Contestazione a Trigoria, ma non per il Capitano

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CORSPORT (R. MAIDA) – La verità è nelle proteste quotidiane: anche ieri a Trigoria un gruppo di tifosi ha contestato la Roma. Venti-venticinque persone, non di più, ma molto rumorose e tenaci. Sotto accusa i dirigenti, al motto ormai consueto e un po’ superficiale del «Via i laziali da Trigoria», e buona parte dei giocatori, che sono stati invitati con i cori e con uno striscione eloquente («Fuori le palle») a mostrare più carattere in campo.

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PRIMO IMPUTATO – Il principale obiettivo delle rimostranze era naturalmente Osvaldo, l’uomo che ha osato mettere in discussione la leadership di Totti. Parolacce e slogan si sono sprecati, anche se per fortuna non c’è stato un contatto diretto. (…)
UN CAPITANO – Risparmiato dalle critiche è stato il solo Totti, giudicato vittima e non colpevole della diatriba sul rigore di Genova. «Totti nun se tocca» recitava il lenzuolo esposto fuori dal centro sportivo (…).
 
ATTESA – E se queste sono le premesse, è invece difficile da prevedere l’atteggiamento che avrà il pubblico romanista domani sera in occasione della partita con la Juventus. Alcuni giocatori beccheranno i fischi all’annuncio delle formazioni, che sarà molto sobrio visto il momento delicato. Non sarà accolto dal tappeto rosso neppure il povero Andreazzoli, che si è appena insediato ma paga gli errori di chi l’ha scelto (Baldini e Sabatini, già contestati in occasione di Roma-Cagliari). (…)
BIGLIETTI – (…) All’Olimpico sono attesi 55.000 spettatori, molti dei quali saranno juventini mimetizzati sulle tribune: una bella cornice per una partita che non sarà mai ordinaria.
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