Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti

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CORSPORT (A. MAGLIE) – Ha ragione il Questore di Roma, Fulvio Della Rocca, quando dice che il derby di Coppa Italia deve essere «una grande occasione di civiltà». (…) Ma in una logica di assunzione e distribuzione equanime delle responsabilità, va anche detto con onestà che l’evento non è stato sicuramente riportato nei suoi ambiti naturali nel momento in cui si è immediatamente cominciato a parlare di orari notturni da evitare come la peste per un certo tipo di partite. Poi nulla osta che per determinati appuntamenti, per il carico di tensioni che alimentano, si possa ritenere che un orario sia più utile di un altro, che la luce del giorno garantisca maggiore sicurezza della luce artificiale anche se poi, in occasione dell’ultimo derby, su Roma splendeva una straordinaria luce naturale quando sono esplosi gli incidenti.

E’ evidente che appuntamenti come questi vanno preparati, accompagnati (…). Il derby spesso è stato il palcoscenico di «persone che prendono a pretesto il calcio» (parole del questore capitolino). Ma poi ci sono anche le persone per le quali l’unico pretesto per andare allo stadio è lo spettacolo, il gol, il grande gesto tecnico e questa parte di collettività ha il diritto di non essere prevaricata dall’altra. Nel passato recentissimo abbiamo avuto derby tranquilli proprio perché «preparati». Come si dice, meglio prevenire che curare perché come insegnavano i grandi poliziotti come Antonio Manganelli, le cariche e i lacrimogeni servono (come estrema ratio) ma non risolvono. Meglio, molto meglio, una completa, sincera e rasserenante assunzione di responsabilità da parte di tutti.

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