GIALLOROSSI.NET – Il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia di Udinese-Roma, in programma domani sera ore 20:45. Queste le sue parole:
Assenze importanti a centrocampo, quanto influiranno sul potenziale offensivo?
Abbiamo sempre detto che con un gruppo al completo possiamo esprimere due squadre. Non vedo perchè non possiamo avere buone potenzialità nonostante le assenze.
Il momento di Osvaldo. Come lo vede in questo momento?
Le notizie si sono diffuse in maniera disordinata e imprecisa. Il martedì si parla della partita precedente, analizzando gli aspetti tattici e i comportamenti. Si fa un riassunto della gara precedente per migliorare, non per puntare il dito sul qualcuno. E’ un analisi critica volta a migliorare i comportamenti e le necessità. E’ successo questo anche questa settimana, e succederà anche in seguito. Si raccontanto cose non vere, non c’è stato alcun chiarimento tra Muzzi e Osvaldo perche non ce ne era bisogno. Ieri pomeriggio si allenato in mia presenza. La settiaman è passata senza alcun sussulto particolare, senza la necessità di prendere provvedimenti. Punto. Si è allenato bene come gli altri
Dopo tre vittorie di fila è cambiato qualcosa nella consapevolezza dei giocatori? Quali sono le insidie di questa trasferta?
Si, i ragazzi si allenano con entusiasmo. Così come c’è entusiasmo fuori, l’aria che si respira fuori si respira anche negli spogliatoi. Le vittorie sono la panacea di tutti i mali. Loro hanno un fenomeno come Di Natale, che sa fare tutto.
La posizione di Lamela al fianco di Totti. Li può esaltarsi?
Può interpretare diversi ruoli, è sempre disponibile, ha grande corsa e tecnica. Puoi sbizzarirti con lui. Nella zona di centro-destra va meglio, credo che sia migliorato molto. Adesso interpreta situazioni che prima interpretava con fatica. In futuro potrà avere dei vantaggi
Due curiosità: lo scorso anno Luis Enrique con l’Udinese , che giocava con cinque centrocampisti. non ha fatto possesso palla ma faceva lanciare De Rossi. Domani lei non ha il regista. L’Udinese giocherà ancora cosi, secondo lei. Totti, Pirlo e Di Natale: non è pericoloso affidarsi a giocatori con più di 35 anni?
Il calcio italiano esprime valori mportanti tra i giovani e c’è la tendenza a utilizzarli.
Qual è il più grande merito di Andreazzoli nel cambio della Roma?
Credo di non aver fatto nulla di particolare se non esprimere la mia idea di calcio. Se vogliamo essere precisi credo di essere stato bravo nel creare sinergie all’interno dello spogliatoio e della società così come all’esterno. Vedo più partecipazione ed affetto e tutto funziona come avevo previsto nella mia testa.
De Rossi necessitava 3 settimane per recuperare al 100%…
Sono passate.
Avendo recuperato, sarà lui a prendere il posto di Pjanic come regista?
Lo può fare. Esclusa la prima a Genova abbiamo giocato con due mediani. E’ evidente che con Pjanic forma una coppia particolare perché uno completa l’altro, ma Daniele può farlo perché è migliorato molto.
Osvaldo è in un momento difficile, come l’ha visto in settimana?
L’ho già detto, l’ho visto bene come tutta la squadra. Quando un attaccante non segna è sempre un fastidio e può innervosirlo ma per me non è un problema. Chiedo comportamenti ai miei calciatori e vanno al di là di questioni squisitamente tecniche. Sono meno contento solo se questi comportamenti mancano. Ma vale per tutti, non solo per Osvaldo. E parlo di campo, sia chiaro.
Andreazzoli-Guidolin, uno spot per la gavetta?
Siamo su due piani diversi, lui è un allenatore navigato che ha dimostrato il valore nel tempo. Io sono più antico di lui ma dal punto di vista della visibilità, rispetto a lui, devo ancora “pulirmi il naso”. Sarà un confronto tra due persone che hanno visto tanto calcio.
Ci parla di Florenzi e Tachtsidis che, da quando c’è lei, giocano pochissimo? Come li sta gestendo?
Penso, in senso positivo, sotto ogni punto di vista, che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre risposto alla grande. La gestione è quella di un gruppo che lavora la settimana per preparare le gare al meglio. Poi al momento delle scelte non sono facili o almeno per quanto riguarda l’esclusione di ragazzi meritevoli. Certo è che chi era abituato ad una certa maniera può soffrire questa situazione ma non come chi proprio non è mai sceso in campo.
La scorsa settimana aveva detto chiaramente che Osvaldo avrebbe giocato…
Questa settimana non ti rispondo, la scorsa era solo un’eccezione perché non dico mai chi voglio schierare.
L’Udinese ha tanti giocatori veloci e forti fisicamente a centrocampo: ne terrà conto al momento di scegliere la formazione?
Si.
Si aspettava questi risultati in così poco tempo?
Speravo di vincere anche a Genova e mi dispiace non averlo fatto. Sui risultati dico sinceramente che avevo quasi la certezza che questa partecipazione e positività li avrebbe portati. Avevo detto che avevo una squadra forte e con una squadre forte è facile, molto probabile fare risultati. Non è stata quindi una sorpresa.
Con il Genoa ha notato una squadra troppo morbida? Approccio sbagliato?
Abbiamo una ripresa dall’alto che riprende tutta la partita e riguardandola avevo intuito che avevamo fatto una buona partita. Ma ho notato che abbiamo subito 11 corner, di cui tanti in un piccolo lasso di tempo ed è normale che in questi casi vai in ansia. Ma rivedendola, ho visto che ci siamo comportati bene, abbiamo fatto una buona gara. Non credo si sia sbagliato l’approccio.
Si rincorrono voci su Allegri e Mancini sulla panchina della Roma. Le voci la infastidiscono? Non pensa in cuor suo di meritarsi, finora, il rinnovo?
Sinceramente? Si. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro e qualcuno me lo chiedesse io lo consiglierei Andreazzoli per la prossima stagione. Poi tutto si estrinseca in tutto quello che uno fa. Credo molto in me stesso ma ciò non toglie che io resto un dipendente della società per un contratto di 5 anni e farò con serenità ciò che mi chiede o chiederà la società. I nomi che hai fatto sono importanti e li caldeggerei. Se arrivassero, mi metterei a disposizione.
Ha parlato del fattore tempo. Teme che le si possa ritorcere contro?
Ora la condizione è cambiata, sulla squadra ci ho lavorato un po’, non ho più alibi dopo un mese. Non posso più dire che non ho messo del mio. Chiaramente se cominci con 2 mesi di preparazione è un vantaggio, ma il tempo ormai l’abbiamo avuto, le critiche adesso si possono fare e sarebbero meritate.
De Rossi sarà importante anche senza Pjanic? Aveva iniziato con tutti i giocatori di qualità, poi li ha ridotti passando ai muscoli. Senza Pjanic è possibile arretrare Lamela e Marquinho sulla mediana?
Si è vero, però abbiamo sempre detto che bisogna considerare l’avversario ed io lo faccio. Do sempre la mia fisionomia ma prima di battere un avversario lo devo combattere. Ecco perché a volte si fa qualcosa di diverso. Questo non significa cambiare idea, è momentaneo. Mi piace chi sa giocare a calcio, ma a volte serve anche il fisico. Riguardo De Rossi, lo vedo da 8 anni, Pjanic è qui da uno, sapeva giocare prima e credo possa farlo anche senza Pjanic. E’ un calciatore che ha prerogative importanti.
Da qualche giorno Castan in gruppo. Pronto per giocare dal primo minuto? Con che criteri sceglierebbe chi escludere?
Cerco di andare secondo la logica. Castan sta bene, ha lavorato tutta la settimana. Ha un momento di euforia, che hanno tutti i giocatori che rientrano dall’infortunio, ma in lui l’ho sempre vista. Non ci sono difficoltà nel suo eventuale utilizzo
Totti-Di Natale, che sfida sarà? C’è qualche affinità tra i due?
Prima lo abbiamo analizzato in chiave critica. Un’analisi giusta, ma credo ci sia un altro risolto della medaglia, sono un modello per i giovani. Per arrivare a quell’età ed esprimersi ai loro livelli ci sono condizioni necessarie. Ci sono molte affinità: sono due fenomeni. Del Capitano nemmeno parlo, Di Natale ha una rapidità e una facilità di esecuzione… Sul gioco nessuno è bravo come loro ha mandare dentro i compagni. Forse Totò è bravissimo a muoversi senza palla, Francesco preferisce mandare i compagni e avere la palla sul piede
Cosa significa per lei avere un giocatore come Totti, specie dopo quello che ha fatto domenica?
Sono anni che li alleno, per me è diventata una consuetudine. Mi approccio con loro come con i miei figli, con la stessa tranquillità
Balzaretti uscito dal campo tra i fischi domenica scorsa. Come lo ha trovato?
Vado al di là delle prestazioni, che possono essere più o meno di qualità. Quando si parla di lui bisogna togliersi il cappello, è un professionista esemplare. Non l’ho mai visto una volta lavorare in maniera superficiale. Le prestazioni possono anche essere scarse alle volte, ed è giusto che i giocatori vengano criticati. Ma per questi personaggi chiedo un po’ di rispetto, la critica deve essere costruttitva. Questa è una persona con cui bisngoan a dare con i piedi di piombo, prima di criticare. Non giudico i fischi, so che il pubblico vuole vedere certi valori, e in lui ce ne sono tanti.