giocatori a dispetto di chi dica che è la stessa cosa è solo deleterio

  4. ancelotii o klopp ti fanno schifo? cmq quando garcia sostiene che il calcio e solo una questione di comunicazione x me nn rientra oiu nella categoria degli allenatori.Anche vedendo quello che ha combinato lo scorso anno.DEVE SPARIRE

  5. Concordo su garcia…è a dir poco una palla al piede con un non gioco stucchevole e zero accorgimenti tattici. La sua fortuna può essere solo la bravura del singolo x il resto è tatticamente inutile.

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