NOTIZIE ROMA CALCIO – Alberto Aquilani vola con il suo Sporting Lisbona, squadra in vetta al campionato portoghese. L’ex centrocampista di Roma e Milan è ospite del quotidiano “La Gazzetta dello Sport” proprio per parlare dell’imminente sfida tra le due squadre in cui ha militato.
Il giocatore si sofferma in particolare sul perchè è così difficile vincere all’ombra del Colosseo. La spiegazione del centrocampista di Montesacro è questa: “Roma ha grande pressione e un pubblico esigente. A inizio anno l’avrei messa, per il valore della rosa, come assoluta favorita per lo scudetto. L’ambiente è particolare, si esalta e si deprime, e tu calciatore lo avverti. Dovresti isolarti, ma è più facile a dirsi che a farsi. I giocatori li hanno, hanno Totti e De Rossi che da tifosi e romani sentono ancora di più la situazione ma hanno anche lo spessore per trascinare i compagni”.


Lo avvertono si. Spesso sono solo ragazzi, per quanti milioni guadagnano. Facili come i tifosi ad entusiasmarsi e a deprimersi.
Pensa con quale cuore oggi vivono in una città come Roma, nella migliore delle ipotesi abbandonati dai tifosi, nella peggiore insultati o minacciati.
Proprio per i milioni che guadagnano non possono permettersi di entusiasmarsi e/o deprimersi, sono profumatamente pagati anche per questo. Basta con il cercare giustificazioni ad ogni costo.
Quindi il 12esimo giocatore in campo, la curva che ti fa segnare e che ti fa vincere le partite, era una favola che ci siamo raccontati per decenni? perché se era vero allora oggi siamo penalizzati ad ogni partita quando siamo in trasferta perché in trasferta, quando siamo in casa perché è anche peggio della trasferta.
Delle due l’una, mettiamoci d’accordo, o non siamo mai stati determinanti, quindi niente scuse ai giocatori ora, oppure siamo noi la vera causa della disfatta di questo girone di andata perché è venuta meno la forza determinante degli anni precedenti. non c’è una terza via.
Il fatto di guadagnare milioni (beati loro) non li fa essere superuomini. Sono ragazzi, né più né meno. Solo che hanno il soldi.
I soldi non danno la felicità dicono, ma certamente non danno né saggezza, né intelligenza, né saper vivere.
Mitizzi malamente i soldi, se pensi che basti averli per essere migliori di altri.
se se ancora con la storia dellìambiente, quando ci sono stati presidenti che hanno investito e fatto grandi squadre si è vinto ambiente o non ambiente, il problema è che qui a roma poche volte ci sono stati proprietari facoltosi
Indubbiamente è vero quello che dici, ma c’è anche da dire che quando quei grandi presidenti hanno fatto grandi squadre, invece di vincere 3 hanno vinto 1.
ma hanno vinto!
beh questa proprietà è arrivata due volte seconda.
che c’è… vi pensate “grandi”?
di grandi in italia ci sono Juve, Inter e Milan.
la roma per decenni era una svolta quando arrivavamo al 4-5 posto.
eppure lo stadio era sempre pieno.
ora ci fa schifo in secondo posto e certi “tifosi” cambierebbero tutto: presidente, manager, allenatori, giocatori, inservienti.
per chi poi?
per il ciarrapico di turno.
appunto Rob. lo stadio era sempre pieno perchè non ci promettevano la luna ingannandoci. invece qui da due anni ci dicono che vinceremo lo scudetto. la lealtà che noi diamo a loro deve essere ricambiata
Piazza che si è rotta i coglioni
Ma ancora parlate de piazza?! Quella stessa piazza che in 2000 è venuta ad applaudirvi a Trigoria dopo l’uscita dalla champions con l’Arsenal!!! Ridicoli!
la piazza cresce insieme alla società , matura insieme ad una società seria. se la società è sempre quella dei magnaccioni la piazza rimane sempre la stessa. basta con storie e storielle sulla piazza. ricordo che questa stessa piazza quando ci furono presidenti che disserò apertamente che si doveva sopravvivere è stata comunque al loro fianco!
A me la cosa della pressione comincia veramente a stufare. Il fatto è che a Roma più di altre parti, se puoi, fai “la bella vita”; la differenza sostanziale è che ad oggi la AS Roma come società non si è mai mossa in questo ambito dando regole o comportandosi con il dovuto rigore infondendo e facendo crescere anche nei suoi calciatori i giusti anticorpi. Troppe libertà e troppa deregulation che fanno si che quasi tutti i giocatori, vedi Cole per ultimo, ti dicono che ha Roma si sta bene ma che poi nei fatti e nel culto di squadra non rendono la Roma un club cinico come altri. Sotto questo aspetto non basta l’allenatore ma ha un ruolo chiave la Società che deve vigilare e assicurarsi che dietro e fuori quei cancelli si lavori tutti per un’obiettivo comune e non alla giornata.
Roma è più umorale di Napoli??
Non credo. Però quando una società funziona esiste anche un filtro tra calciatori e pubblico. Nel bene e nel male. Perchè i danni nascono proprio quando dei ragazzotti vengono elevati al rango di semidei. Poi riportarli giù è complicatissimo.
Quando un presidente viene negli spogliatoi e ti fa sentire il fiato sul collo è difficile che tu dopo prestazioni deludenti te ne vai in discoteca.
In mezzo al mare mosso si muove meglio la barca che ha il comandante migliore.
E noi siamo una barca alla deriva, dove il comandante non c’è e dove i marinai fanno quel caxxo che gli pare.
Rob lascia stare questi hanno la mente più chiusa di una porta blindata.
Non capiscono che il Tifo con la T maiuscola è fondamentale per qualsiasi squadra e soprattutto per la Roma.
Prendere esempio da squadre di serie B come il Verona.
Domenica sono convinto con il Palermo curva e Stadio stracolmo come sempre a cantare dal primo all’ultimo minuto.
Volete essere trattati come tifosi da serie A e siete peggio di quelli di serie B.
Io penso che il tifo conti meno di niente. Sono le gambe dei calciatori a muovere la platea e non viceversa. E se Roma fosse stata una piazza ingrata, avrebbe fischiato quando hai perso contro la juve all’ultimo minuto col gol di osvaldo, quando ti sei preso 7 gol in casa col bayern, quando hai perso in casa gli ottavi di finale della champions, e durante tutte le 11 finali dello scorso campionato.
Se domenica il verona perde col palermo sarei curioso di vedere cosa farebbero al 95 i tifosi.
E comunque c’è modo e modo di perdere.Il nostro ultimamente è indegno.
Vivere di passione non è un valido motivo per essere preso per il c..o.
La mente chiusa è quella di quel carabiniere che continuava a battere la testa contro un palo perchè sopra c’era scritto “Continua”.
umorale un par di palle sono 16 mesi che non giochiamo, più che umorale io direi una piazza che sè rotta er ca**o da farsi prende in giro da 4 menestrelli che se la cantano come gli pare
Taci Aquilano, che se mettevi dentro quella palla col Cagliari anziché tentà er tacco da fenomeno…
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.