Roma, buttati altri due punti

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NOTIZIE ROMA CALCIO – Nel mercato prende attaccanti, in campo gol: questa è la Roma. Che, fragile nella rosa più che mentalmente, lascia altri 2 punti nella corsa scudetto e sbaglia anche l’ingresso nel nuovo anno: il pari del Bentegodi contro il Chievo, 3 a 3, ha il sapore amaro e fastidioso della sconfitta. Avanti per 2 volte, 2 a 0 e 3 a 2, si fa raggiungere quando il sole è già calato e la gente sta per tornare a casa. Serve la goal line technology per far festeggiare Pepe che, su punizione, infila Szczesny, capace di parare a pallone già entrato in porta. Ma è stato Garcia a regalare il punto al collega Maran: i suoi interventi in corsa sono stati deleteri. Ha trasmesso insicurezza alla squadra che nella ripresa è sembrata fiacca e impaurita. Il tecnico salva per ora il posto solo perché si è presentato qui con 8 assenti. La classifica, però, resta deprimente. In 2 mesi, solo il successo contro il Genoa nell’ultima gara del 2015: sono 7 i punti meno dell’anno scorso e le rivali, dalla Juve in su, sanno invece come comportarsi.

LACUNE EVIDENTI – La difesa giallorossa, per la prima volta in questo torneo, incassa 3 reti. Continua, dunque, a non dare garanzie. Eppure a Verona è l’unico reparto al completo. Non manca nessuno, ma sbanda come se il Chievo fosse il Barcellona. E’ vero che nelle ultime 5 gare l’unico gol era arrivato su rigore generoso concesso al Torino e trasformato da Maxi Lopez. Ma 21 reti in 18 gare sono troppe per chi punta al titolo. Garcia, alla stessa giornata di campionato, ne contò solo 10 il primo anno e 13 nel torneo scorso. Il punto debole è lì. Al Bentegodi è addirittura Manolas a fare scena muta e lo stesso Szczesny non convince fino in fondo. Maicon a destra partecipa solo in fase di possesso palla e Digne a sinistra viaggia da settimane senza benzina.

SPRECHI IN SERIE – La Roma non vince in trasferta dal 25 ottobre. Sono passati: 2 mesi e mezzo dal successo contro la Fiorentina. E, fisicamente impreparata, crolla sempre nel finale. Quando scatta il 75° minuto, va in tilt: 12 i gol presi (9 in campionato e 3 in Champions). Gli ultimi 3 sono costati 6 punti: Destro a Bologna, Maxi Lopez a Torino e Pepe a Verona. Basta guardare la classifica e capire quanto abbiano influito certe amnesie sul più bello di ogni match. Il gol di Sadiq, dopo 7 minuti, doveva rendere più semplice il viaggio a Verona. Il Chievo, per cercare il pari, si è subito sbilanciato con il suo 4-3-1-2. Il sistema di gioco scelto da Garcia, il 4-1-4-1 con Gervinho e Salah piazzati larghi sulle fasce a ribaltare ogni azione, sembrava fatto apposta per sorprendere l’assetto di Maran, che tra l’altro, ha perso presto Meggiorini, dentro Inglese, e subito dopo anche Gamberini, in campo Dainelli. Muscoli feriti da sosta e freddo. La Roma aspetta ordinata e colpisce in velocità. Bene gli intermedi: Florenzi è la terza ala e Iago Falque partecipa con qualità. Vainqueur, davanti alla difesa, fa più la sentinella che il play: protegge la linea a 4 e si occupa di Birsa.

GESTIONE SBALLATA – Garcia in mattinata ha dovuto rinunciare a De Rossi, caviglia destra gonfia, e cambiare strategia. Sadiq, per la prima volta titolare, lo ripaga in fretta. Contro il Genoa segnò dopo 8 minuti, qui ha fatto prima, in 7. Il diciottenne, schierato da centravanti, segue ogni accelerazione di Gervinho, scatenato a sinistra. Florenzi, invece, fa per conto suo e, ricevuto il pallone da Cesar, va a segnare il 2 a 0. Prima dell’intervallo, però, il primo black out difensivo. Segna Paloschi. La Roma della ripresa sembra terrorizzata e stanca. Pareggia la prima volta Dainelli, replica Iago Falque e Pepe, con punizione e sponda del palo, brinda al 3 a 3 nel giorno delle 500 gare in A del Chievo. Garcia, però, ha partecipato con mosse incomprensibili. Perché, dopo aver inserito sul 2 a 2 il debuttante Di Livio al posto di Salah (13° infortunio muscolare stagionale), ha tolto Sadiq sul 3 a 2 e dato spazio a Gyomber. In un colpo solo ha spaventato la sua squadra e fatto coraggio a Maran. Sul 3 a 3, poi, il centravanti Tumminello, altro debuttante, per Florenzi. A giochi fatti. Per la Roma, non ancora per lui.

(Il Messaggero, U. Trani)

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4 Commenti

  1. L’ho scritto 10 partite fa l’andazzo della Roma in campionato ma sono stato deriso da quattro buonisti che forse saranno anche minorenni…e non parlate di terzo posto perché così facendo state commettendo un altro errore

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