Più ritmo e meno anarchia: nasce la Roma bis di Spalletti

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AS ROMA NEWS – «Nello sport il campione non è quello che vince sempre, ma quello che non molla mai». Luciano Spalletti il calcio lo vede così. E così vuole la sua Roma: la ritroverà oggi alle 12.30, quando l’aereo che da Miami lo riporterà in Italia atterrerà a Fiumicino, 6 anni e mezzo dopo il divorzio del 2009. Una Roma diversa, dalla proprietà fino ai calciatori, ma simile nei suoi tormenti a quella che aveva lasciato. Ma chi con lui ha scambiato qualche parola in queste ore giura che a convincerlo sia stato l’organico: lo ritiene per valori «fra i tre più forti della serie A». Per questo ha già iniziato a studiare i problemi che hanno portato all’addio di Garcia (ieri la squadra l’ha salutato con un lungo applauso e lacrime di coccodrillo) e alla crisi di risultati (1 vittoria in 10 gare): osservando la partita con il Chievo e il 2° tempo con il Milan s’è convinto che i limiti siano soprattutto nella testa dei giocatori, più che nelle gambe. E proprio «dalla testa» vuole ripartire, lavorando sulla “normalizzazione” degli atteggiamenti: meno protagonismi, più sacrificio.

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Imporrà la sua Trinità: «Il gruppo, la fatica, l’obiettivo». Vuole una Roma da corsa, organizzata e corta, veloce a ripartire e aggressiva quando deve difendersi: meno possesso palla in favore della giocata di prima, della sovrapposizione sulle fasce, del ritmo. Non si riparte dal 4-2-3-1 perché il modello non può essere la sua prima Roma, ritaglierà la squadra sulle caratteristiche delle star attuali: Dzeko e Salah, Florenzi e Manolas. E Strootman, che Spalletti aspetta come una manna. Inevitabile però che alcuni dei senatori di Garcia possano faticare di più. L’anarchico Gervinho ad esempio non godrà del credito illimitato che gli garantiva il francese: potrebbe finire in Cina. E se Nainggolan dovrà disciplinarsi, pure Pjanic sarà costretto a resettarsi per aderire a un’interpretazione meno compassata. Di alcuni – Vainqueur, Uçan – l’allenatore dovrà approfondire la conoscenza, di altri, Totti e De Rossi ad esempio, sa tutto: come il capitano auspicava sei anni fa («Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera con te», gli scrisse), sarà Spalletti a gestire il suo tramonto, ma i due hanno finora evitato contatti: si ritroveranno oggi, per la prima volta.
E oggi dopo aver diretto nel pomeriggio il primo allenamento si inizierà anche a parlare di mercato: scontato il gradimento per Adriano del Barça, vicinissimo, come per El Shaarawy e Perotti (ma ne arriverà uno solo). Tonelli è l’idea per la difesa mentre Criscito, che ha avuto Spalletti allo Zenit, ha chiesto di seguirlo. Per ora il tecnico toscano ha ottenuto di aggiungere ai fedelissimi Baldini e Domenichini un collaboratore in più: un suo collega ai tempi di Empoli, forse Birindelli. Oltre allo staff che troverà, dal preparatore Norman al video analyst Beccaccioli: gliene ha già parlato il ds Sabatini. Per convincerlo che, nonostante tutto, rispetto a sei anni fa la Roma è cambiata davvero.
(La Repubblica, M. Pinci)
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10 Commenti

  1. l’unica cosa che ti auguro è che quando ti muovi dal bordo campo i giocatori ascoltino le tue indicazioni , non come succe in precedenza ,che ti hanno portato a dimetterti ,(è successo anche agli altri llentori che sisbracciavano nel dare indicazioni ,ultimo garcia) occhio lucia’ ce teniamo che rimani rida’ gioco e vittorie alla ROMA non te fafrega’ dai giocatori adesso te sei vaccinato e sai come agire nei loro confronti ,ti auguro tanti titoli ,vittorie per la ROMA e per te

  2. Perche’questo Pinci deve scrivere che i giocatori hanno salutato Garcia con le “lacrime di coccodrillo”? Che ne sa Pinci del rapporto che avevano? La stampa riserva queste piccole vigliaccherie solo all’A.S.ROMA. di certo non si permettono di fare lo stesso con la Juve…

  3. VIA chi non si mette a disposizione dell’allenatore. c’e’ chi non metteva il gps fuori dalla rosa subito. a roma tanti senatori non si allenavano , facevano quello che volevano. e NESSUNO GARXIA O SABATINI si permetteva di multarli o metterli fuori squadra. ECCO IL MARCIO . MANCA LA CULTURA DEL LAVORO.

  4. Guardati da chi ti sorride e ti compiace. Sono loro quelli pericolosi. Guardati da chi, improvvisamente, smette di parlare perchè ti sta fregando. Fidati di chi lavora, suda e corre per i compagni e la squadra e non organizza cene con lo spogliatoio. Buon lavoro grande Luciano!!

  5. step forse qualcuno era veramente un coccodrillo..però è vero che queste cose i giornalisti le scovano volentieri con la Roma,mentre a Torino,e soprattutto a Milano nn vedono nn sentono nn parlano..proprio come le 3 famose scimmiette..

  6. Ciao Amedeo…in realta’,il bluff e’di un’evidenza solare.e poi,e’mai possibile le questo da sempre) che lo spogliatoio della Roma viene descritto come un’enorme cesto di vipere,mentre di tutti gli altri mai se ne parla? Che pppalle…

  7. anche negli altri club succedono le stesse cose che nella ROMA , a differenza di noi non fanno gossip , noi purtroppo si ,orange fai bene a dire delle 3scimmiette ,non vedo ,non sento ,non parlo al nord hanno il bavaglio , da noi sparano tutto e il contrario di tutto

  8. da mo che lo sto dicendo, si stanno preparando il terreno x buttare altro fango sulla roma, i pezzi di merda che incalzati da lucianone pressavano x l`esonero di garcia per fare arrivare mazzarri( voti del sondaggio dati a sto pippone di allenatore erano chiari), ora esce fuori la notizia che non volevano mettersi il GPS e che si allenavano a km 0 , scritto dalla gazzetta dello sporc,(ma vedi se scrivono del milan per esempio squadra di pippe, mezzi giocatori, scarti, un vespaio a cielo aperto, pieni di debiti al pu\to che persi i soldi del piccolo faraone imbalsamato 13 mln, stanno vendendo luiz adriano in cina( ah proposito mo mister bean e` diventato broker di fantomatici cinesi,..) inoltre la tattica e` chiara scrivere che i giocatori piangevano( sicuramente non facevano salti di gioia) per la partenza di garcia e` finalizzata a creare altro scompiglio. per potere dire che e` tutto sbagliato ect. COMUNQUE VORREI DIRE UNA COSA A MARCO70, VEDI SE FOSSE VERO CHE NON SI ALLENAVANO NON DEVONO ESSERE SABATINI E GARCIA, OPPURE ORA SPALLETTI MA IL PRESIDENTE O CHI NE FA LE VECI cioe` BALDISSONI, e ti spiego quando la juventus stava facendo schiFO nonostante GLI AIUTI arbitrali, il loro presidente si e` incazzato e durante il Cda ha gridato che era inaccettabile il 14 posto, il tutto rivolto ad alkenatore e giocatori, prima di juve- torino, vinta con una botta di culo cuadrado segna trascinando col fianco una palla in porta al 94 di una partita comunque vergognosa, da quel momento si sono ripresi, se ogni tanto pallotta fosse sceso negli spogliatoi magnandoseli . P..S.: da un po` di giorni e` di nuovo in giro la filastrocca di roma piazza difficile, che la colpa del`esonero e` nostra, quando invece sono stati i servi di moggi a farlo cacciare con continui arbitraggi o interviste dove tutto gli si chiedeva tranne di cose tecniche, che ne so anche di errori tattici commessi, niente . ora speriamo bene x domenica l`ispettore clousou ha recuperato pazzini e toni, si sono allenati tutta la settimana noi no. due allenamenti diretti da garcia. uno da de rossi e solo tre saranno diretti da spalletti

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