ALTRE NOTIZIE (Repubblica.it) – I milioni dei nuovi ricchi dell’Asia conquistano il calcio milanese. Dopo l’Inter, rilevata due anni fa dall’imprenditore thailandese Eric Thohir, ora è la volta del Milan: con un blitz di poche ore, dopo essere sbarcato a Milano in gran segreto giovedì pomeriggio, il finanziere tailandese Bee Teachaubol ha definitivamente vinto le ultime resistenze di Silvio Berlusconi. Alla cordata guidata da mister B. (come viene definito dai media di Bangkock) e di cui fanno parte anche una banca con sede nel Qatar e una banca cinese andrà il 48 per cento del club rossonero: 480 milioni di euro il costo dell’operazione, il che valorizza l’intera società a quasi un miliardo. Berlusconi, in questo modo, potrà annunciare di aver trovato un socio di minoranza che metta le risorse necessarie affinché il Milan torni a competere a livello europeo, dopo le ultime due deludenti stagioni, ma di poter continuare a comandare.
Ma secondo fonti vicine alla trattativa, il passaggio in maggioranza della cordata asiatica è soltanto questione di tempo. E avverrà , con tutta probabilità nel giro di un anno e mezzo. Dopo che sarà stata completata l’operazione, la società Milan sarà quotata in una Borsa asiatica, con tutta probabilità a Hong Kong. Per convincere i mercati finanziari a comprare azioni della società bisognerà però dotarsi di un progetto credibile per uno stadio di proprietà e un convincente piano di sviluppo commerciale del marchio. L’idea con la quale mister Bee ha convinto Silvio Berlusconi è proprio quella di presentare sui mercati asiatici il “brand” Milan come un prodotto del made in Italy, come fosse la Ferrari o una casa di moda.
Anche se in una prima fase dovrebbero rimanere tra i dirigenti milanisti sia Adriano Galliani sia Barbara Berlusconi, l’ingresso di mister Bee segna un punto di svolta anche nella gestione tecnico/sportiva. Che sarà affidata al gruppo Doyen, il fondo nato per la gestione dei cartellini dei giocatori che ha già portato al successo Siviglia e Atletico Madrid. Fondi contestati a livello Uefa e contro cui si è scagliato in più occasioni anche Michel Platini.
Per certi versi, la vendita alla cordata asiatica è un momento di svolta non solo per il calcio italiano, ma anche per la storia del costume del nostro paese. L’ex Cavaliere lascia dopo 27 anni alla guida del club rossonero, anni in cui i successi sportivi (cinque Coppe dei Campioni) sono serviti anche da trampolino per le vittorie elettorali. Non per nulla, l’annuncio ufficiale è arrivato soltanto dopo le Regionali di settimana scorsa e dopo aver tentato un ultimo colpo da illusionista facendo credere di poter riportare Carlo Ancelotti, il tecnico vincitore delle ultime due Champions, a Milanello. Invece, i tifosi si dovranno accontentare di Sinisa Mihajlovic. L’allenatore che aveva detto “al Milan mai…”.
”INSIEME PER RIPORTARE IN ALTO IL MILAN” – “In questo periodo Silvio Berlusconi, che continuerà ad essere presidente, e Mr. Taechaubol lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati”, si legge in un comunicato congiunto fra Fininvest e lo affermano il presidente del Milan e Taechaubol. “Il presidente Silvio Berlusconi ha approvato l’accordo firmato dall’amministratore delegato di Fininvest Pasquale Cannatelli e Mr. Bee Taechaubol che prevede di trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all’Ac Milan”: comincia così il comunicato congiunto tra Fininvest e il tailandese in accordo per la trattativa in esclusiva su una colla collaborazione nel Milan. “In questo periodo – prosegue la nota – Silvio Berlusconi, che continuerà ad essere presidente, e Mr. Taechaubol lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati”.
“In questo quadro, l’ipotesi di accordo che – si specifica nel comunicato – verrà dettagliatamente esaminata prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr. Taechaubol acquisirà invece una quota di minoranza pari al 48%”. “L’ipotesi di accordo ha come obiettivo – è la conclusione della nota – la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto tecnico e sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale”.
“L’accordo è una buona cosa per il Milan”, ha detto Silvio Berlusconi a margine di un comizio a Segrate. “Speriamo di poter procedere per far tornare il Milan protagonista. Naturalmente mantengo maggioranza e la carica di presidente. C’e’ la possibilita’ che qualcuno che conosce bene i mercati asiatici possa sviluppare l’utilizzazione del brand commerciale del Milan in quei settori”.