ALISSON: “A Roma esperienza unica. Ora voglio sempre vincere”

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LE PAROLE DEL BRASILIANO A ROMA TV – All’interno della rubrica Roma Inside in onda sull’emittente televisiva giallorossa, il portiere brasiliano Alisson ha parlato della sua esperienza con la maglia della Roma. Queste le sue parole:

Mentre cammina di fronte al Tempio di Adriano.
Qui ci sono già stato, è un posto molto bello. Ogni tanto vado con la mia famiglia al centro a fare una passeggiata, così si dice da queste parti

Come ti trovi a Roma?
Mi trovo molto bene, è un’esperienza unica in un città storica e in una squadra come la Roma, culturalmente è molto simile al Brasile, mi trovo bene con la mia famiglia. Mi trovo bene non solo per il calcio ma anche a livello culturale, questa città ti può insegnare molto, quindi è un’esperienza positiva“.

È la tua prima esperienza all’estero: ti sei adattato?
All’inizio è stato difficile a causa della lingua, finché non la impari, qua parlano tutti italiano e un po’ inglese, io conoscevo più quest’ultimo che l’italiano. In tre mesi ho imparato le nozioni base dell’italiano e ho iniziato a comunicare meglio con i miei compagni. In campo è diverso, è più naturale, già dalla prima settimana sono riuscito a comprendere il calcio europeo e quello italiano, l’adattamento in campo è stato più veloce che fuori, perché bisogna imparare lingua, cultura, modi. Ci sono molti stranieri, la maggior parte e altri di altri paesi nel mondo, tutti con la loro cultura“.

Riesci a passeggiare tranquillamente a Roma?
Roma è una città turistica e quando vado in centro vedo persone da tutto il mondo ed è normale, tu sei solo in mezzo a una moltitudine di gente e vai tranquillo“.

Sei diventato una star…
È stata una scelta fatta senza presunzione ma ora voglio sempre vincere e con l’aiuto di Dio ci riuscirò“.

Chi è il tuo idolo nel calcio?
“In realtà sono due portieri ai quali mi sono sempre ispirato. Il primo è Taffarel, un idolo della mia generazione. Oggi ho la fortuna di lavorarci insieme, è anche un amico, ha un cuore enorme. È stato un professionista esemplare, un grande portiere e oggi è un ottimo preparatore per la Seleçao. L’altro idolo è Buffon, che oggi è un mio rivale ma mi sono sempre ispirato a lui, ho ammirazione per lui. Il suo modo di lavorare mi ha sempre colpito per quello che fa in campo. Purtroppo non giocato contro la Juventus, ma ho potuto vederlo da vicino ed è stata una cosa molto bella per me, un sogno che si è avverato“.

Sei coraggioso?
Si“.

Hai nostalgia?
Certo, mi mancano gli amici, la famiglia. Roma è molto simile culturalmente al Brasile, il cibo è tutta un’altra cosa, così mi dice la ragazza che lavora per me. Anche grazie a lei mi sento più a casa, sento meno la mancanza della mia patria, ci sono cose che faccio solo quando sono in Brasile. Mi manca il churrasco, i barbecue con gli amici. Ogni tanto lo cerco nelle macellerie, ma non è come quello che abbiamo in Brasile“.

Come ti trovi in Italia?
Bene, sono molto felice e anche io credo che il calcio unisca la gente, non ci sono differenze, né bianchi né neri, a volte il calcio ha fermato la guerra. Noi calciatori siamo felici e speriamo di fare la differenza anche fuori dal campo“.

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9 Commenti

  1. caro allison me sa che ancora capito che qui non se potra vincere neanche tra 3458 anni quando forse glie fanno fare lo stadio a sparlotta ma saremo gia tutti morti credo…

    • A bah te cerca Ausilio je servono 5 euri pe compra er pane , je li presti ? Poi te li rida’ quanno venne Banega. Commenta’ quello che te pare fa comodo è ? Vai ad aprire er bar a Focene

  2. chi? e chi e sto ausilio un tuo parente? ma guarda che a focene ve tocca a voi siete voi i vassalli de sparlotta vostro mica io scusa eh ci siete annati pe sei anni de fila e mo ve tocca pure il settimo poi ao ti dico un altra cosa che quelli dello stabilimento di focene mi hanno detto che non ve vonno manco li allora sto cercando de organizzare pe i funghi ar terminillo presto vi comunichero se li ancora c e posto .ma vabbe na soluzione per i cesaroni se trova sempre ahahahahaa io invece te argomento a te e a tutti i cesaroni un altro quesito facile facile che pure voi riuscite penso a risolvere almeno credo… la domanda e questa cesaro secondo voi cosa vi fa credere che un giorno co tuo padrone sparlotta si vincera qualche trofeo?

  3. Ottimo professionista. Non ha detto una parola nonostante abbia fatto sempre panchina da quando siamo uscita dall’EL. Rispetto al polacco, è migliore tra i pali -sa quando uscire, quando chiamare la palla, ecc-, ma è un portiere vecchia scuola, ossia che non è ai livelli di Szczesny con i piedi. Il polacco ti crea la superiorità numerica, il brasiliano ti dà quella sicurezza in più nelle parate.

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