Riccardo Calafiori ha ripercorso la sua carriera in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport. Prima gli inizi nella sua Roma, squadra di cui è tifoso, poi l’approdo al Basilea, la consacrazione al Bologna e infine il grande salto all’Arsenal. Ecco le sue parole.
Sul suo amico Bove.
“Ho giocato con Bove, che è arrivato al mio secondo anno e oggi è uno dei miei migliori amici nel calcio. Quando si è sentito male ricordo che non stavo guardando la partita. Ho acceso la tv solo per sapere il risultato e ho visto che il gioco era fermo, credevo che l’avessero semplicemente rinviata. Subito dopo mi ha chiamato mia madre in lacrime, lei è tanto amica della mamma di Bove quanto lo siamo io e lui. Non capivo cosa stesse succedendo, è stata una bella botta”.
Sul grave infortunio a 16 anni.
“A 16 anni, dopo la prima operazione, mi hanno detto che non sarei mai potuto tornare a giocare a calcio. Non volevo sentirla una cosa del genere. Se fosse successo 3-4 anni dopo, non sarei tornato molto probabilmente. Invece l’incoscienza di essere un bambino, quella sfida con me stesso e contro chi la pensava diversamente… Tutto ciò mi ha spinto ad andare avanti”.
Sul sogno Roma.
“Per me la Roma è stata un sogno diventato realtà. Per l’età che avevo, non mi sembrava di aver fatto male, ma vivevo le partite con troppa pressione. Ero troppo piccolo e troppo coinvolto, ricordo che ero contento solo quando l’arbitro fischiava e la gara finiva. Ora non vedo l’ora che arrivi il giorno del match, non ho più ansia”.
Sull’avventura al Basilea.
“La verità è che quella era l’unica opzione. Io non ero convinto, ma poi ho trovato tranquillità e continuità. Sono tornato a giocare con spensieratezza”.
Sul Bologna.
“Tutto ciò che ho vissuto a Bologna è stato magico e inaspettato. Sono arrivato nell’ultimo giorno di mercato quasi forzatamente, non era una necessità per loro acquistarmi. Non servivo, se non a livello numerico. Poi ho avuto bel feeling col mister, che mi ha visto centrale e mi ha detto che avrei avuto le mie occasioni. L’infortunio di Lucumi ha cambiato tutto”.
Il grande salto all’Arsenal?
“Non penso di aver sbagliato. Un altro dei miei sogni era giocare in Premier, anche come sfida personale vista la reputazione degli italiani in questo campionato. Come fai però a dire di no all’Arsenal?”.
Fonte: Sky Sport
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regalato e speso 13 milioni per Vina che aveva solo 2 anni in più. Ottima scelta come regalare Dzeko ,Mikie Pedro.
dopo siamo tutti boni….
a Roma fece pena.
ma no una volta, tante.
cmq gli auguro il meglio ovunque vada.
magari un giorno tornasse anche.
❤️🧡💛
ti aspettiamo!! fai un po’ di gavetta in premier e poi torna a parametro zero, che mister Gasperini un posticino te lo trova… da titolare!!!
Sopravvalutato, niente de che… nessun rimpianto
Non vedevi l’ora che l’arbitro fischiasse… meglio che sei andato via non sei da Roma.
Grande rimpianto della Roma .I giovani non vanno mai venduti sono una risorsa della società , oltre lui citiamo Frattesi . Speriamo che la Roma abbia capito e cominci a tutelarsi per non perdere i CAMPIONCINI. della primavera .FORZA ROMA
antonio
non sono daccordo.
allora avresti dovuto tenere tahirovic, volpato, missori, riccardi, felix, ecc
solo per citare gli ultimi…
eddai.
sono scommesse, e questa è andata male.
❤️🧡💛
Calafiori era perennemente infortunato.
Giocava magari bene una partita e in quella successiva o spariva o si faceva male. E non è vero che Mourinho non lo faceva giocare. Chi dice questo non dice il vero. O non vedeva partite della Roma.
Infatti poi venne dato in prestito al Basilea
dove trovo’ un po’ di continuità.
Non fu dato in prestito bensì regalato al Basilea
Grande operazione di mercato di thiago pinto
Appunto, perché a Basilea si e qui no ?
Mourinho non lo faceva mai giocare, o per meglio dire lo faceva subentrare raramente e fin dall’estate l’aveva pressoché bocciato, richiedendo l’acquisto di un altro terzino sinistro (Viña…) per sostituire l’infortunato Spinazzola. Questo nonostante nel finale della stagione precedente, in particolare in Europa League, Calafiori avesse disputato diverse partite al posto di Spinazzola, con buoni risultati.
Una delle poche partite in cui Calafiori fu titolare fu la trasferta a Bodø, cui seguì il famoso editto e il repulisti dei colpevoli. Calafiori finì al Genoa, non al Basilea, dove comunque non trovò spazio. Pinto c’entra poco con la vicenda, dato che dovette eseguire un ordine dell’allenatore dato in diretta televisiva.
Oltre al calciatore conta l’uomo……nessun rimpianto Calafiori.
Vero, l’uomo conta…e forse ancora prima del calciatore.
Ma sara’ per l’eta’ che avanza, ma mi sfuggono però sinceramente le manchevolezze commesse o gli atteggiamenti sbagliati da imputare a questo ragazzo…
Ha osato pensare e dire che non era a suo agio qui. Questo gli vale la scomunica per certi soggetti
Macché in prestito, venne ceduto per una cifra ridicolissima, “in nome del bilancio”, e Mourinho ci aveva messo una pietra sopra dopo la sciagurata partita con il Bodo Glimt, quando avrebbe dovuto riconoscere che aveva commesso lui l’errore di mettere in campo solo riserve, ma per Mourinho la colpa era sempre e solo degli altri. Aveva iniziato non bene, ma benissimo, Calafiori, ricordo solo io il suo esordio contro la giuve? Poi era parso un po’ lento come terzino, ma poi qualcuno altro ha capito che come centrale avrebbe potuto essere veramente forte, e così è stato dismesso come un cencio vecchio perché qui né Mourinho, né tantomeno Pinto erano stato capaci di pensarlo. Magari tornasse.
Ma poi col Basilea com’è finita la causa per gli ulteriori 8 mln per la rivendita tra Bologna e arsenal?
regalato non direi, dobbiamo avere 9 milioni …