Dai duri scontri con Capello alle ruggini con Ranieri

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NOTIZIE ROMA CALCIO – In origine fu Carlos Bianchi, ma la fila è lunga: non è la prima volta che Totti ha problemi con il suo allenatore. Che sia ancora saldo in panchina o sia già lontano da Trigoria. L’argentino ebbe la «colpa» di volerlo vendere, quando era ancora giovanissimo, e fu il capostipite di una sfilza di tecnici che si sono trovati ad affrontare la gestione del capitano. I maggiori dissidi il numero 10 giallorosso li ha avuti con Capello, uno che non sa nemmeno cosa siano i peli sulla lingua: «Si ricordi Napoli nell’anno dello scudetto, lui sa», la provocazione dell’allenatore passato nel frattempo alla Juventus. Il botta e risposta a distanza durò a lungo e Totti non le mandò certo a dire: «Non mi accadrà mai più di essere allenato da Capello. Non è una persona vera. Si comportava in modo diverso nei rapporti con i giocatori. Da parte sua non c’è stato rispetto né per la squadra né per la società. Io sono una persona educata e non polemizzo con chi è più grande di me, ma anch’io potrei raccontare fatti personali».

Sottintesi velenosi e strascichi polemici che non costituirono un «unicum» nella carriera di Totti, che nel 2009 si lasciò male con Spalletti. Una rottura tra capitano e panchina alla base dell’addio del toscano, di questo si parlava allora e ora torna prepotentemente d’attualità. «Nella Juve, Amauri e Iaquinta fanno anche i terzini per rincorrere l’avversario, noi pensiamo ai colpi di tacco in mezzo al campo», disse Spalletti con chiaro riferimento a Francesco dopo l’ultima sfida ai bianconeri. «Non lo capivamo più, qualche problema con il gruppo c’era», aveva ammesso il 10 giallorosso a saluti fatti. Non andò meglio con Ranieri, che fece sua una frase dell’ex dirigente Baldini: «Totti è pigro, per questo va in panchina», salvo poi rettificare. Ma l’esclusione di San Siro contro il Milan e l’ingresso in campo a un minuto dalla fine a Genova con la Samp sono fatti impossibili da ignorare e Totti non li prese affatto bene. Ne uscì una sfuriata basata sullo scarso livello di gioco della squadra: «Col catenaccio non vinceremo mai», l’accusa del capitano, che i cambi non li ha digeriti nemmeno sotto la gestione Luis Enrique eGarcia.

Il primo lo sostituì al 73’ contro lo Slovan Bratislava: dentro Okaka tra i fischi dell’Olimpico e Roma eliminata clamorosamente dall’Europa League. Il francese scatenò la rabbia del numero 10 (negli spogliatoi senza passare per la panchina) contro il Torino, una ribellione che a molti ricordò i capricci con Zoff in Nazionale. Persino l’amato Zeman nella sua seconda avventura romana ebbe uno scontro con Totti, in un’amichevole estiva.

(Il Tempo, E. Menghi)

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11 Commenti

  1. Ti sei scordato di quanto Totti litigo all’asilo con un altro bambino o quando neonato frignava per la poppata. Ma allora su Zidane che diede una capocciata ad una finale dei mondiali facendo perdere la coppa ai suoi che si dovrebbe dire? Invece e’ sempre ricordato per quanto di bello ha fatto nel calcio.

  2. Quindi Totti ha avuto problemi con tutti gi allenatori che ha avuto considera la Roma una cosa sua. Maldini e del Piero loro si che non sono stati rispettati dalle società e nel caso di maldini nemmeno dai tifosi e l unico scudetto vinto con lui lo ha vinto in primis capello poi gli altri campioni che avevamo non certo lui da solo.

  3. Mi sono andato a riascoltare l intervista di Francesco. NON ha detto che vuole giocare sempre, ha detto che cosi sta male e che certe cose di Spalletti non gli sono piaciute. Ma chi c@zzo è Spalletti per farlo giocare 4 minuti. Ma come c@zzo te permetti di mandarlo via da Trigoria? Ma che c@zzo hai vinto a Roma per avere questa autoritá e fare così? Un altro comandante carta bianca che serve a Pallotta. Io Francesco non lo voglio vedere in campo se non è in forma, anzi. Ma allenarsi per competere a questi livelli a 40 anni e non riuscire a fargli trovare quei 15-20-25 minuti in partite “tranquille” per coronare lo sforzo di un campione, lo avrei fatto meglio. Sempre forza Roma e c’è SOLO UN CAPITANO , un capitano Daje

  4. E ovvio che se totti aveva tanti anni in meno non c’era questo caos..ora totti si deve fare da parte e basta! Lui è de rossi con quello che guadagnano la Roma potrebbe prendere Cavani e avere una Roma più forte!

  5. Si sapeva da un pezzo che il topino era lui e il suo entourage di giornalisti, opinionisti e tanti altri che fanno parte del suo impero. Però adesso non ce Rosella che gli va ad asciugare gli occhietti!!

  6. Pure secondo me er surice è luil, a sto punto. Noti i rapporti con le galassie Caltagirones e Mariones. Stavolta s’è purgato da solo…..

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