ULTIME AS ROMA – Morgan De Sanctis, team manager della Roma, ha parlato a margine della prima edizione del premio “Inside the sport”, organizzato a Napoli da Mcl. “De Rossi e Totti sono due esempi di come si possa essere bandiere del calcio. Lo hanno fatto, in una squadra importante come la Roma, che crede tantissimo nel proprio senso di appartenenza. Rimanere fedeli alla maglia per tutta la carriera non è semplice, anche perché si muovono tanti interessi e i giocatori si spostano in continuazione”.
“Però fondamentalmente io penserei di più al concetto che il calciatore è in ogni caso un professionista – ha affermato – indipendentemente da quante squadre cambia, l’aspetto fondamentale è che si comporti bene, faccio il professionista fino in fondo e che le società mettano in condizione i giocatori di poter giocare bene”.
Sulla possibilità di lavorare con Maurizio Sarri come allenatore della Roma, De Sanctis afferma: “Prenderò atto, quando la società avrà scelto l’allenatore, del tipo di allenatore che sarà e mi metterò a disposizione con il mio ufficio e le persone che vi lavorano per fare in modo che l’allenatore lavori nelle migliori condizioni. Non c’entra niente un gradimento da parte mia , deve interessare a Pallotta, al direttore sportivo, alla società “.
La spia lo chiamano…
Non decidi tu…..tu fai solo la spia! Niente resterà impunito in questa società di Infami!
Detesto te e tutti quelli che sono complici di questo fallimento,nessuno escluso,intesi?
me puoi porta’ la spesa a casa domani ? famme sape’
Ma taci,tu e Balzaretti avete trovato l’America a Roma,non rappresentate nulla nella storia della Roma,Conti e Totti senza ruolo,Rocca,Nela,Perrotta,Voeller e Boniek che sono dirigenti ….