ALTRE NOTIZIE (Gazzetta.it) – “Porte chiuse? Non per me”. Questo deve aver pensato Tobias Schweinsteiger, fratello del più celebre Bastian, davanti alla decisione della Uefa di far disputare senza tifosi il match di Champions League tra il Cska Mosca e il Bayern. Il provvedimento era stato deciso non dopo le intemperanze dei sostenitori russi nella recente trasferta di Roma, culminati con gli scontri con polizia e steward all’interno dell’Olimpico, bensì per fatti che risalgono al dicembre 2013. Fu la conseguenza, infatti, dei simboli razzisti e di estrema destra esibiti dagli ultrà del Cska durante la sconfitta per 2-1 a Plzen. Il tifo per il Bayern, però, non conosce ostacoli. E così, 55 tifosi tedeschi hanno affittato un grattacielo accanto all’Arena Khimki, godendosi la partita dall’alto e postando la loro fedeltà sui social network.
VOLONTA’ — Tra i valorosi, appunto, il fratello di “Schweini”. Che si è concesso un tweet con tanto di foto della splendida vista del terreno di gioco. “Where there’s the will, there’s a way”, è il motto usato dai fan bavaresi per commentare questa “impresa”: dove c’è la volontà, c’è una via. E il Bayern ha apprezzato il gesto, eccome, offrendosi di ripagare tanta passione rimborsando le spese affrontate nell’affitto dell’edificio.