Benatia recupera, Dodò rientra

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NOTIZIE AS ROMA (GASPORT, C. ZUCCHELLI) – Quelli che, secondo Nicolas Burdisso, sono i due centrali che lo hanno costretto a lasciare Roma («per loro sono contentissimo, ma io dovevo pensare a me» ha detto due giorni fa e ribadito ieri a Repubblica.it), domani si ritroveranno, ancora una volta, a difendere la porta di De Sanctis. E Garcia, mentre la società cerca il sostituto dell’argentino, può tirare un sospiro di sollievo: Castan sta bene e Benatia sembra aver messo alle spalle l’influenza che lo aveva colpito dopo la partita contro la Juventus. Ieri si è allenato col gruppo per più di metà seduta, oggi partirà regolarmente con i compagni per Verona. Dove lo aspetta la centesima gara in Serie A, motivo in più per continuare l’imbattibilità che dura, Coppa Italia compresa, da 373 minuti. E dove lo aspetta anche una dedica speciale, quella per Federico Balzaretti, che tre giorni fa è volato a Boston dove ieri (alle 17.50 ora italiana) si è operato per rimuovere un’ernia inguinale. Una terapia invasiva che, è la speranza della Roma, possa riconsegnarlo a Garcia entro 2 mesi.

IL TRAGUARDO In attesa che l’ex Palermo torni a disposizione (dovrebbe rientrare in Italia la settimana prossima, dopo un ulteriore consulto con i medici del Massachussetts che lo hanno in cura, gli stessi che si occupano dei campioni dei Celtics) e che Bastos sia pronto, toccherà ancora a Dodò occupare la fascia sinistra. Torosidis, che tanto bene ha fatto con la Juventus e che tornerà di nuovo utile in Coppa, partirà dalla panchina, visto che in quello che è il suo ruolo naturale ci sarà Maicon. Al centro Castan e Benatia, quest’ultimo pronto a fare cifra tonda. Delle 99 partite giocate finora in Serie A, 80 le ha messe insieme con l’Udinese (e 6 reti) e 19 con la Roma (con 5 gol).

MAI ROSSO L’esordio risale all’11 settembre 2010 in Inter-Udinese, la stagione più prolifica in fatto di gol è quella attuale, così come sono quelli attuali i mesi in cui si sta imponendo come uno dei primi centrali d’Europa. Bravo, bomber e anche corretto, visto che in carriera non è mai stato espulso. E lui a questo, considerando che è uno che dice «il difensore deve far paura», ci tiene. E anche parecchio. Il recupero dall’influenza del marocchino toglie le castagne dal fuoco a Garcia, che pure nei giorni scorsi aveva provato per qualche minuto De Rossi centrale. Per lui non è una novità, visto che ci ha già giocato sia nella Roma sia in nazionale, e ha dato la sua disponibilità. In fondo, anche quando fa il regista arretra per dare una mano in difesa. E il suo apporto è spesso decisivo.

L’OPERAZIONE Decisivo lo è stato nel girone d’andata anche Balzaretti. Ieri i compagni (alcuni non sapevano che fosse volato negli Usa per operarsi) gli hanno inviato messaggi d’incoraggiamento, che lui ha letto e a cui ha risposto dimostrando molta serenità. L’intervento è stato rapido, se si fosse operato a Roma sarebbe già a casa, invece resterà in America qualche altro giorno perché i medici gli hanno consigliato di non prendere subito l’aereo. La scelta di ricorrere all’operazione per questo tipo di ernia è stata sua: dopo il consulto, ha scelto un metodo invasivo per accelerare i tempi di recupero e mettere (lui spera definitivamente) k.o. la pubalgia che lo tormenta da novembre. E che, parole sue, gli sta facendo perdere «dei mesi che sarebbe stato entusiasmante vivere».

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