
AS ROMA NEWS – Ora è ufficiale: Luciano Spalletti è (di nuovo) il nuovo allenatore della Roma, il 5˚ dell’era americana, il quarto cavallo di ritorno giallorosso dopo Foni, Liedholm e Zeman. La firma del tecnico, che portò a Roma «i giusti comportamenti» e l’ultimo trofeo (la coppa Italia nel 2008), è arrivata in un ristorante della suggestiva South Beach a Miami quando in Italia stava per sorgere il sole. Spalletti è sbarcato in Florida intorno alle 18,40 locali e una volta varcata la dogana ha cercato con lo sguardoBaldissoni e Alex Zecca (il braccio destro di Pallotta) mentre un tifoso gli imponeva il primo selfie. Dopo un’ora scarsa di colloquio col presidente è arrivato il brindisi. «Il progetto è affascinante e io a Roma devo finire un lavoro», il succo del discorso di Spalletti che percepirà 2,8 milioni a stagione per 18 mesi (con opzione per altri 12) e porterà il vice Domenichini e l’allenatore della difesa Baldini.
La difesa sarà proprio il reparto da rinforzare maggiormente: Neto (Zenit ex Siena), Tonelli, Caceres e Santon in attesa a giugno di Criscito («Fiero di piacere alla Roma»). Nomi “italiani” ed essenziali. Va bene anche Adriano del Barça, a patto riduca le pretese. A centrocampo piace Zielinski. Davanti, con lo spostamento di Florenzi, c’è da valutare Gervinho che rischia di fare la panchina sia nel 4-2-3-1 sia nel 4-3-1-2. DalJiangsu Suning, che ha ingaggiato Luiz Adriano, sta per arrivare un’altra offerta mica male: 15 milioni alla Roma e 8 al giocatore. Con quei soldi si chiuderebbe per Perotti. Ma chi rischia oltre all’ivoriano? In difesa salgono le quotazioni di Castan e Torosidis. A centrocampo De Rossi partirà titolare ma dovrà guardarsi da Strootman. Capitan Futuro ha sentito Spalletti tramite sms, così come Totti (Scarpa d’oro col toscano) che coronerà un suo vecchio sogno: «Mi piacerebbe chiudere la carriera con lui».
Oggi alle 12,30 Spalletti sbarcherà a Fiumicino (ad accoglierlo previsti un bel po’ di tifosi) e nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento. Qualche ora prima arriverà l’annuncio. Ma perché andare fino a Miami e perdere due giorni di lavoro? In realtà l’incontro è stato richiesto dallo stesso Spalletti. L’ex Zenit aveva parlato lunedì con Sabatini ma voleva precise garanzie su un progetto che dovrà coinvolgerlo più di quanto successo con Garcia. Tradotto: le scelte di mercato dovranno essere prese dall’allenatore, e non il contrario. Di fatto un depotenziamento del factotum Sabatini. «Se affonda Garcia, affondiamo tutti», aveva detto. Bologna e Palermo sperano sia vero e si sono fatte sotto. Le dimissioni «per decoro» del ds però non arriveranno prima di giugno quando a fare le valigie potrebbe essere pure Zanzi. Intanto sono arrivate le prime reazioni al ritorno dell’allenatore che in 4 stagioni ha portato 2 coppe Italia, 1 Supercoppa e due quarti di Champions, ma che non si lasciò bene con la piazza sei anni fa. Gioia sì, ma anche cautela perché la ferita Zeman è troppo fresca. Una piccola rivincita se l’è presa Rosella Sensi visto che Spalletti è stato l’ultimo allenatore scelto da papà Franco: «È un grande. Sono felicissima del suo ritorno. Mi auguro vinca subito lo scudetto, con noi ci andò molto vicino». Anche Riise e Cassetti lo sono. «Molto interessante», ha twittato il norvegese. «È l’uomo giusto per riportare entusiasmo. Uno dei migliori al mondo», ha detto il terzino.
(Leggo, F. Balzani)

Non ho capito perche’mai il ritorno di Spalletti sarebbe “una piccola rivincita della Sensi”…questo Balzani e’uno dei piu’divertenti,altro che Checco Zalone.
ma veramente è sotto la sensi che è andato via ,scatenando un putiferio tra la tifoseria romana ,forse balzani non lo sa’ , comunque che la sensi oggi riconosce il valore sispalletti e e l’errore di averlo mandato via , è buona , meglio tardi che mai ,
Ma non fu la Sensi ad annullare il ritiro disposto da Spalletti, accogliendo l’appello di Totti e De Rossi in visita a Villa Pacetti? Quello non fu un atto di formale delegittimazione che precedettero di poco le sue burrascose dimissioni? Si, era proprio lei. Ed adesso di che parla?
si gennaro evidentemente a ROMA non si perde il vizio di mal consigliare e dare ascolto acoloro che vogiono distruggere la ROMA , peggio per loro ,buono è invece che anche lei ha capito l’errore che ha fatto , e uquesta dichairazione è pubblica ammenda (comunque difficoltà ne ha avute tantissime ,unica donna in lega , contrastata dall’interno e dall’esterno ,sbaglia ,errori di alleanze ,inesperienza ) ben venga il riconoscimento seppur tardivo a spalletti
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.