AS ROMA NEWS (ANSA) – La Roma ha deciso di procedere con un ‘preannuncio di reclamo’, dopo la decisione del giudice sportivo di chiudere entrambe le curve dello stadio Olimpico, in seguito ai cori anti-napoletani intonati ieri sera dai tifosi giallorossi, nella semifinale d’andata di Coppa Italia. La società giallorossa potrà adesso avere accesso agli atti che hanno portato alla chiusura dei settori e valutare se procedere o meno con un ricorso.
La Roma paga il “comportamento discriminatorio per motivi di origine territoriale” per i cori “lavali lavali lavali col fuoco o Vesuvio lavali col fuoco“ intonato dai tifosi romanisti della Curva Sud intera al 15′ del primo tempo e al 46′ del secondo tempo. “Analogo coro proveniente dalla Curva Nord, al 2′ del primo tempo veniva percepito chiaramente dai due rappresentanti situati verso la Curva Nord e al centro del campo. Tale coro era intonato da una parte dei tifosi che occupava la fascia di curva più prossima al settore ospiti, pari a circa 1/5 del totale. Identico coro intonato al 30′ del secondo tempo veniva percepito dal rappresentante piu’ vicino alla Curva Sud e interessava l’intera curva. Si precisa che la Curva Sud che ha una capienza di circa 8.000 spettatori era completamente piena, mentre la Curva Nord di analoga capienza era piena per circa 2/3″ si legge nella motivazione del Giudice. Alla Roma è stata comminata un’altra ammenda di 30.000 euro (lancio di bengala e petardi) e 15.000 euro al Napoli. Tra i calciatori, un turno a Nainggolan (Roma) e Borja Valero (Fiorentina).

